Zuliani, la chimica delle foto

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Zuliani, la chimica delle foto

Non si considera un fotografo anche se la macchina ce l’ha sempre al collo, rigorosamente meccanica, con la memoria che può contenere i 36 fotogrammi in bianconero all’interno di un rullino. “Fotografo per me stesso per il piacere di rivedere delle immagini dopo trenta o quarant’anni”, ci ha spiegato Flavio Zuliani, autore di una mostra inaugurata oggi, domenica 22 ottobre, alla Comunità degli Italiani di Fiume, in cui troviamo le sue e le foto scattate dal fratello maggiore Glauco, scomparso, di cui è stato allievo e con il quale ha condiviso la passione per la fotografia. Il titolo della mostra è “Incontri”, coerente con i contenuti, con le atmosfere e gli attimi raccolti da un arco temporale di oltre quarant’anni, a partire dagli anni Settanta. Flavio Zuliani è un chimico, privo di una formazione artistica accademica, materializzando la propria passione in camera oscura, un luogo in cui tra i protagonisti c’è anche la chimica. Anche le foto esposte nella Sala mostre di Palazzo Modello sono state stampate lì.
Concludiamo con una bella espressione di Flavio Zuliani, nato nel capoluogo quarnerino per tornarvi con un bagaglio di immagini da condividere sentendosi “irreversibilmente fiumano”. Oltre alla presidente del sodalizio fiumano, Melita Sciucca, alla cerimonia di apertura hanno presenziato diversi connazionali.
L’esposizione è aperta fino al 2 novembre, tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12, ma anche in altri orari quando nella CI si svolgono delle manifestazioni.

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