Il Rijeka frena a Pola (1-1) ma… allunga in classifica

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Il Rijeka frena a Pola (1-1) ma… allunga in classifica

La sosta non porta benissimo al Rijeka, che al Drosina di Pola vede interrompersi la striscia di quattro vittorie consecutive. Alla ripartenza del campionato i biancrociati non vanno oltre l’1-1 nel derby della 12ª giornata della SuperSport HNL contro l’Istra 1961. Al gol di Janković a metà del primo tempo ha risposto Mlinar in avvio di ripresa. Una frenata che paradossalmente permette ai fiumani di allungare il passo su Hajduk e Dinamo, KO rispettivamente contro Osijek (0-2) e Gorica (1-2), ma che proprio per questo aumenta ancora di più i rimpianti e l’amarezza per la grande occasione mancata di scappare in classifica. Di contro, i polesi interrompono il filotto di quattro sconfitte di fila in cui non hanno nemmeno segnato un gol, ma restano comunque in penultima posizione con soli 8 punti all’attivo. Un punto che tuttavia permette a David Català di salvare la propria panchina…

Il Ct Dalić in tribuna

Come previsto, Sopić schiera il 4-1-4-1 confermando per 10/11 la squadra che aveva battuto l’Hajduk prima della sosta. L’unico cambio è quello di Galešić per Dilaver, non al meglio della condizione, sulla trequarti spazio al poker Pašalić-Fruk-Janković-Pjaca alle spalle di Ivanović e con Selahi nel ruolo di regista. Dall’altra parte Català perde all’ultimo momento Erceg (ufficialmente per infortunio, ma si parla di sospensione per motivi disciplinari alla luce delle recenti frizioni con la società) lanciando nel tridente offensivo Kadušić, Filet e l’ex di turno Vuk, preferito a Lisica. A centrocampo al posto dello squalificato Petrusenko c’è Blagojević, mentre in difesa rientra Hujber, con il fiumano Valinčić che si accomoda in panchina. Presente in tribuna il selezionatore della nazionale Zlatko Dalić affiancato dagli assistenti Vedran Ćorluka e Ivica Olić.

Gol annullato a Pašalić

Il primo tentativo è dei padroni di casa con un colpo di testa fuori misura di Majstorović sugli sviluppi di un calcio d’angolo. All’11’ Pašalić di sinistro batte Majkić, ma dopo il check del VAR la rete viene annullata per un fuorigioco millimetrico dell’esterno ex Borussia Dortmund. Al quarto d’ora il tentativo da distanza siderale di Blagojević è utile soltanto a scaldare i guantoni di Labrović. Nel frattempo Hujber tocca duro Goda beccandosi il giallo che gli farà saltare la prossima sfida con l’Osijek. Al primo vero affondo il Rijeka passa grazie a un rasoterra da fuori di Janković, ma è decisiva una deviazione che beffa Majkić – 1-0. Per il fantasista si tratta del sesto centro in campionato, il nono in tutte le competizioni e il terzo contro l’Istra, peraltro tutti al Drosina. Poco dopo i giocatori dell’Istra protestano per un tocco con il braccio in area di Mitrović, ma l’arbitro Čulina lascia correre (decisione confermata dal VAR). Alla mezz’ora bel taglio di Pjaca che innesca Ivanović, Majkić in uscita è bravissimo a chiudergli lo specchio evitando il raddoppio. Ospiti in pieno controllo, mentre i gialloverdi faticano a uscire dal proprio guscio. Nel finale di frazione il portiere di casa è costretto nuovamente a togliere le castagne dal fuoco prima sulla sventola di Ivanović e poi a superarsi con un grandissimo riflesso sul sinistro (deviato da Majstorović) di Pašalić. Si chiude qui il primo tempo. Rijeka meritatamente in vantaggio, anche se l’1-0 sta un po’ stretto alla truppa di Sopić.

Cambio di modulo

Ripresa. Pronti-via e i polesi pareggiano i conti: cross dalla linea di fondo di Devetak, Labrović non ci arriva e Mlinar insacca per il più facile dei tap-in – 1-1. E per gli ospiti è tutto da rifare. Il gol rianima gli istriani che poco dopo sfiorano il ribaltone con un destro a giro di Vuk che passa molto vicino al palo, mentre al 57′ Maurić spreca tutto da buona posizione. Ma dagli spogliatoi è rientrato un altro Istra, ancora vicino al gol con un’azione fotocopia del pari, ma Maurić non arriva per un soffio sul cross rasoterra di Filet. Rijeka in affanno e allora Sopić effettua un doppio cambio inserendo Yansané e Banda per Pašalić e Pjaca, passando così al 4-2-3-1. Català invece risponde con Čuić al posto di Maurić. Fase interlocutoria della partita, con i ritmi decisamente più bassi. Nel frattempo Fruk finisce sul taccuino dell’arbitro per un intervento scomposto ai danni di Čuić. Break del Rijeka con Ivanović, Majkić è attento e respinge la sua conclusione. I due allenatori esauriscono tutti i cambi a loro disposizione. Nel finale gli ospiti provano ad alzare i giri, ma rischiano la beffa con Čuić che in contropiede grazia Labrović, anche se il gol sarebbe stato annullato per offside. Nei sei minuti di recupero non succede nulla: finisce 1-1.

Rijeka-Istra 1961 1-1

MARCATORI: 0-1 Janković al 21′, 1-1 Mlinar al 49′.

ISTRA 1961 (4-3-3): Majkić; Hujber, Majstorović, Marešić, Devetak; Maurić (dal 67′ Čuić), Mlinar, Blagojević (dall’80’ Björkander), Kadušić (dall’80’ Lisica), Filet (dal 90′ Fago), Vuk (dal 90′ Douglas). All.: David Català.

RIJEKA (4-1-4-1): Labrović; Smolčić, Galešić, Mitrović, Goda; Selahi (dall’80’ Hodža); Pašalić (dal 66′ Yansané), Fruk (dall’87’ Bogojević), Janković, Pjaca (dal 67′ Banda); Ivanović (dall’80’ Obregon). All.: Željko Sopić.

ARBITRO: Čulina di Zagabria

NOTE: stadio Aldo Drosina, spettatori 3.665. Ammoniti: Hujber, Marešić, Fruk, Douglas.

Il ct della Croazia Zlatko Dalić saluta il pubblico del Drosina
Jankovič festeggia sotto la curva occupata dai tifosi fiumani
Il tifo dei Demoni…
…e quello dell’Armada
David Català sulla panchina dell’Istra 1961
L’allenatore del Rijeka, Željko Sopić

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