Una pièce che avvicina i più piccoli al mondo del teatro

Lo spettacolo «Raperonzolo», diretto da Petra Vukelić che si rifà all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, ha debuttato al Teatro Naranča di Pola

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Una pièce che avvicina i più piccoli al mondo del teatro

Un altro spettacolo firmato Naranča, un altro successo. Première, nel fine settimana, della nuova messa in scena della compagnia teatrale di Pola, che questa volta ha deciso di portare sul palcoscenico “Raperonzolo”, famosa fiaba dei fratelli Grimm. Pur essendo rivolta ai bambini, che costituiscono comunque i suoi destinatari privilegiati, la pièce diretta da Petra Vukelić sul testo di Irin Šime Rabar, è dedicata in effetti a tutta la famiglia: diverte e coinvolge anche gli adulti, avendo però il pregio di avvicinare i più piccoli al meraviglioso mondo del teatro. La regia disegna, scena dopo scena, quadri eccellenti, senza scadere nella banalità dei dialoghi o nella scontatezza delle battute. Ogni personaggio è ben disegnato, ogni ruolo regala in maniera precisa la propria funzionalità al racconto. Le scenografie, semplici ma affascinanti, disegnate da Luka Juričić, fanno da sfondo alla storia più bella. Ma andiamo per ordine.

In attesa di un bimbo

La storia si apre con il Gabbiano, unico amico della bella Raperonzolo (interpretato da Irin Šime Rabar, che funge da narratore), che introduce la storia… Una coppia di sposi viveva accanto a un meraviglioso giardino protetto da alte mura, che apparteneva a una strega, conosciuta come Dama Gothel. Desideravano ardentemente un figlio e, quando la donna rimase finalmente incinta, fu presa da una gran voglia di mangiare alcuni raperonzoli che crescevano nel giardino della vecchia megera. Durante la notte il marito scavalcò le alte mura per procurargliene qualche mazzetto, ritrovandosi faccia a faccia con la strega. Questa decise di punirlo, consentendogli di tornare a casa con i raperonzoli sottratti a condizione che, una volta nato, il bambino fosse dato a lei. Quando nacque una bella bambina, la strega la prese con sé e le diede il nome di Raperonzolo, rinchiudendola in una torre senza porte né scale…​ È qui che Raperonzolo trascorre le sue giornate, da sola, sognando di uscire dalla torre e di scoprire il mondo, con tutte le sue bellezze. A farle compagnia, il simpatico amico Gabbiano, che ogni giorno giunge alla sua finestra… Finché un giorno a salire la torre sarà proprio il principe Ivan: sarà subito amore e Raperonzolo finalmente liberata!

Raperonzolo con la strega.
Foto: TEATAR NARANČA

Interpreti adorabili

Katja Rabar nel ruolo della protagonista è assolutamente adorabile. Innocente e pura, interpreta una Rapunzel fresca e dolcissima. Voce limpida, movenze da danzatrice e simpatia innata regala un’interpretazione perfetta. Brillante pure Elizabeta Košeto nel duplice ruolo della madre della fanciulla e della strega. Gothel è perfida, malvagia, sensuale, insegue la bellezza eterna. La madre dolce e premurosa. Due caratteri, due voci diverse. Gli altri personaggi, ugualmente riusciti, sono interpretati da Luka Juričić (padre di Raperonzolo) e Majkl Mikolić (principe).

Particolarmente riuscite le scene musicali, che hanno fatto della messainscena… un po’ un musical. Per la prima volta, il Teatro Naranča ha collaborato in questo senso con Irena e Mauro Giorgi: un contributo da… favola! Da notare poi che l’intero testo è scritto in versi, piacevole per chi ascolta, ma in effetti condizione impegnativa per gli attori, che tuttavia non hanno commesso un errore nella recitazione. I costumi sono firmati Valentina Ferlin-Živić. Lo spettacolo è adatto ai bambini al di sopra dei tre anni di età. “Raperonzolo” sarà di nuovo di scena il giorno 9 (ore 18) e il 10 aprile (ore 11). Divertimento per tutta la famiglia garantito!

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