Il Festival dell’Istroveneto è alle porte Largo all’identità multiculturale e linguistica

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Il Festival dell’Istroveneto è alle porte Largo all’identità multiculturale e linguistica

BUIE | Prende il via lunedì prossimo, 4 giugno, e continuerà fino al 9 giugno la VII edizione del Festival dell’Istroveneto, 6 giornate che vedranno la partecipazione di decide e decine di artisti e associazioni culturali di tutta la terra veneta. Il Festival dell’Istroveneto, del quale il nostro quotidiano è sponsor mediatico, non è soltanto una semplice manifestazione culturale, ma è diventato l’emblema della consapevolezza di quanto sia necessario mantenere viva l’identità istriana, quella multiculturale e multilinguistica. Per molti l’istroveneto è la lingua madre, la lingua franca tra gli attuali tre Paesi che risiedono in territorio istriano. La grande affluenza ottenuta nelle scorse edizioni ha dimostrato il forte attaccamento all’istroveneto come elemento culturale.

La kermesse si presenta come un contenitore di eventi, tra cui un concorso letterario per ragazzi, al quale sono pervenute una sessantina di opere. Tra le altre figurano anche una rassegna di filodrammatiche: “Su e ∫o pel palco” e una serie di incontri presso le istituzioni scolastiche che porteranno a una riflessione e conoscenza sull’istroveneto dal punto di vista storico, linguistico e letterario. In programma anche la competizione musicale di brani inediti “Dimela candando”, che valorizza parolieri, musicisti e interpreti del nostro territorio in senso allargato.

Lunedì, alle ore 11, presso il Dipartimento di Studi Interdisciplinari, Italiani e Culturali dell’Università degli Studi “Juraj Dobrila” di Pola si terrà la conferenza “Viaggio tra le righe degli scrittori in istroveneto”, tenuta dalla prof. dr. sc. Elis Deghenghi Olujić e dalla doc. dr. sc. Eliana Moscarda Mirković. L’inaugurazione ufficiale del Festival è prevista per martedì, alle ore 19, in Piazza San Servolo di Buie con successiva inaugurazione, presso la Galleria “Orsola”, della mostra “Buje?!” con foto di Slađanko Dragojević e versi di Valter Turčinović. Da sottolineare che nel giorno dell’apertura ufficiale, era previsto lo spettacolo del Dramma Italiano di Fiume, “La rappresentazione dell’Amleto nel villaggio di Merduscia di Sotto”, di Ivo Brešan, per la regia di Luca Cortina, ma in seguito alla decisione del Sovrintendente del Teatro “Zajc” di Fiume, Marin Blažević, di sospendere le attività del DI, lo spettacolo non avrà luogo.

Progetti interculturali

Mercoledì, alla CI “F. Tomizza” di Umago, in collaborazione con l’Agenzia per l’educazione e la formazione, alle ore 15 si terranno i seminari di lingua e cultura italiana per docenti di lingua e letteratura italiana, insegnanti di classe e tutti quelli che fossero interessati: “Il curricolo di lingua italiana – lingua materna. L’uso del dialetto istroveneto e dei dialetti istrioti nei progetti infracurricolari”. Dalle 19.30 il Teatro dell’Università Popolare Aperta di Buie ospiterà la Rassegna teatrale “Su e ∫o pel palco – atto primo”, che avrà il suo proseguimento le sere successive, atto secondo e atto terzo, condotte da Jessica Acquavita. Nel corso delle tre serate si esibiranno 18 gruppi di Filodrammatiche delle CI di Matterada, Salvore, Buie, Dignano, “S. Santorio” Capodistria, “F. Tomizza” Umago, Crassiza, Fiume, “P. Besenghi degli Ughi” Isola, Pirano, Parenzo, Verteneglio e Torre, con un centinaio di partecipanti per quasi 5 ore di programma. Alle 21, presso il Cimitero vecchio di San Martino di Buie, si terrà la presentazione del CD “Un falco inciodà partera” di Valter Turčinović e ospiti, che in caso di pioggia si sposterà al Teatro cittadino.
Giovedì appuntamento mattutino presso le SEI “Edmondo De Amicis” di Buie e “Galileo Galilei” di Umago, dove alle 10.30 gli studenti avranno l’occasione di conoscere più da vicino l’istroveneto, con i laboratori didattici “Imparar fasendo”: il primo, “Capire e farsi capire scrivendo: La grafia del veneto/istroveneto alla prova della modernità”, del dott. Alessandro Mocellin per gli alunni di Umago, mentre il secondo “Ocio che te conto… strumenti per apprendere il dialetto istroveneto”, della dr. sc. Paola Begotti, per quelli di Buie. Alle ore 12.30, “Va là, vien qua… strumenti per apprendere il dialetto” della dr. sc. Elisabetta Pavan, laboratorio dedicato agli alunni della SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie. I laboratori didattici continueranno presso le SEI di Umago e di Buie anche il venerdì.
L’ultimo giorno del Festival, alle ore 16, presso la CI di Buie, avrà luogo la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso letterario e di quello video. Al concorso letterario sono pervenuti complessivamente 55 lavori suddivisi in tre categorie, pici (6-10 anni): 23, medi (11-14 anni) 31 e grandi: (15-18 anni), mentre al concorso video, sono pervenuti 4 video (under 18 tre video e over 18 un video).

Festival della canzone

Uno degli appuntamenti più attesi è “Dimela cantando”: giovedì a Muggia, in Piazza Marconi (in caso di pioggia al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”) alle 20.30 inizia la prima delle tre serate del Festival della canzone inedita in istroveneto. Il giorno successivo sarà il MIFEST (Festival della Comunità Nazionale Italiana), organizzato dal Centro Italiano “Carlo Combi” di Capodistria, a ospitare la seconda serata negli spazi della Chiesa di San Francesco a Capodistria, con ospite l’Orchestra “Vecia Trieste”. La settima edizione del Festival si concluderà sabato a Buie, con la serata finale di “Dimela cantando” che si terrà in Piazza San Servolo (in caso di pioggia, al Teatro cittadino), con ospiti i Papu, duo comico di Pordenone formato da Andrea Appi e Ramiro Besa, che hanno al loro attivo diverse partecipazioni ai programmi televisivi. La conduzione delle serate sarà affidata a Rosanna Bubola e Bruna Alessio Klemenc, coppia vincente di buiesi DOC, che per l’occasione indosseranno abiti realizzati da Ingrid Rojc, giovane stilista di Buie che ha creato anche l’abito indossato da Miss Croazia (Angelica Zacchigna) al concorso per Miss Mondo.
Nel corso di tutte e tre le serate di “Dimela cantando”, il pubblico sarà chiamato a votare la canzone preferita. Quella che avrà ottenuto il maggior numero di voti si aggiudicherà il Premio del pubblico. Anche quest’anno c’è stata una significativa adesione: infatti sono pervenute 24 canzoni, valutate da un’apposita commissione di esperti, composta dal docente e cantautore Valter Milovan, dall’attrice e dialettologa Rosanna Bubola e da Roberta Vincoletto, capo programma del Centro “Carlo Combi”, responsabile di MiFest (Capodistria), che ne hanno scelte 17. Queste verranno valutate da una giuria internazionale di esperti composta da Francesco Squarcia, Sergio Pavat, Davide Circota, Alessandro Mocellin e Andrea Flego, che si contenderanno il 1°, il 2° e il 3° premio.
La manifestazione, ideata e articolata da Marianna Jelicich Buić, responsabile del Settore Cultura, Teatro, Arte e Spettacolo della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, è organizzata dall’Unione Italiana, sotto gli auspici e con il sostegno della Regione Istriana, della Città di Buie, dell’Università Popolare di Trieste, del Comune di Muggia e del Consiglio per le minoranze della Repubblica di Croazia e si avvale di un contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana. Il Festival si avvale, per il settimo anno consecutivo, anche del patrocinio della Regione Veneto la quale, riconoscendone il valore e l’importanza, ha acconsentito alla concessione del patrocinio a una manifestazione al di fuori del proprio territorio amministrativo.
Ricco di eventi e attività per tutte le età, che permetteranno di vivere e valorizzare la nostra cultura in tutta la sua bellezza e particolarità, il Festival dell’Istroveneto è dedicato alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione dell’istroveneto che, nonostante sia una “lingua viva” in quanto attivamente parlata, subisce in seguito ai naturali mutamenti socio-economici, un lento ma inesorabile impoverimento lessicale, in particolar modo nella sfera legata degli antichi mestieri e della vita agreste.

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