Un inutile esercizio di autorità

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Un inutile esercizio di autorità

FIUME | L’attore triestino Giulio Settimo, per quanto sia un valente e giovane artista, non era il candidato proposto dall’Unione Italiana per il posto di direttore del Dramma Italiano. Maurizio Tremul e Furio Radin avrebbero voluto vedere Sandro Damiani, attuale consulente artistico del DI, come numero uno della compagnia di prosa in lingua italiana del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”. Come abbiamo avuto modo di vedere nelle ultime ore, il suggerimento del presidente dell’UI e del presidente della Giunta esecutiva dell’UI, non è stato preso in considerazione dal sovrintendente Marin Blažević e di conseguenza dal Consiglio teatrale dello “Zajc”.

Motivo che ha portato forse a un leggero, e speriamo momentaneo, attrito tra la sovrintendenza del Teatro di Fiume e la dirigenza UI. Per capire meglio che cosa sia successo e come siano andate le cose, i retroscena della questione, abbiamo chiesto spiegazioni ai diretti interessati del caso.

Marin Blažević: «Giulio Settimo è una mia scelta»

Primo tra tutti il sovrintendente dell’“Ivan de Zajc”, Marin Blažević. “Ho preso in considerazione diversi candidati e in base alle referenze nei vari aspetti professionali, a iniziare dall’arte drammatica, dalla recitazione, dalla regia, dalla produzione e dal marketing, ho concluso che Giulio Settimo sia il candidato più adatto a realizzare il programma artistico del Dramma Italiano nelle prossime stagioni teatrali – ha motivato la sua scelta Blažević –. Allo stesso modo, ho cercato anche un candidato che, in base alle mie cognizioni, sia in grado di agire indipendentemente, a prescindere dalle varie influenze che arrivano dai diversi gruppi che si raccolgono attorno al Dramma Italiano. Il terzo motivo che mi ha convinto è dovuto alla preferenza da parte della troupe del DI, tra i vari nomi che ho proposto, proprio per Giulio Settimo”.

Il presidente del Consiglio teatrale, Nenad Šegvić, ha invitato l’Unione Italiana a un incontro congiunto per discutere assieme della decisione dell’organismo?

“Non necessariamente della nomina di Giulio Settimo alla carica di direttore del DI, bensì della lettera inviata dall’Unione Italiana al Consiglio teatrale e a me, in cui il presidente della GE dell’UI, Maurizio Tremul, propone come candidato Sandro Damiani. Dato, però, che l’UI non ha nessuna ingerenza nel processo decisionale, né per legge né tantomeno per statuto dello ‘Zajc’, la sua proposta non è stata presa in considerazione. Abbiamo discusso però della lettera in sé, inviata da Tremul a nome dell’UI, e visto il suo contenuto abbiamo concluso sia necessario incontrarci”, ha spiegato il sovrintendente Marin Blažević, aggiungendo infine che Giulio Settimo inizierà a ricoprire ufficialmente il suo incarico a partire dalla prossima stagione teatrale, ovvero dal 1º settembre 2018.

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