TNC «Ivan de Zajc» Pomo della discordia

Il partito Centar si è schierato con il Consiglio teatrale e contro il sovrintendente del Teatro Nazionale Croato di Fiume, Marin Blažević

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TNC «Ivan de Zajc» Pomo della discordia
La sede del TNC. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Domani mattina alle ore 9 si terrà la seduta del Consiglio cittadino alla quale si parlerà di numerosi temi di attualità, tra cui alcuni legati alla vita culturale fiumana. I punti all’ordine del giorno che in questo momento hanno messo in subbuglio gli animi sono quelli legati al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” e alle dimissioni o alla destituzione dell’attuale sovrintendente Marin Blažević. Ricordiamo che il Consiglio cittadino sarà invitato a votare per la proposta di dimissioni in data 31 dicembre 2023, presentata da Blažević stesso, nonché per la proposta della sua destituzione immediata e dell’insediamento di Bojan Šober a capo del Teatro in qualità di sovrintendente facente funzione.

A voler dire la loro sono stati anche Marin Račić e Igor Vlajnić, rispettivamente vicepresidente del partito Centar e consigliere cittadino, nonché membro del partito Centar.

Igor Vlajnić e Marin Račić.
Foto: RONI BRMALJ

Fiume in fase di ristagno
“Quando parliamo della situazione politica a Fiume ci rendiamo conto che la città è in una fase di ristagno – ha esordito Račić – ed è nostro desiderio darle una spinta in avanti. Da molti decenni, ormai, a livello cittadino esiste una coalizione tacita tra HDZ ed SDP che si manifesta soprattutto al momento in cui vengono prese delle decisioni alle sedute del Consiglio cittadino. In momenti strategici dal punto di vista politico, come quello relativo allo ‘Zajc’, vediamo che i due partiti si coprono le spalle. Io mi chiedo soltanto come sia possibile che qualcuno rassegni le dimissioni rendendole effettive da una data futura. Ciò vuol dire che tutto il collettivo del Teatro deve lavorare con un capo che già ora ha annunciato l’intenzione di andarsene. Per questo motivo alla seduta del Consiglio cittadino voterò contro la proposta di Blažević e a favore di quella del Consiglio teatrale di destituirlo immediatamente”.

Un intervento disinteressato
Particolarmente interessante è stato l’intervento di Igor Vlajnić, membro del partito nonché direttore d’orchestra, cantante e docente di musica. Vlajnić ha dichiarato da subito di non aver alcuna ambizione a diventare sovrintendente e che, dunque, il suo intervento è disinteressato. Ha affermato anche di non voler usare termini offensivi o comunque dispregiativi nei confronti di Blažević, ma di voler esporre, piuttosto, l’illogicità della situazione. “Il Consiglio cittadino è un organo politico non composto da esperti – ha illustrato Vlajnić -, che ha la funzione di nominare i membri del Consiglio teatrale, un consiglio formato da professionisti del settore. Mi sembra assurdo, quindi, uno scenario in cui il Consiglio cittadino respingerebbe la proposta di un organo da lui stesso scelto e approvato. La situazione sarebbe ancora più paradossale proprio per il fatto che i membri del Consiglio teatrale si sono dichiarati da subito contrari alla politica di Blažević e nonostante tutto sono stati scelti per svolgere questa funzione. Non credo assolutamente che l’allontanamento di Blažević potrebbe causare un blocco del lavoro teatrale e credo che scenari catastrofici di questo genere siano nocivi. Vogliamo gente nuova, idee nuove, persone in gamba che in questo momento non hanno fiducia nella trasparenza dei processi decisionali, ma che potrebbero tornare a operare in seno al Teatro”.

Lo «spettacolo dell’anno»
Vlajnić ha illustrato pure una sua teoria riguardo ai motivi che hanno portato Blažević ad annunciare le dimissioni in data 31 dicembre del 2023. Secondo il musicista, il motivo è legato alla nuova Legge sui teatri, che dovrebbe venire approvata in questi giorni e secondo la quale il nuovo sovrintendente verrà scelto in base a un decreto, ovvero secondo il volere del fondatore, in questo caso il sindaco. Le procedure di nomina e destituzione verranno semplificate e il lavoro del Teatro verrà supervisionato dal sovrintendente stesso, il quale avrà il potere di rescindere pure i contratti a tempo indeterminato. Per scongiurare questo scenario Vlajnić ha invitato tutti i consiglieri a presenziare allo “spettacolo dell’anno”, ovvero alla seduta del Consiglio cittadino di domani. Questa è l’ultima occasione di cambiamento prima dell’approvazione della nuova Legge sui teatri, ha concluso.

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