Progetti e ricordi racchiusi in una doppia pubblicazione

Il nuovo numero della rivista «Sušačka revija» propone una serie di argomenti interessanti e di attualità legati all’attività dell’associazione fiumana Club Sušačana

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Progetti e ricordi racchiusi in una doppia pubblicazione
Il pubblico che ha assistito alla presentazione del nuovo numero della rivista. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La Casa croata della cultura (HKD) di Sušak ha ospitato l’altra sera la presentazione del nuovo numero doppio (125/126) della rivista del Club Sušačana, la rinomata “Sušačka revija”. L’evento ha richiamato un centinaio di interessati ed è stato organizzato e condotto da Mirjana Marinić, presidente dell’associazione Club Sušačana.​
Dopo i saluti di rito e un breve discorso introduttivo, la moderatrice ha dettagliato le attività svolte dalla società dall’inizio dell’anno. Oltre alle usuali attività amministrative e all’organizzazione di lezioni, conferenze e gite, è stato evidenziato il progetto di abbellimento della via Drago Gervais. Questo include la prima installazione artistica, “Morčić,” contenente versi e realizzata dalla scultrice accademica Vesna Rožman, al civico 14. Questo è il primo passo di un progetto più ampio, reso possibile grazie ai finanziamenti del Dipartimento per l’Educazione e l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani​ della Città di Fiume.

Le attività svolte finora
Il 13 febbraio scorso, nelle sale del Club Sušačana, è stato presentato il libro di Danijel Frka, “Potonulo blago Jadrana” (Il tesoro affogato dell’Adriatico), frutto di anni di immersioni e ricerche dell’autore nei fondali dell’Adriatico orientale. Inoltre, è stata affissa una targa commemorativa sul palazzo Alga di Pećine, ricordando la storica impresa farmaceutica che, tra le due guerre mondiali, ha dato lavoro a circa cinquanta persone. I suoi creatori furono Dinko Budak e Vladimir Kezele.
Un’altra notizia ha riguardato la prossima pubblicazione del “Dizionario ciacavo urbano di Sušak”, opera di Vera Štimac (a lungo apprezzata docente di croato all’ex Liceo di Fiume nonché poetessa in dialetto ciacavo), attesa con grande interesse.

Basta poco per sentirsi felici
La parola è passata ad Alen Čemeljić, il quale ha speso parole di elogio per l’installazione “Morčić” e l’entusiasmo mostrato dai cittadini nell’adornare la via Drago Gervais, e come basti poco per fare qualcosa di bello per tutti. “Abbiamo dato risalto a questa installazione in prima pagina non perché sia stata una nostra iniziativa, ma per un motivo completamente diverso. Questa storia non riguarda via Gervais né, tanto meno, la nostra associazione. Vi è stata messa per sottolineare quanto, in questi tempi strani dove prevale l’interesse personale, basti così poco per farci sentire meglio e soddisfatti. Queste piccole opere per il bene pubblico che tendono a rendere più bello lo spazio che ci circonda hanno grande peso”.
Čemeljić ha poi parlato delle venti storie, che come per tradizione toccano un po’ svariati temi: iniziando con i ricordi (questa volta quelli di Larry Zappia, dell’attore Žarko Radić e Loredana Gašparović), vi è poi l’articolo sul pittore Celestin Medović, quello sullo scultore fiumano Vatroslav Donegani, sull’architetto Vladimir Grubešić, sui fratelli Skomerža, Žarko Lenac, Pero Radaković e una storia su Trieste e il rinnovo del suo centro città.

Una «stand up» in dialetto ciacavo
La serata si è conclusa con il cabaret “Bura i klobuk” (La bora e il cappello), realizzato da Mensur Puhovac autore della storia e l’ensemble “Intermezzo” di Fiume. Puhovac, accompagnato da Mladen Lenac al pianoforte, Aitanga Drog e Ljiljana Manola nella recitazione, ha incantato il pubblico con monologhi in dialetto ciacavo, battute divertenti e interpretazioni musicali di alto livello, suscitando ripetuti applausi.
Si tratta di uno spettacolo che racconta la tempesta da Segna a Tersatto, intrecciandola con eventi della vita quotidiana. La pièce è stata concepita come un’esibizione in formato di “stand-up” il che contribuisce alla sua efficacia.
In conclusione del programma, Mirjana Marinić ha invitato il pubblico a unirsi per un drink nella sala d’ingresso dell’HKD. Tra sorrisi, vecchi aneddoti e piacevole conversazione, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di rilassarsi e socializzare in un’atmosfera conviviale. La serata, caratterizzata da momenti di allegria e condivisione, si è conclusa in modo piacevole, lasciando nei presenti una bella sensazione e il desiderio di continuare affiatati con le future iniziative proposte dall’associazione.

Mirjana Marinić.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
Alen Čemeljić.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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