Pola Film Festival: il cinema torna protagonista

Fino al prossimo 24 luglio il pubblico avrà modo di assistere alle proiezioni di dieci pellicole croate recenti e di undici titoli in concorrenza internazionale

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Pola Film Festival: il cinema torna protagonista
Su il sipario: lo spettacolo è iniziato. Foto: PRIREDBA STUDIO

A Pola il film torna protagonista. Alla fine, com’è giusto, parleranno i film nei quali ci stanno gli autori, i professionisti, i tecnici dell’arte cinematografica riconfermando alla città il suo ruolo di centro della cultura filmica di respiro nazionale e anche internazionale. L’inaugurazione senza botto e spettacolo pirotecnico (mancato per motivi di risparmio), di sabato sera non è riuscita a sminuire l’incipit di questa manifestazione, inaugurata dal Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, e giunta ormai alla sua 69.esima edizione, a un passo da quella giubilare, con lo scopo di offrire uno sguardo nuovo, più consapevole e sicuramente non banale sulla contemporaneità attraverso il prisma di una variegata produzione cinematografica.

Un pubblico fedele
Il primo grazie per aver riempito buona parte dell’Arena è stato riservato al fedele pubblico che non più a distanza di sicurezza e con mascherina ha dimostrato di aver resistito al lockdown culturale, facendo ritorno alla grande per applaudire una produzione artistica completamente generata negli anni Covid. Tutto è cominciato con l’arrivo di molti volti noti dello spettacolo, dell’arte, della politica e della cultura, con passaggio sul red carpet, il mitico tappeto rosso steso in Arena per imitare la mondanità del celeberrimo percorso delle grandi rassegne mondiali.
Agli inni – Lijepa naša e Krasna zemljo – cui ha dato voce Natali Dizdar, accompagnata al pianoforte da Bruno Krajcar, ha fatto subito seguito l’entrata in scena del direttore artistico della rassegna cinematografica, Pavo Marinković, a fianco della direttrice dell’ente pubblico Pola Film Festival, Tanja Miličić, per riservare il primo applauso alla resilienza di un evento che è stato in grado di estendersi con spettacoli su altri grandi schermi fuori dall’Arena e dalla città.

Bruno Krajcar e Natali Dizdar.
Foto: PRIREDBA STUDIO

Il messaggio simbolico
A dare il benvenuto, con qualche parola detta anche in lingua italiana, è stato poi anche il sindaco della Città, Filip Zoričić, che dopo aver ringraziato autori, produttori e patrocinatori, ha posto in risalto il messaggio simbolico della rassegna, creato dal designer Vjeran Juhas, per mettere al centro il dialogo, il lessico filmico quale spunto di riflessione migliore. A seguire, l’intervento del ministro della Cultura Nina Obuljen Koržinek: “Sono profondamente colpita, orgogliosa e felice di vedere l’Arena nuovamente popolata. Il mio più profondo rispetto va quindi a tutti coloro che hanno creato l’arte filmica in condizioni pandemiche, estremamente difficoltose”. Poi l’invito ad assistere al film d’apertura “Šesti autobus” (Il sesto autobus) del regista Eduard Galić, perché con il suo dramma bellico, che parla della caduta di Vukovar, viene dedicato un pensiero di solidarietà anche all’Ucraina.

Esperienze che non si dimenticano
Il posto d’onore sul palcoscenico è stato riservato all’attrice croata Ljubica Jović, insignita dal premio alla carriera “Fabijan Šovagović”, consegnato per mano della figlia, l’attrice Anja Šovagović Dešpot. Giunti a quel punto, gli ossequi alla premiata sono arrivati per voce dello stesso Presidente Milanović, che ha colto l’occasione per formulare un amarcord delle sue magistrali interpretazioni filmico-teatrali e ricordare i propri ingressi in Arena, quali esperienze che non si dimenticano, ma rinnovano il rispetto nei confronti dei grandi protagonisti del Festival del film a partire dall’epoca jugoslava. “Ora però – ha rilevato Milanović – dobbiamo guardare al futuro, in direzione del resto del mondo e il fatto che dei premiati Oscar entrino a far parte delle nostre giurie d’esperti cinematografici, non è un fatto di poco conto. Quella rassegna cinematografica che negli anni Novanta soffocava priva di ogni energia ha fatto adesso ritorno trasformandosi in un evento di tutto rispetto”, ha concluso, inaugurando ufficialmente la rassegna.
I discorsi, intercalati dalle esibizioni del corpo di ballo del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume e da proiezioni di trailer, hanno completato il programma presentato da Iva Šulentić e Ivan Vukušić.

Tanja Miličić e Pavo Marinković.
Foto: PRIREDBA STUDIO

Le proiezioni cinematografiche
Fino al prossimo 24 luglio il pubblico avrà modo di assistere alle proiezioni di dieci film croati recenti e di 11 titoli in concorrenza internazionale in diversi cinematografi. Oltre che in Arena, le proiezioni sono previste al Cinema Valli, al Castello, al Teatro e dopo due anni di interruzione pure sulla spiaggia dell’insenatura di San Giovanni (Ambrela). La novità di quest’anno è che la mostra cinematografica si è allargata pure alle Isole Brioni, mentre alcuni spettacoli saranno proposti pure a Parenzo e a Rovigno.
Al film d’apertura in Arena seguiranno dieci lungometraggi croati, di cui ben sette esordienti: “4:2” di Anđelo Jurkas, “Baci se na pod” di Nina Violić, “Divljaci” di Darijo Lonjak, “Glava velike ribe” di Arsen Oremović, “Illyricvm” di Simon Bogojević Narath, “Nosila je rubac črleni” di Goran Dukić, “Punim plućima” di Radislav Jovanov, “Stric” di Andrija Mardešić e David Kapac, nonché “Zbornica” di Sonja Tarokić.
A decidere dei premi sarà la giuria composta da Stefan Ruzowitzyky, regista austriaco premio Oscar, Zrinko Ogresta, Marija Škaričić, Rita di Santo e Miran Miošić. Nel cartellone del programma internazionale, quindi, recenti produzioni europee e coproduzioni croate: “ Senza traccia” (Jan.P.Matuszynskog), “Che mattina sia” (Eran Kolirin), “Miracolo” (Kurdwin Ayuba), “Maestri di mestiere (Neus Ballus) “Giorni di siccità” (Emina Alpera), “L’estate quando imparai a volare” (Radivoj Andrić), “Mimi” (Darijan Pejovski, “Cieli” (Srđan Dragojević), “Niente male essere uomo” (Dušan Kovačević), “Visione di farfalla” (Maksym Nakonechnyij). Giuria in detto caso composta da Danica Ćurčić, Jure Pavlović e Christian Routh.

Il programma fuori concorso
Più che interessante il programma fuori concorso, che offrirà film d’eccezione tra cui il premio Oscar “Belfast” di Kenneth Branagh (proiezione di chiusura all’Arena), il pluripremiato internazionale “Ennio” dedicato al grande compositore, musicista, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano Ennio Morricone, e il blockbuster “The Dream Team” (Quattro pazzi in libertà).
Oltre al fitto calendario di proiezioni che includono la presentazione di classici e pellicole d’epoca restaurate, sono organizzati eventi di vario tipo tra cui salotti di dibattito cinematografico, esposizioni, incontri di gala. Per conoscere la programmazione ufficiale completa delle proiezioni e degli happening del Festival del cinema di Pola basterà andare sul sito https://pulafilmfestival.hr/.

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