«Orfeo ed Euridice». Il cast conquista il pubblico

L’opera è stata portata in scena nel Teatro popolare istriano dai migliori allievi del Dipartimento di canto dell’Accademia di Musica di Pola

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«Orfeo ed Euridice». Il cast conquista il pubblico
L’inchino finale. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Applausi a non finire per gli allievi del Dipartimento di canto dell’Accademia di Musica di Pola, che hanno portato in scena al Teatro popolare istriano l’opera “Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck. Si tratta della quarta collaborazione tra l’Accademia e l’INK, che negli anni passati avevano già allestito assieme “La serva padrona” di G.B. Pergolesi, “Bastien e Bastienne” di W.A. Mozart e “La canterina” di J. Haydn. Accompagnati dall’Orchestra da camera e dal coro, a raccontare la storia d’amore tra Orfeo ed Euridice sono stati i migliori studenti: Martina Menegoni ha interpretato brillantemente il ruolo di Orfeo, una precisa Valentina Elizabeta Šilje quello di Euridice, mentre Amor è stato cantato scherzosamente ma tecnicamente all’altezza da Gabriela Mijatović. Un cast davvero squisito, che, tenendo a mente si tratti di giovani studenti, ha saputo funzionare da veri professionisti, sia nella parte cantata che nella parte scenica, dove i protagonisti, accompagnati dal coro, hanno saputo trasmettere l’opera in tutta la sua tragicità.

Un piacevole stupore all’apertura del sipario, una scenografia essenziale ma davvero originale, che ha tenuto gli spettatori concentrati sull’azione, sul canto, sulla storia. Oltre al bel canto e ai suoi interpreti, ai versi e alla musica, all’esecuzione dell’orchestra e del coro, questo ritorno tanto voluto dall’Università “Juraj Dobrila” di Pola e dalla Città, colpisce anche per le scene, i costumi e l’atmosfera.
Un’opera in tre atti, ispirata al mito greco, incentrato sulla figura di Orfeo, musico ed eroe, noto per aver partecipato all’impresa degli Argonauti per la conquista del Vello d’oro, il quale al suo ritorno, innamoratosi della ninfa Euridice, decise di sposarla e andare a vivere con lei nella Tracia. Ma nell’opera di Gluck e de’ Calzabigi, ci sarà un lieto fine, perché l’Amore concederà all’Orfeo innamorato la possibilità di riavere in vita la sua amata, premiandolo per il suo canto e il suo amore appassionato.
A rompere il ghiaccio per la pre-première sono stati Lana Živčić (Orfeo), Kristina Abramović (Euridice) e Karmen Szabo (Amor). A dirigere l’orchestra è stato il maestro Domeniko Briški, mentre la regia è di Ozren Prohić.
Composta intorno al mito di Orfeo come “azione teatrale” per musica, con cori e danze, “Orfeo ed Euridice” fu rappresentata per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre 1762. È considerata il punto chiave della cosiddetta “riforma del melodramma”: i due autori, Gluck e Ranieri de’ Calzabigi, trovando l’uno nell’altro l’interlocutore adatto a sviluppare le idee innovatrici in evoluzione rispetto alla routine teatrale dell’epoca, realizzarono un passo decisivo di trasformazione verso un ideale di “dramma musicale”, più attento alla verità dei sentimenti e meno ai virtuosismi.

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