Matanić e il teatro come critica sociale della violenza

Allo «Zajc» il brano di uno dei più grandi registi cinematografici croati dà il via al ciclo degli abbonamenti K-HNK

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Matanić e il teatro come critica sociale della violenza
I protagonisti dello spettacolo che verrà presentato dinanzi al pubblico fiumano. Foto: MARKO ERCEGOVIĆ

Lo spettacolo “Bogovi” (Gli dei) del TNC di Varaždin, con la regia di uno dei più grandi registi cinematografici croati, Dalibor Matanić, andrà in scena allo “Zajc” di Fiume, oggi alle ore 19.30.
Matanić ha curato la regia della messinscena in base a un testo scritto da lui stesso e con questo progetto continua la serie di ricerche teatrali con riferimenti a noti film. Questa volta ad averlo ispirato è stato “Funny Games” di Michael Haneke e con il sussidio di un ensemble di grandi attori, è riuscito a proporre un’analisi dettagliata della società di oggi, ovvero di quelle persone che vivono nel loro bozzolo e si chiudono in sé stesse grazie a droghe e farmaci. Tali individui non hanno il coraggio di instaurare una comunicazione nemmeno con familiari e amici. Matanić riesce a smascherare l’avidità di denaro e tutti i valori deturpati delle famiglie moderne. La violenza è presente non solo in maniera esplicita, ma anche come aggressione subdola, nascosta in diversi tipi di rapporti. Per questo motivo possiamo dire che lo spettacolo si occupa di meccanismi interni e dinamiche sociali che portano alla comparsa della violenza. La messa in questione ci fa comprendere fino a che punto tolleriamo e ci adeguiamo alla violenza e relativizziamo i motivi degli aggressori. Quanto ci porta a deteriorare i rapporti umani la cultura del narcisismo e la negazione della comunicazione autentica? Il divario generazionale all’interno della famiglia croata rivela traumi familiari e un contesto sociale delle pratiche della violenza. Quali sono le conseguenze dell’affronto della verità?
La scenografia e i costumi sono di Ana Savić Gecan, la musica è di Hrvoje Nikšić, le luci di Tomislav Maglečić. Sulla scena compaiono Helena Minić Matanić, Marko Cindrić, Hana Hegedušić, Karlo Mrkša, Elizabeta Brodić, Beti Lučić, Robert Plemić, Stojan Matavulj e Senka Bulić.
Con lo spettacolo “Gli dei” inizia il ciclo degli abbonamenti K-HNK e il sistema di scambio di messinscene e coproduzioni comuni tra i TNC a livello nazionale. K-HNK è stato pensato come uno dei progetti più complessi ed efficaci per lo sviluppo dei teatri e della cultura teatrale del pubblico in tutta la Croazia. Lo scambio di spettacoli tra i Teatri che sono entrati nel consorzio nazionale, ovvero quelli di Fiume, Zagabria, Spalato, Osijek e Varaždin, dà la possibilità al pubblico di tutte le città, di scoprire i progetti che vengono realizzati anche negli altri centri urbani.
Visto che la messinscena del “Don Juan” del TNC di Zagabria, che si sarebbe dovuta tenere lunedì prossimo, è stata posticipata per malattia, gli spettatori interessati che hanno già acquistato il biglietto possono cambiarlo con quello per lo spettacolo “Gli dei” di Matanić o possono richiedere un rimborso.

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