50 studiosi omaggiano l’accademico Goran Filipi

Il dialettologo e italianista scomparso nel 2021 verrà ricordato con un Convegno scientifico internazionale che s'inaugura oggi a Palazzo Soardo-Bembo a Valle

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50 studiosi omaggiano l’accademico Goran Filipi
Il Convegno internazionale si terrà negli spazi di Palazzo Bembo. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Oltre ad aver dato un notevole contributo alla romanistica, alla dialettologia, all’etimologia e alla lessicografia pubblicando una serie di importanti monografie, atlanti linguistici e dizionari, fu professore di numerose generazioni di studenti appassionandoli allo studio della linguistica.

Tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’opportunità di conoscerlo, tra cui la sottoscritta, sanno con quanta passione e amore si dedicava alle lingue minoritarie e soprattutto ai dialetti istrorumeni.
A poco meno di due anni dalla scomparsa prematura del linguista Goran Filipi, il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “Juraj Dobrila” di Pola vuole rendergli omaggio nelle giornate di oggi e domani.
Il Convegno scientifico internazionale di Italianistica in onore dell’accademico Goran Filipi avrà luogo a Palazzo Soardo-Bembo a Valle, sede della locale Comunità degli Italiani.
Relatori da Croazia, Slovenia e Italia
La due giorni istriana vedrà la partecipazione di cinquanta docenti, professori e assistenti universitari provenienti da Croazia, Slovenia e Italia, che incentreranno i loro interventi sugli studi del professor Filipi, sulla linguistica e sulle scienze e discipline quali etimologia, dialettologia, lingue in contatto, lingue minoritarie, fraseologia, toponomastica, sociolinguistica, plurilinguismo e paesaggi linguistici. Non mancheranno temi legati alla letteratura (storia della letteratura italiana, letteratura comparata, letteratura dialettale, didattica della letteratura italiana) e, in generale, agli studi di italianistica.

Da visione plurilingue…
Realizzato con il contributo finanziario di Unione Italiana, Comunità degli Italiani e Comune di Valle, il Convegno verrà inaugurato quest’oggi alle ore 10 con i saluti istituzionali. Seguirà una sessione plenaria con protagonista Vincenzo Orioles (Università degli Studi di Udine). Il relatore proporrà la lezione intitolata “Ricordando Goran Filipi. Le sue aperture ad una visione plurilingue”. A partire dalle ore 12 si lavorerà in sessioni parallele. Alberto Giudici e Barbara Buršić Giudici proporranno “La lenizione in Istria: una vexata quaestio”, Sandra Tamaro analizzerà “L’istrorumeno di Goran Filipi”, Suzana Todorović si soffermerà sul “Vocabolario comune dei dialetti istriani” (Skupno besedišče istrskih narečij) mentre Isabella Matticchio ricorderà “Qualche appunto sul contributo di Goran Filipi alla linguistica romanza istriana”. Sarà dedicata alla letteratura la sessione che vedrà la partecipazione di Corinna Gerbaz Giuliano, la quale proporrà il tema “Dalla recente produzione teatrale di Laura Marchig, due aspetti di storia fiumana”. Seguiranno Gianna Mazzieri-Sanković con “Tradizione e innovazione nella letteratura italiana di Fiume a fine millennio” ed Elisabetta Selmi con “Gian Rinaldo Carli: erudito, riformatore, teorico del teatro (dal Discorso dell’indole del teatro tragico, 1744, all’Andropologia, 1763)”. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.45, Helena Bažec analizzerà “Il contatto interlinguistico come generatore di nuove strutture sintattiche: il caso dei modi indefiniti nei dialetti sloveni in Istria”, Vanessa Vitković Marčeta spiegherà ai presenti quale fu il cambio di codice nei giornali istriani all’inizio del XX secolo mentre Maja Vranješ approfondirà lo “Studio sull’utilizzo della sottotitolazione cinematografica nella didattica di traduzione dal serbo e croato all’italiano”.

…a un approccio multilingue
Gli “Esercizi di rima per sviluppare la consapevolezza fonologica nella fase di pre-lettura” saranno al centro della relazione di Nikolina Jurišić. Paolo Trani svelerà “Le cose che non si dicono”, facendo un’analisi semantica dell’eufemismo e dell’interdizione linguistica nella lingua italiana. Katja Dobrić Basaneže e Ivana Lalli Paćelat affronteranno “Un approccio multilingue all’analisi delle collocazioni nel discorso sulla migrazione”. Chiuderanno la sessione Maja Bezić e Snježana Bralić con l’intervento “Le immagini metaforiche nel rapporto uomo – animale”.
La sessione serale verrà inaugurata alle ore 16.30 con il relatore Alberto Giudici, il quale presenterà “Un documento inedito sull’istrorumeno di Schitazza e Veglia”. Interessante pure il contributo di Vinko Kovačić sulla “Descrizione del sistema verbale nella grammatica di Gašpar Vinjalić”.
Sarà incentrata sulla dialettologia la lezione di Mario Wild e Stefano Cristelli, i quali analizzeranno “La flessione del nome nel dialetto di Blera (VT): classi flessive, produttività e genere grammaticale”.
Un ritorno nella località di Valle verrà fatto da Robert Blagoni con gli “Appunti sociolinguistici con ricerca dialettale nel comune di Valle sull’esempio della terminologia del vino e del vigneto”.
Ci si sposterà a Zara con le relatrici Irena Marković e Ivana Škevin Rajko, le quali si dedicheranno all’”Utilità dell’elemento dialettale e minoritario nel panorama linguistico di Zara”.
Sandro Cergna si concentrerà “Sulla genesi del Dizionario del dialetto di Valle d’Istria di Domenico Cernecca”.

Domani la seconda giornata
La seconda giornata del Convegno, sabato 22 ottobre, verrà inaugurata alle ore 10 con la sessione plenaria di Riccardo Bruscagli (Università degli Studi di Firenze), il quale racconterà il “Risorgimento: Nievo, Verga, De Roberto”. Seguiranno gli interventi di Maslina Ljubičić, Danijel Tonkić, Magdalena Nigoević, Eliana Moscarda Mirković, Nada Poropat Jeletić, Martina Damiani, Francesca Bianco, Ana Bukvić, Tjaša Jakop, Agata Šega, Renata Šamo, Boško Knežić, Živko Nižić, Nedjeljka Balić-Nižić, Sanja Paša Maračić, Ante Matan, Maja Milovan, Valter Milovan, Nina Spicijarić Paškvan, Katarina Dalmatin, Marija Matas, Nikolina Gunjević Kosanović e Roberta Matković. Le lingue del Convegno sono l’italiano, il croato, lo sloveno e l’inglese.

Istroveneto, istrioto e istrorumeno
Membro dell’Accademia nazionale delle Scienze e delle Arti (HAZU) ed esperto degli idiomi istriani, Goran Filipi ci lasciò nel gennaio del 2021.
Nato nel 1954 a Zara, fu laureato in lingua e letteratura italiana e inglese presso la Facoltà di filosofia zaratina. Essendo cresciuto e avendo frequentato le scuole a Isola, fu un parlante trilingue (croato, sloveno ed italiano), fin dall’infanzia. Nel 1985 ottenne la laurea da master al Centro interuniversitario per gli studi post-laurea di Ragusa (indirizzo di linguistica romanza), istituito dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo di Zagabria, mentre nel 1991 conseguì il dottorato presso la medesima Facoltà di Lettere di Filosofia.
Occupò la cattedra di lingua italiana della Facoltà di Filosofia di Pola dal 1985 fino alla pensione, nella quale si ritirò nel settembre 2019 in veste di professore ordinario, titolo conferitogli nel 1998, con incarico permanente dal 2005. All’Università svolse numerose mansioni di tipo organizzativo e scientifico e per due mandati ricoprì l’incarico di preside. Per diversi anni (dal 1996 al 2005) insegnò grammatica italiana storica alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Lubiana, mentre dal 2003 in poi insegnò in qualità di docente ospite alla Facoltà di Scienze umanistiche di Capodistria, ai corsi di Italianistica e di Linguistica.
Per quanto concerne il suo lavoro di ricerca scientifica, si occupò di idiomi romanzi sul territorio della Croazia e dell’Istria, studiando in particolare l’istroveneto, l’istrioto e l’istrorumeno, nonché l’influenza e i contatti linguistici tra le lingue romanze-slave, nello specifico in Dalmazia e in Istria. Fu insignito di numerosi premi e riconoscimenti. Assieme a Barbara Buršić Giudici è autore dell’Atlante linguistico istrioto.

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