Luigi Dallapiccola: due anniversari per celebrare il Maestro

È stato presentato a Trieste il progetto a cura di Giovanni Bellucci promosso dal Circolo «Istria» in occasione del 120º dalla nascita del compositore istriano e in vista del 50º della sua scomparsa

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Luigi Dallapiccola: due anniversari per celebrare il Maestro
Daniele Kovačić, Sandro Torlontano, Ezio Giuricin e Ugo Poli. Foto: ROSSANA POLETTI

Si è tenuta al Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste la presentazione del progetto dedicato a Luigi Dallapiccola del Circolo di cultura istroveneta “Istria”. In apertura di conferenza stampa è intervenuto in remoto il Maestro Giovanni Bellucci, direttore artistico dell’iniziativa, che ha affermato di aver così delineato gli eventi perché “noi esecutori siamo portati ad eseguire le opere che amiamo e il compositore Dallapiccola è stato molto importante per la musica del ‘900, anche se considerato ostico dai più. Dallapiccola si colloca nel contesto della storia del pianoforte assieme ai suoi fratelli Chopin, Beethoven, Bach, a loro legato da assonanza. L’idea di fondo del progetto è di esprimere attraverso tre talk recital i concetti coniugati da Dallapiccola nella sua musica: mente, corpo e anima”.

L’uso della dodecafonia
Mente – Cogito ergo sum, rifacendosi alla citazione con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l’essere umano ha di sé stesso in quanto soggetto pensante; il compositore nel 1952 attraverso il Quaderno di Annalibera raggiunse la piena maturità nell’utilizzo della dodecafonia. Corpo legato a Marsia, che aveva osato sfidare Apollo in una gara di abilità musicale, tema che Dallapiccola affronta nel descrivere il rapporto con la danza. Anima ovvero “Patto col diavolo” dai “capricci” per violino di Niccolò Paganini. Il direttore del Conservatorio, Sandro Torlontano, ha espresso gratitudine per l’opportunità di celebrare il compositore istriano. “In Conservatorio è importante la formazione – ha detto, che passa anche attraverso l’arricchimento per i nostri studenti nell’ascoltare il concerto e partecipare al convegno previsto. Bellucci è un’occasione importantissima, in quanto uno dei migliori pianisti del momento”.

Numerosi gli eventi in Istria
Il presidente del Circolo, Ezio Giuricin, ha ricordato che tra gli obiettivi del sodalizio è la valorizzazione della multiforme eredità artistica di Istria, Fiume e Dalmazia, per riparare al danno che i drammatici eventi del ‘900 hanno imposto a queste terre, provocando una cultura sradicata. “L’approccio di Dallapiccola nel campo della musica è innovativo e non conosciuto come meriterebbe – ha affermato. Abbiamo posto in essere iniziative in collaborazione con il Conservatorio tra cui il convegno, i talk recital (conferenze-concerto) a Pirano alla Casa Tartini il 19 marzo e a Trieste al Conservatorio il 21 marzo. In maggio Bellucci si proporrà nella stessa formula a Pisino, città natale di Dallapiccola, il 9 maggio alla Casa delle Rimembranze, il 10 a Rovigno, in sala Adris, per concludere il 20 giugno a Pola al Teatro Popolare Istriano (INK). Le iniziative saranno realizzate con la collaborazione del Conservatorio triestino, delle Comunità degli Italiani in Istria (di Pirano, Pisino, Rovigno), del festival “RovignjArt&More”, della Fondazione Dino Škrapić, dell’INK di Pola, dell’Associazione Fiumani Italiani nel mondo e dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, con il contributo dello Stato Italiano nell’ambito della legge 72/2001. Al convegno, oltre a musicologi come Giulio D’Angelo del Conservatorio Tartini, ci saranno anche studiosi dall’Istria come Denis Visintin, Ana Čuić Tanković, Ivana Paula Gortan Carlin e Aleksandra Santin Golojka. L’evento proseguirà con la partecipazione del ballerino Amedeo Amodio, l’ultimo a interpretare il balletto di Dallapiccola. Rosanna Turcinovich, coordinatrice del progetto, ha affermato che i tre talk recital vogliono esprimere concetti musicali, filosofici e anche matematici dell’autore, nello sforzo di attrarre l’attenzione sul compositore, non facile da comprendere, che dai suoi predecessori ha colto l’essenza per arrivare alla musica dodecafonica.

Un innovatore apprezzato negli USA
La conferenza stampa è stata conclusa dall’intervento di Ugo Poli, vicepresidente del Conservatorio di Trieste, che ha espresso l’ammirazione per questo progetto, per l’approccio metodologico al compositore nel biennio che vede i 120 anni dalla sua nascita e 50 dalla scomparsa, per il rilancio della conoscenza dell’opera di Luigi Dallapiccola. “Coniugando ascolto e studio, modello vero e proprio di iniziativa culturale, il Conservatorio si offre come luogo di accoglienza e rilancio delle associazioni che credono nella crescita della cultura. Grande innovatore, Dallapiccola soffrì momenti di difficoltà e di isolamento profondo, rivendicando le sue composizioni sotto la spinta dei drammatici eventi che fecero da contorno alla sua vita e al suo lavoro. Cito la ‘Preghiera di Maria Stuarda’ contro le leggi razziali, ‘Il Prigioniero’ che sintetizza il travaglio della sua vita durante la seconda guerra mondiale, opera che suscitò reazioni da più parti, compreso il mondo cattolico e quello comunista. Dallapiccola fu invece molto seguito negli Stati Uniti dove insegnò all’Università di Berkeley in California”.

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