Libertà al popolo. L’antifascismo in Istria

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Libertà al popolo. L’antifascismo in Istria

POLA | Dalla grande mostra al maxi catalogo, la storia dell’antifascismo istriano si racconta mediante un’ulteriore versione in carta patinata, ricca di testi e illustrazioni molto graditi ieri nella sede dell’Associazione cittadina dei combattenti antifascisti d’Istria a Pola. Realizzato con il supporto della Regione istriana, del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e della Città di Pola, il catalogo monografico intitolato “Sloboda narodu! antifašizam u Istri – Libertà al popolo! L’antifascismo in Istria” realizzato a quattro mani da Gracijano Kešac e Lana Skuljan Bilić, rappresenta un’opera che porta a coronamento l’omonimo progetto espositivo inaugurato nel 2015 negli spazi del Museo storico e navale dell’Istria sul Colle Castello.

Ulteriore contributo

Nell’occasione veniva celebrato il 70º anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e della vittoria sul fascismo. E come tre anni or sono, si torna a celebrare ora un ulteriore contributo alla conoscenza della storia del movimento antifascista e della
Lotta popolare di liberazione in Istria, in concomitanza con la Giornata della Regione istriana, che viene festeggiata in data odierna, che ricorda gli storici decreti di Pisino relativi all’annessione dell’Istria alla Croazia.

La soddisfazione di Flego

All’evento, che ha attirato un folto pubblico, tra cui studiosi e studenti di storia dell’Università “Juraj Dobrila”, ha preso parte il presidente della Regione istriana, Valter Flego, il quale ha espresso parole di soddisfazione per quanto compiuto in relazione al rafforzamento dei valori dell’antifascismo e a beneficio della formazione delle nuove generazioni. Ai saluti dell’assessore regionale alla Cultura, Vladimir Torbica, si è associato Livio Blašković, presidente dell’Associazione dei combattenti e degli antifascisti di Pola, ribadendo la necessità di non dimenticare che le conquiste della lotta antifascista istriana poggiano sul sacrificio di 17mila partigiani d’Istria, di cui 700 di Pola, periti nella Lotta popolare di liberazione. Mihovil Dabo, in rappresentanza della Società storica istriana, ha messo in rilievo l’importanza dell’interpretazione della storia in chiave moderna e scientifica, con il contributo di numerosi studiosi del settore. Dabo ha offerto un proprio apporto alla realizzazione di un catalogo di oltre 500 pagine, scritto in versione perfettamente bilingue, croata e italiana, con traduzione in italiano effettuata da Rodolfo Segnan. La parola è passata quindi agli autori Gracijano Kešac, direttore del Museo storico e navale, e alla ricercatrice Lana Skuljan Bilić, che nella realizzazione della loro opera sono stati affiancati da Gordana Milaković, Katarina Pocedić e Katarina Marić. All’evento di ieri è stato precisato che il catalogo, alla pari della mostra, sono stati realizzati grazie alla collaborazione di musei ed enti, che hanno prestato parte dei loro fondi, ma anche di singoli cittadini, sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale o discendenti delle vittime di guerra i quali hanno prestato i propri oggetti personali o quelli appartenenti ai lasciti di famiglia. Parole di gratitudine sono state spese nei confronti dei Musei civici di Pisino e Fiume, degli Archivi di Stato di Pisino e di Zagabria, della Biblioteca universitaria di Pola, di Marija Batel, Daniele Kumar, Oleg Mandič, Damir Peranić, Milka Pikot, Zora Radola e Alida Ukošić.

I progetti del Museo storico

Nel prosieguo è stata presentata la serie di progetti realizzati dal Museo storico di Pola in tema di movimento e lotta antifascista, così come proposto dallo storico Milan Radošević, collaboratore della Sezione polese dell’Istituto per le scienze storiche e sociali e della Società Storica Istriana.Si è appreso così, che la prima mostra sull’antifascismo proposta dall’ente museale risale al lontano 1968 e che aveva compreso una raccolta di lavori realizzati da alunni di scuola. Negli anni successivi ne seguirono altre 26, improntate su varie tematiche (Tito, la 43.esima Divisione Istriana, i Combattenti d’oltre mare e via dicendo), poi ci fu un periodo di silenzio durato dal 1989 al 2006, fino ad arrivare all’importante ed esaustiva mostra del 2015. Con il presente catalogo, come affermato ieri, vengono proposti cronologicamente i fatti storici (dalla fine della Prima alla fine della Seconda guerra mondiale), come del resto compiuto attraverso le sette unità tematiche della mostra.
Le pagine iniziali sono dedicate all’occupazione italiana e allo sviluppo del movimento antifascista in Istria, seguite dai fatti della Seconda guerra mondiale e gli inizi dello sviluppo della Lotta popolare di liberazione in Istria. Il terzo tema riguarda l’insurrezione popolare e il movimento popolare in Istria fino alla fine del 1943, il quarto l’occupazione tedesca dell’Istria, il quinto l’apice del movimento antifascista, il sesto le operazioni conclusive e la liberazione dell’Istria dal nazifascismo, mentre l’argomento finale riguarda la battaglia diplomatica che segnò il destino dell’Istria e la divisione del territorio istriano.

Testo accompagnato da immagini

I testi sono accompagnati dalle immagini relative a 474 reperti museali tra i quali armi, attrezzature militari, medaglie, targhe, diplomi, timbri, stemmi, bandiere, francobolli, cartoline, fotografie, negativi, documentazioni, volantini, manifesti, proclami, monete, uniformi, opuscoli, libri e tant’altro ancora.

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