L’arte di Virgilio Giuricin attraverso il tempo

Mostra fotografica al Centro d’arti visive Batana del Maestro rovignese

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L’arte di Virgilio Giuricin attraverso il tempo

In occasione del 65º anniversario dell’attività creativa del Maestro internazionale di fotografia, il rovignese connazionale Virgilio Giuricin, è stata inaugurata nella galleria del Centro d’arti visive Batana la mostra fotografica “La memoria attraverso il tempo”, una selezione di alcuni tra i tanti capolavori scattati dall’obiettivo di Giuricin. Ognuno di essi, dal valore artistico oltre che storico e documentaristico, con temi e soggetti accuratamente studiati e pensati, senza lasciare nulla al caso, ma che al contempo risultano spontanei. Momenti poetici che sono stati ammirati sabato sera dal numeroso pubblico presente all’inaugurazione.
A presentare l’artista e il suo proficuo opus sono stati Riccardo Bosazzi, in rappresentanza dell’Associazione artistico culturale “Giusto Curto”, la critica d’arte Višnja Slavica Gabout, il direttore del Museo civico di Albona, Tullio Vorano, il direttore del Centro d’arti visive di Rovigno, Mladen Boljkovac e, in rappresentanza dell’Unione Italiana, Daniele Suman.
Come ha fatto notare Višnja Slavica Gabout, la quale firma la prefazione al catalogo che accompagna la mostra, Giuricin è affermato a livello internazionale e nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività fotografica. “Il suo opus è complesso, sfaccettato e sorprendentemente ampio. L’opera creativa di Giuricin richiede che la si osservi sempre con estrema attenzione, perché egli è un maestro classico che osserva il mondo con l’occhio dell’artista colto ed esperto, dando importanza all’esperienza come all’intuito, al concetto come alla perfezione, all’elemento figurativo come alla solidità della struttura. L’opera di Virgilio Giuricin rappresenta un’unione creativa tra sapere e immaginazione, memoria e fantasia”, scrive Gabout.

L’ultimo treno (1966)

Rovigno, la sua musa
“Ancora oggi, Virgilio Giuricin ha la capacità e la freschezza di presentarci frammenti della sua ricca carriera di fotografo e artista. La maggior parte di questi sono in bianco e nero e si riferiscono alla sua Rovigno, negli anni Cinquanta del secolo scorso, ma poi si spostano anche negli anni Sessanta e Settanta – ha fatto notare il professor Tullio Vorano –. Giuricin, in veste di cronista, registra scene che ormai appartengono al passato, a un periodo che le nuove generazioni conoscono poco, per cui le sue fotografie assumono un alto valore documentaristico”.
Un valore riconosciuto e ribadito anche da Daniele Suman, il quale ha messo in rilievo l’importanza di far conoscere l’opera di Giuricin anche fuori dai confini della sua città natale, magari con un progetto che faccia diventare questa mostra itinerante.
L’artista ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuto nella sua attività e in questo progetto, in particolare la sua famiglia, che negli anni ha dovuto fare tanti sacrifici per permettergli di realizzarsi come artista e fotografo. A portare i saluti a Giuricin è stata pure Eufemia Giuliana Budicin, in nome della “Famìa Ruvignisa”, i cui membri si trovano attualmente a Rovigno per il tradizionale Raduno in occasione dei festeggiamenti di Sant’Eufemia.
Virgilio Giuricin inizia a occuparsi di fotografia da giovanissimo. Per oltre tre decenni, ha collaborato, come fotoreporter e giornalista con “La voce del popolo” e con la rivista “Panorama” della nostra casa editrice, nonché con TV Capodistria.
Nel 1971 s’impiega presso il Museo Civico di Rovigno con l’incarico di segretario e fotografo documentarista. Dal 1979 si occupa professionalmente di fotografia e design industriale, come artista indipendente in seno alla Comunità croata degli artisti liberi professionisti di Zagabria.

La ruota (1971)

Una carriera invidiabile
Le sue fotografie sono pubblicate in numerose pubblicazioni del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, nella Storia della Marineria Adriatica, in Histria Archeologica, in monografie, cataloghi, annali e pubblicazioni per molte delle quali ha curato e predisposto la parte grafica. Ha pubblicato, inoltre, una ventina di monografie fotografiche. È membro della Colonia artistica di Rovigno, di cui è stato presidente dal 1975 al 1978. Dal 1975 è membro dell’Associazione degli Artisti di Arti Applicate della Croazia (ULUPUH) e dal 1979 della Comunità Croata degli Artisti Indipendenti (HZSU). È anche membro di organizzazioni internazionali e della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) di Torino.
Nel 1989, in occasione del 150º anniversario della nascita della fotografia, è stato selezionato a rappresentare la Jugoslavia all’esposizione mondiale “FOTO – CINE”, svoltasi al Museo d’Arte Moderna “Georges Pompidou” di Parigi. Nello stesso anno, da parte della Foto Unione Jugoslava (FSJ), è stato proclamato Fotografo dell’anno, per i meriti conseguiti nel campo delle attività espositive nazionali ed internazionali.
Virgilio Giuricin ha al suo attivo 174 mostre personali, in Croazia e all’estero, partecipando a 862 mostre collettive. Per la sua creatività e attività artistica espositiva ha ricevuto 267 premi e riconoscimenti, conferiti in 46 diversi Paesi del mondo. Tra questi si distingue quello di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, conferitogli nel 2007 dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per la lunga attività artistica e i meriti conseguiti per la promozione dell’arte fotografica italiana nella Repubblica di Croazia e quella internazionale; il Premio alla carriera conferitogli nel 2007 dall’Associazione degli Artisti di Arti Applicate (ULUPUH); il Premio alla carriera della Città di Rovigno (2000) per gli straordinari successi ottenuti nel campo della fotografia a livello internazionale; il Premio “Promozione” per l’attività complessiva, nella categoria Arti Visive del 38° Concorso di Arte e cultura” Istria Nobilissima” (1999).
Inoltre, per i meriti ottenuti in qualità di autore e promotore nel campo dell’arte fotografica, nonché per il ruolo fondamentale nella diffusione e popolarizzazione in ambito internazionale, la Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica (FIAP) gli ha attribuito i più alti riconoscimenti. È fondatore, oltre che socio attivo, del Centro d’arti visive “Batana” di Rovigno.
La mostra rimarrà aperta fino al 6 novembre.

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