La Sinagoga fiumana: dialogo e tolleranza

La Giornata della Cultura e della Tradizione ebraica ha unito in un unico spazio diverse nazionalità e religioni. Presentato pure un variegato programma

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La Sinagoga fiumana: dialogo e tolleranza
La Sinagoga gremita in ogni ordine di posti. Foto: RONI BRMALJ

Si è svolta ieri pomeriggio nella Sinagoga del rione di Braida la Giornata della Cultura e Tradizione ebraica, una manifestazione europea nata nel 2000 allo scopo di “aprire le porte” dei luoghi ebraici, per far conoscere le tradizioni e le usanze, le sinagoghe e i musei ebraici, il patrimonio storico, artistico e architettonico dell’ebraismo europeo.

A dare il benvenuto ai numerosissimi ospiti che hanno affollato non solo la Sinagoga, ma anche il cortile esterno, tra cui un numero non indifferente di connazionali, è stato il presidente della Comunità ebraica di Fiume Ranko Špigl, il quale ha spiegato, per chi non sapesse, che la Giornata della Cultura e Tradizione ebraica si celebra ogni anno la prima domenica del mese di settembre. Anche se la Giornata viene celebrata a livello europeo dal 2000, per Fiume si tratta della sesta edizione.

Il tema: la memoria
L’obiettivo è di aprire ai visitatori non solo i luoghi di culto, ma incontrare le persone per scambiare due chiacchiere e presentare le tradizioni, la cultura, le usanze e anche la cucina ebraici. La manifestazione è coordinata a livello globale dalla “European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage”. Il presidente ha ricordato anche che il tema di quest’anno è la memoria e in questa occasione la Comunità ebraica di Fiume ha deciso di ricordare con una targa gli ebrei che vissero a Brod Moravice e che sono sepolti nel cimitero locale. Špigl ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa, tra cui la Città di Fiume, la Regione litoraneo-montana, il Museo civico e tanti altri.
I presenti sono stati salutati anche dalla coordinatrice fiumana della manifestazione, Rina Brumini, la quale ha affermato di essere molto contenta di vedere tanti volti noti.
”Mi ricordo quando abbiamo deciso di organizzare la prima edizione di questa manifestazione, sei anni fa – ha ricordato Brumini -. All’epoca ero convinta che si sarebbe trattato di una celebrazione che si terrà una volta e basta, però una volta conclusa le reazioni sono state talmente positive che non abbiamo potuto non continuare. Il tutto, però, non sarebbe stato possibile senza il sostegno di Città e Regione, ma anche di numerosissimi enti e associazioni che ai nostri inviti hanno sempre risposto in maniera positiva, dimostrando una grande disponibilità alla collaborazione. Questo 2023 è stato un anno per certi versi drammatico se consideriamo l’uscita dalla pandemia e le conseguenze che riportiamo, la guerra, l’inflazione e tutte le cose brutte. Nonostante ciò, l’amicizia che ci unisce ci aiuta a superare tutte le difficoltà e per questo motivo ringrazio di cuore chi ci è vicino”.

Un ospite inaspettato
Un saluto ai presenti è stato espresso anche da Mia Mihaljević Ivančić dell’associazione “Interinova” di Mattuglie, che ha allestito la mostra “Audio formazioni”, già esposta nella galleria di Casa Garbas.
Prima dell’esibizione del coro della “Fratellanza” la Sinagoga ha avuto un ospite inaspettato. Si tratta del guru Vishwaguru Mahamadaleshvar Paramhans Swami Maheshvarananda e della sua comitiva, attualmente alloggiati all’hostel Dharma di Pećine per un corso di yoga. Anche se sicuramente molte persone sono rimaste sorprese da questo connubio di tradizione ebraica e spiritualità orientale, il portavoce del Guru ha spiegato che tutte le religioni devono venire rispettate perché sono tutte collegate dalla fede in un solo Dio. Nella spiritualità indiana tale Dio viene ricercato in tutti gli esseri viventi, ma ciò non toglie che si possa sempre apprezzare la cultura e la musica di altre religioni.

Coesistenza pacifica
In conclusione ai presenti si è rivolta la vicesindaco di Fiume, Sandra Krpan, la quale ha spiegato che la cultura ebraica è un tassello importante dell’identità cittadina e che manifestazioni di questo tipo sono un’ottima occasione per parlare di tolleranza e coesistenza pacifica. “Un incontro di questo tipo è possibile solo a Fiume!”, ha concluso Krpan.
L’ultima parte della cerimonia ha visto l’esibizione del Coro misto della Comunità degli Italiani di Fiume, che ha cantato il brano “Va’ pensiero”, tratto dall’opera “Nabucco” di Verdi e “Amici miei” (Amazing grace) di John Newton, diretto dalla Maestra Ariana Bossi e accompagnato al pianoforte dalla Maestra Vjera Lukšić. Nel ruolo di solisti Antonio Mozina e Aldo Racanè. L’ultimo brano in programma è stato “Hava nagila” di Abraham Zevi Idelsohn, eseguito dal coro femminile diretto dalla Maestra Gloria Segnan, con l’accompagnamento al pianoforte della Maestra Vjera Lukšić. Solista Melita Andreutti. Al termine della parte ufficiale del programma, i presenti hanno incontrato l’artista Melita Kraus nel giardino della Sinagoga, mentre nella zona della vasca rituale o Mikveh è stata allestita la mostra “Zlatni danci”. La serata si è conclusa all’aperto con la degustazione di bibite kosher e altre delizie culinarie della cucina ebraica, nonché con un concerto della cantante Alida Delcaro. La Sinagoga e le mostre si possono visitare fino al 18 settembre ogni giorno dalle ore 14.30 alle 18.

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