«Geologia». Un’indagine incentrata sui dualismi

Alla Galleria «Zuccato» di Parenzo espone Luka Stojnić

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«Geologia». Un’indagine incentrata sui dualismi
Foto: DENIS VISENTIN

È stata inaugurata alla Galleria “Zuccato” la mostra “Geologia” di Luka Stojnić, l’artista connazionale parentino, ma anche insegnante di educazione artistica, scenografo, musicista e scrittore, attualmente in Belgio. Una mostra che nel figurativo e nella scultura, ma anche nella proiezione murale dell’immagine, indaga la struttura, la composizione, il movimento dei corpi, la multimedialità, sfruttando il confronto massa – spazio, intenzione – caso, statica – dinamica, uomo – natura, organico – inorganico, spirito/vita – corpo/materia.

Lo spazio definito dall’assenza di massa
”Questi dualismi – scrive la storica dell’arte Patricija Počanić nella prefazione alla mostra – esistono nelle parti e costituiscono l’insieme dell’opera: lo spazio è definito dall’assenza di massa, l’inclusione del caso nell’opera d’arte presuppone l’intervento intenzionale e impegnato dell’artista, e la staticità, come stato di equilibrio delle forze, è continuamente minacciato dal movimento della materia e dall’influenza delle forze. Inoltre, la chiave per comprendere le opere di Stojnić sembra essere il dualismo tra organico e inorganico, e di conseguenza, artistico e scientifico. Utilizzando diversi materiali di origine organica e inorganica, vari media e procedure all’interno e al di fuori del controllo dell’artista, Stojnić sembra cercare di racchiudere la totalità dell’esistenza – e dello spirito – nelle sue opere. Spirito/vita e corpo/materia, inorganico e organico sono la faccia e il rovescio dell’insieme, e la materialità è solo un punto nel suo costante movimento. È proprio questo modo di pensare, a partire dal titolo della mostra e delle opere fino alla loro creazione, che è cruciale per comprendere l’opera dell’artista, poiché affronta argomenti e principi scientifici visivamente, cioè artisticamente. È interessante notare che non utilizza i principi scientifici per creare qualcosa di funzionale, per capire o dimostrare qualche legge, ma per produrre qualcosa di non regolamentato e imprevedibile. Stojnić utilizza principi scientifici per rivelare la scultura nascosta di un’opera d’arte e utilizza procedure artistiche per dare alla materia una forma e un ruolo imprevedibili”.

Disegni e sculture
Al pianoterra sono esposte delle raffigurazioni su legno e i disegni del ciclo “Pietra”, mentre al primo piano sono in visione le sculture del ciclo “Statics” e quelle di “Statica organica”, in argilla dorata le prime, in argilla consolidata con cera d’api le seconde. Alcune sculture rimandano all’arte dinamica. Ci sono
poi sculture in argilla nera, asfalto, bidimensionali e tridimensionali. All’ultimo piano della Galleria si combinano sculture, foto e video. La mostra è in visione fino al 30 settembre, nei giorni lavorativi e negli orari d’apertura della Galleria, al mattino dalle 10 alle 12, al pomeriggio dalle 17 alle 21.

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