Il jazz in tempi di pandemia

La prima serata delle Giornate del jazz ha visto in scena lo SpartJazz Quintet, Jed Becker’s Group e il duo Alba&Leo

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Il jazz in tempi di pandemia

Lo spiazzo dinanzi all’Export in Delta ospita in questi giorni le Giornate europee del jazz e il Festival internazionale Jazz Time, rassegne che a causa della pandemia da Coronavirus si svolgono all’aperto, nel rispetto delle misure antiepidemiche.

Jed Becker’s Group

Ad inaugurare le Giornate europee del jazz mercoledì scorso sono stati lo SpartJazz Quintet, capeggiato dal rinomato chitarrista Spartaco Črnjarić, Jed Becker’s Group di un altro chitarrista, Emir Grozdanić, che ha portato sul palco dell’Export le atmosfere blues coadiuvato dal noto chitarrista abbaziano Elvis Stanić, mentre a chiudere la prima serata è stato il duo Alba&Leo, chiamato anche “Augmented reality duo”, del quale fanno parte la cantante connazionale Alba Nacinovich e il chitarrista Leo Škec.

Alba Nacinovich

E mentre gruppi precedenti hanno proposto musiche di qualità, ma legate maggiormente a una tradizione ormai consolidata, Alba&Leo si sono distinti per un approccio più originale alla musica jazz in cui la cantante faceva largo uso di mezzi come il looping e il vokoder per duplicare la propria voce e costruirvi sopra nuove armonie ed effetti vocali. Con il sostegno affidabile di Leo Škec alla chitarra, Alba Nacinovich ha potuto sciorinare le sue grandi doti di vocalist e la sua particolare sensibilità musicale. La cantante usa la sua duttile voce come uno strumento, riproducendo con notevole scioltezza i passaggi suonati dalla chitarra, esprimendosi attraverso sussurri e sillabe neutre e dimostrando così la sua versatilità e attitudine all’esperimento. Il duo si è presentato con brani in italiano e inglese.

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