Il difficile e complesso periodo che ha riguardato i nostri territori

Federico Tenca Montini, nel suo volume presentato a Pola, affronta una delle principali controversie di politica estera europea nel secondo dopoguerra dal punto di vista jugoslavo

0
Il difficile e complesso periodo che ha riguardato i nostri territori
Darko Dukovski, Federico Tenca Montini e Maurizio Levak. Foto: FREDY POROPAT

Un periodo delicatissimo dei primi anni del secondo dopoguerra, caratterizzato da un’infinità di cambiamenti in un territorio non molto vasto che ha compreso Trieste e la zona circostante compresa l’Istria nord-occidentale, però allo stesso tempo altrettanto importante, e che infine dopo una decina d’anni ha portato definitivamente a legittimare gli attuali confini tra l’Italia e l’ex Jugoslavia. Tutto ciò è stato illustrato minuziosamente dallo storico e ricercatore italiano Federico Tenca Montini nel suo volume “Trst ne damo! Jugoslavija i Trščansko pitanje 1945-1954” (La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954), che è il suo dottorato di ricerca, e che è stato presentato l’altra sera nella Biblioteca civica e Sala di lettura di Pola.
All’appuntamento oltre all’autore, dottore di ricerca in storia contemporanea al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste e collaboratore esterno presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Zagabria, sono intervenuti Maurizio Levak, presidente della Società degli storici istriani nonché il noto storico polese Darko Dukovski, professore alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume. Questo libro, che ha destato molto interesse in Croazia, come rilevato da Levak, tanto che sono rimasti pochissimi volumi della prima stampa, è stato edito nel 2020 in lingua italiana, autotradotto da Tenca Montini l’anno successivo ed edito in lingua croata l’anno scorso. “In pratica l’autore, nel suo lungo lavoro di ricerca – ha detto Dukovski alla serata letteraria -, ha dato una propria interpretazione in merito a quel difficile e complesso periodo che ha riguardato la nostra regione, soffermandosi su molti temi quali la Cortina di ferro, le peculiarità della città di Trieste, le temporanee zone A e B e via dicendo. Il volume viene letto molto scorrevolmente, e l’importante sta nel fatto che Tenca Montini ha voluto depoliticizzare la storia, anche se la storia non può essere depoliticizzata. Sino al ‘48 la situazione era molto problematica, nonostante il Trattato di pace firmato nel febbraio del ‘47 con il quale è stato istituito il Territorio Libero di Trieste (TLT) che doveva essere demilitarizzato e autonomo, e praticamente uno Stato, con un Governatore, un Consiglio di Governo, un’Assemblea popolare elettiva e un Corpo giudiziario. Tuttavia il TLT non riuscì ad esistere ed è stato diviso nelle zone A e B, affidate all’amministrazione militare rispettivamente alleata e jugoslava – ha spiegato Dukovski –. Una grossa crisi si era creata nel ‘48 con l’esclusione della Jugoslavia dall’Informbiro, e conseguente avvicinamento della stessa agli Stati Uniti, il che ha messo a confronto i due poli contrastanti costituiti dagli Alleati da una e dal Blocco orientale (sovietico) d’altra. Infine dopo molti anni gli Usa, la Gran Bretagna e l’Italia, esclusa la Francia, nonché la Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia il 5 ottobre del 1954 firmarono il Memorandum d’intesa quando le zone A e B sono passate nelle rispettive giurisdizioni”, ha illustrato Dukovski. Da parte sua l’autore si è soffermato sul lungo lavoro di ricerca, fatto a Teramo, Trieste, Zagabria e soprattutto a Belgrado, dove ha avuto la possibilità di raccogliere informazioni nell’Archivio militare, e nell’archivio del Fondo del Maresciallo della Jugoslavia. Ovvio, Tenca Montini ha illustrato tutte le “tappe” della burrascosa storia, dei rapporti tra i tre popoli, l’italiano, lo sloveno e il croato, dell’influenza delle forze politiche di destra e di sinistra e via dicendo. Un ottimo e interessante libro quindi (che prossimamente andrà in ristampa in croato), che infine è di carattere internazionale, come puntualizzato da Dukovski, a partire dal fatto che nelle burrascose vicende erano rimasti coinvolti tre popoli.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display