Prima esibizione a Pola, dopo una carriera quasi trentennale, di un gruppo famoso e tra i pionieri, dopo i Massive Attack, del genere trip hop (assieme a Tricky e i Portishead): i Morcheeba, che hanno tenuto un concerto domenica sera nel Piccolo teatro romano dinanzi a quasi 2mila persone. Conoscendo i Morcheeba (il termine vuol dire “la via della cannabis”, ed è composto da “MOR” espressione inglese che indica un genere musicale affine allo smooth jazz nonché, letteralmente, la parte centrale della strada – Middle of the Road – e “cheeba”, nome gergale della cannabis), si poteva indubbiamente pensare che in un ambiente unico qual è il Piccolo teatro romano si sarebbe creata un’atmosfera particolare, un mix musicale e un sound slow-down sofisticato, con elementi di musica alternativa e psichedelica, reggae, dub.

La “scuola di Bristol”
La band britannica fa parte della cosiddetta “scuola di Bristol”, fondata nel 1995 e con alle spalle 10 album. Nel concreto si tratta del duo formato dalla carismatica cantante Skye Edwards e dal chitarrista e tastierista Ross Godfrey, accompagnati da ottimi musicisti alle tastiere (Tom), al basso (Steve) e alla batteria (Greg). Il gruppo ha affascinato il pubblico con il suo stile unico. Nel corso del concerto, i musicisti sono scesi dalle gradinate nella platea, piena di fan pronti ad ascoltare la calda voce e ad ammirare l’inimitabile fascino di Skye, nonché gli assoli pop psichedelici di Ross.
Il concerto è iniziato con mezz’ora di ritardo, però non è che i Morcheeba siano rimasti… in debito, considerando che bis compreso si sono trattenuti sul palco un’ora e 45 minuti. Nonostante i ritmi relativamente lenti (che allo stesso tempo invitavano alla danza), tipici del genere, questo tempo è trascorso in un baleno. Sarà ovviamente grazie all’attrazione caratteristica della band (in tal senso da rilevare gli ottimi effetti visivi, quanto semplici tanto sofisticati e psichedelici nell’accompagnamento della musica), evidentemente di buon umore e in forma.

La pace nel mondo
“Siamo giunti a Pola già ieri (sabato scorso, nda) – ha detto Ross –, per visitare e goderci questa città. E poi, con l’atmosfera che si respira questa sera, è una vera soddisfazione essere con voi, per cui torneremo a Pola di anno in anno”. Il concerto è iniziato con il successo “The Sea”, tratto dall’album “Big Calm”, e proseguito con “Freaction”, “Never an Easy Way”, “Otherwise”, “Trigger Hippie”, “Enjoy the Ride”, “Blood Like Lemonade”, “Get Along”, “Who Can You Trust” e altri successi. Non è che nel frattempo Skye non abbia comunicato con il pubblico, tra l’altro chiedendo se il suo abito nero (assai elegante) era di gradimento, vantandosi di averlo cucito da sola. Ross invece, evidentemente coinvolto nella performance, ha commentato “Sono del parere che potremmo creare la pace nel mondo solamente grazie all’amicizia e alla marijuana”. Ovvio che sono stati presentati alcuni brani tratti dall’ultimo album “Blackest Blue”, tra cui “Oh, Oh, Yeah”, che ha immediatamente coinvolto i presenti. Prima del bis l’immancabile e celeberrima “Rome Wasn’t Built In A Day”, con il pubblico evidentemente in visibilio. Ritornati sul palco, i Morcheeba hanno concluso la bellissima serata con la ballata “Say It’s Over”, sempre dell’ultimo disco, e “Blindfold”, incisa nel 1998. Che dire, un altro eccellente evento musicale di questa dinamica estate a Pola.