Il concerto lirico del terzo millennio seduce Abbazia

Nel Centro Gervais della Perla del Quarnero si sono esibiti «I Virtuosi di Aquileia» di Udine diretti dal Maestro Alfredo Barchi e cinque solisti

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Il concerto lirico del terzo millennio seduce Abbazia
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Dopo numerose tappe in Friuli Venezia Giulia, in Veneto e in Slovenia, precisamente a Capodistria, “I Virtuosi di Aquileia”, diretti dal Maestro Alfredo Barchi, sono giunti nella Perla del Quarnero per incontrare il pubblico abbaziano. Anche se l’idea di fondo dell’iniziativa intitolata “Il carro di Tespi”, in riferimento ai teatri mobili del passato, era di presentare un repertorio classico in un ambiente che non fosse la sala teatrale, ma piuttosto una piazza o comunque uno spazio aperto, a causa delle previsioni meteorologiche sfavorevoli, il “Gran concerto lirico del terzo millennio – Classical night Filarmonia” di ieri sera è stato spostato dalla Piccola scena estiva al Centro Gervais.
Ai presenti si è rivolto il direttore del Festival Opatija, Ernie Gigante Dešković, il quale ha ringraziato non solo l’associazione “Filarmonia” di Udine per la collaborazione, ma anche la Comunità degli Italiani di Fiume per il sostegno, nonché le CI di Laurana, Abbazia e Draga di Moschiena. Gigante Dešković ha concluso ricordando che il concerto si inserisce nel programma estivo dedicato alla musica classica e intitolato “Classical night”.
Le esibizioni degli eccellenti solisti, come il soprano Guadalupe Guillein Utrilla, il mezzosoprano Danbi Lee, il baritono Young Jin Park, il basso Li Huan Hong e il tenore Li Biao, hanno entusiasmato il pubblico, che li ha premiati con lunghi applausi.
Il programma della prima parte della serata ha visto l’esecuzione de “L’italiana in Algeri” (Pappataci) di Rossini, l’”Ave Maria” di Caccini, “Le nozze di Figaro” di Mozart, “La Favorita” (O mio Fernando) di Donizetti, “L’elisir d’amore” (Quanto è bella, quanto è cara” di Donizetti, “Attila” (Dagli immortali vertici) di Verdi, “Don Pasquale” (So anch’io la virtù magica) di Donizetti, “Il trovatore” (Stride la vampa) di Verdi e “Il barbiere di Siviglia” (La calunnia) di Rossini.
La seconda parte, invece, è stata aperta da “Il trovatore” (Il balen del tuo sorriso) di Verdi per continuare con “Racconti di Hoffmann” (Les oiseaux dans la Charmille) di Hofferman, “La Traviata” (De’ miei bollenti spiriti) di Verdi, “L’italiana in Algeri” (Cruda sorte) di Rossini, “Attila” (Mentre gonfiarsi l’anima) di Verdi, “La Traviata” (Di Provenza il mar, il suol” di Verdi, “La figlia del reggimento” (Ah! Mes amis) di Donizetti, il “Don Giovanni” (Madamina il catalogo è questo) di Mozart e il “Rigoletto” (Bella figlia dell’amore) di Verdi. Il pubblico della Perla del Quarnero, tra cui erano presenti le presidenti delle CI di Fiume e di Abbazia, rispettivamente Melita Sciucca e Sonja Kalafatović, ha omaggiato tutti gli esecutori con fragorosi applausi finali.

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