Che cos’è che definisce l’“essere umani” al giorno d’oggi? Che cos’è l’uomo rispetto alla natura, all’ambiente sociale e agli altri individui come lui? Cercando una risposta a questi e tanti altri interrogativi, gli autori della mostra internazionale “L’uomo 2023” (Čovjek 2023.) hanno offerto un panorama di immagini delle varie sfaccettature che compongono il concetto di “persona”: ben 65 fotografi professionisti e amatoriali – provenienti da Croazia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Bulgaria, Romania, Malta, Svezia e Gran Bretagna – si presentano con più di 70 fotografie, regalando al pubblico una vasta gamma di impressioni e sensazioni, alcune facilmente riconoscibili e altre del tutto inaspettate. Il progetto, allestito nella Galleria Principij e curato dal Fotoklub Rijeka, potrà essere visitato fino al prossimo 31 gennaio.

Una varietà di risposte
La prima esposizione del 2023 della Galleria Principij è il risultato di una nuova iniziativa avviata dal Fotoklub Rijeka nell’ambito della quale, per mezzo di un concorso internazionale (a cui quest’anno hanno aderito 139 autori con 761 lavori), fotografi professionisti e amatoriali vengono invitati a fornire una loro visione dello status, del valore e dei tratti distintivi dell’uomo al giorno d’oggi. “Che cos’è – veniva specificato nel bando di concorso da Borislav Božić, presidente del Fotoklub Rijeka – e dov’è l’uomo al giorno d’oggi? È vera la tesi di Protagora secondo la quale ‘l’uomo è misura di tutte le cose’? L’uomo è padrone del mondo che lo circonda, governa sé stesso oppure…?” A giudicare dalla varietà di risposte fornite dalle fotografie selezionate dalla curatrice e storica dell’arte Iva Prosoli Stojkovska, la percezione dell’idea dell’uomo oggigiorno, condivisa da autori diversi, indubbiamente rimanda a sensazioni di disagio, alienazione, sofferenza e perdita. Si tratta di lavori che, dall’altro lato, come spiegato da Prosoli Stojkovska nella motivazione, “dimostrano diversità, illustrando le varie forme di esistenza e attività umana. Tuttavia – puntualizza – stento a liberarmi dall’impressione che, nelle fotografie pervenute, l’interazione sia del tutto marginale”. In ogni caso, quel che è certo è che gli amanti della fotografia – e, in particolare, di quella “di strada” in bianco e nero – troveranno nell’allestimento tutta una serie di lavori interessanti e accattivanti.

I vincitori
Nell’ambito del concorso sono stati assegnati premi e riconoscimenti alle migliori fotografie secondo la valutazione di Prosoli Stojkovska, la quale ha scelto “i lavori e gli autori che hanno dimostrato una coerenza dell’esecuzione, dall’idea alla realizzazione, che esprimono una narrazione chiara, mostrano una posizione riconoscibile o un commento alla realtà che li circonda”. Il Premio “Đoko Milekić” (uno dei due nuovi riconoscimenti istituiti dal Fotoklub Rijeka, in onore al noto fotografo, membro dell’associazione fiumana) è stato assegnato a Dražen Bota, autore di “Testa 1” (Glava 1) e “Testa 2” (Glava 2), mentre i diplomi del concorso sono stati conferiti alle fotografie “From head” di Ivan Stojanović, “Colporter” di Dario Dorčić e “E dov’è il pesce” (A gdje je riba) di Dubravka Ovčarić. Le menzioni speciali sono invece andate a “Preghiera” (Molitva) di Ivica Brusić Brujo, “Gabbia” (Kavez) di Zenir Šuko e “Moda 01” di Milan Marković.