ESPOES: conoscere la nostra storia in versione digitale

Presentato a Trieste l’aggiornamento del sito

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ESPOES: conoscere la nostra storia in versione digitale
La presentazione del sito aggiornato. Foto: ROSSANA POLETTI

È stato presentato a Trieste l’aggiornamento del sito ESPOES, realizzato con i fondi della legge 72/01 del Ministero degli Esteri italiano, alla presenza del presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul. “Siamo dei pionieri in questo campo – ha detto il presidente del Circolo Istria, Ezio Giuricin, promotore del sito museale – perché sul web non c’è nessuna esperienza analoga sulle popolazioni italiane dell’Adriatico orientale e su foibe ed esodo. Era stato avviato due anni fa con le prime stanze virtuali, attraverso un percorso storico che contestualizza esodo e foibe, nell’ambito di una dimensione storica più allargata, narrato con grande responsabilità e serietà”, ha spiegato Giuricin.

Testimonianze e personaggi illustri
“Una stanza illustra la questione delle foibe, un’altra espone le testimonianze ed interviste di protagonisti dell’esodo, per capire le diverse esperienze e le sofferenze delle persone. La stanza successiva parla della letteratura dell’esodo, nella quale gli autori raccontano l’esperienza vissuta. La letteratura può essere molto profonda e lirica; tutti i grandi scrittori e poeti, partendo dalle loro esperienze personali o anche solo nella narrazione, pur non essendo protagonisti, riescono a cogliere maggiormente gli aspetti di queste vicende.
Troviamo poi la descrizione dello spazio storico geografico, con il cambiamento dei confini nei vari secoli, per capire come in queste terre le frontiere si siano spostate, cambiando il tessuto sociale. Una stanza è dedicata alla storia delle associazioni e dei periodici degli esuli. Oggi, in occasione del Giorno del Ricordo, inauguriamo il secondo piano – ha proseguito Giuricin – con altre quattro stanze. La prima illustra il ‘patrimonio storico e culturale – profili e autori’. Attraversa i principali eventi storici del passato e i personaggi illustri, da Giuseppe Tartini a Sartorio Sartorio, da Nazario Sauro a Diego De Castro. Nella seconda affronta l’esodo d’eccellenza attraverso i personaggi che hanno costruito carriere importanti nei vari campi, dallo sport alla moda, dalla scienza alla letteratura, dall’arte alla cultura, dalla politica all’imprenditoria e alla ricerca come Ottavio Missoni, Alida Valli, Sergio Endrigo e Abdon Pamich. Un’altra stanza propone un archivio digitale di tesi di laurea di ricerca sull’esodo e sull’universo istriano, fiumano e dalmata presentate nelle varie università italiane, così come negli atenei dell’Istria e di Fiume. E per ultima una videoteca che contiene documentari, registrazioni di TV Capodistria e di altre fonti, video, filmati, videolezioni, podcast”.

Coinvolgere i giovani
“Il motore di ricerca permette molte interazioni – ha riferito Daniele Kovačić, vicepresidente del Circolo Istria –. Sono individuabili interessanti video dell’Istituto Luce. Alcuni contenuti sono indubbiamente noti, il valore aggiunto è poterli consultare in un’unica piattaforma”.
Ci ha lavorato un comitato scientifico, tra questi Rino Cigui ha lavorato sui grandi personaggi della storia, Diego Redivo sugli sportivi, Nico Sponza e Patrizio Battiston sulle tesi di laurea, un’enorme risorsa perché implementano studi e ricerche.
Il prossimo impegno, oltre a continuare ad implementare il sito, sarà promuoverlo nelle scuole, tra gli insegnanti anche con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, perché lo sforzo di obiettività e pacatezza e il lavoro che è stato costruito deve essere colto dagli studenti, per aiutarli nella conoscenza della nostra storia.

Tra passato e presente
Sono state illustrate poi le più significative modifiche nelle riedizioni di due volumi “L’Istria vista dal mare, mondo sommerso e coste” e “40 anni di vita del Circolo Istria”. A proposito di quest’ultimo Silva Bon, sua autrice, ha ricordato che la seconda edizione è rielaborata nel primo capitolo attraverso un ripensamento della memoria, della nostalgia e delle origini, processo della memoria e l’elaborazione delle persone dopo l’esodo. Si sono aggiunte le appendici, una raccolta di alcuni documenti periodizzati storicamente, momenti focali di svolta all’interno del Circolo Istria ma anche della sua interazione a livello nazionale e internazionale.
A proposito della ristampa del libro sull’Istria vista dal mare, Rosanna Turcinovich ha affermato che bisogna osservare e segnalare gli abusi che si stanno compiendo sulle coste, come la cementificazione che dal mare si vede molto bene, i grandi alberghi sulla costa che stravolgono il paesaggio e sconvolgono l’equilibrio della terra. “I fondali contengono la nostra storia ricchissima – ha ricordato –. Non si devono deturpare i baluardi di questa bellezza che non appartiene solo a chi ci vive, ma a tutti. Stefano Furlani ha ricordato che il mare si sta alzando a ritmi elevati, al 2100 il mare avrà almeno mezzo metro di più. “In passato è successo e le popolazioni invase dall’acqua si ritiravano più su, sotto il mare dell’Istria ne troviamo le tracce. Oggi siamo troppi – ha affermato il geologo – la situazione pone molte domande e tante riflessioni a cui dare risposte.

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