Dame di compagnia, manichini e tinteggiatori Il divertimento è assicurato

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Dame di compagnia, manichini e tinteggiatori Il divertimento è assicurato

FIUME | Entrano nella fase finale le prove dello spettacolo “Gli imbianchini non hanno ricordi”, di Dario Fo, l’allestimento del Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume il cui debutto è atteso il 16 marzo. La pièce si preannuncia interessante per una serie di motivi. Oltre a essere lo spettacolo di punta della compagnia di prosa in lingua italiana di questa stagione, è anche il lavoro che vede la prima collaborazione con il drammaturgo, regista teatrale, televisivo e cinematografico Mario Kovač. Oltre a essere noto per i suoi allestimenti e performance varie, caratterizzate sempre da una forte dose di sana parodia, vanta anche un’attività musicale quale Dee-Jay e, non ultima, una fervente e assidua partecipazione ai quiz, soprattutto quelli televisivi. La pièce sotto la sua regia, ma anche dietro le indicazioni di Dario Fo stesso, è una “farsa per clown”, piena di battute vivaci e situazioni portate all’estremo del surrealismo. E poi ancora momenti che provengono dallo slapstick cinematografico, rapidi cambi di scena, teatro fisico, che si susseguono a un ritmo crescente.

Il lavoro, un atto unico, è ambientato in una “casa di piacere” degli anni Cinquanta, nel periodo immediatamente successivo alla Legge Merlin, che ne decretava la chiusura. Due spensierati perdigiorno, spacciandosi per imbianchini, si ritrovano coinvolti nei traffici, poco chiari, della “padrona di casa”. Quest’ultima, che passa per una povera vedova, tiene in realtà prigioniero il marito con uno stratagemma del tutto particolare e assolutamente inimmaginabile. I due sedicenti imbianchini, tra mille peripezie e colpi di scena, riusciranno a risolvere il caso, liberando il “marito” e conquistando l’affetto delle signorine della casa.

Quattordici interpreti in scena

Sono ben quattordici gli interpreti in scena. Cinque attori del DI, un’attrice del Dramma Croato, un attore ospite, e sette ballerini del Corpo di danza dello Zajc. E in occasione del prossimo debutto abbiamo voluto cogliere l’atmosfera che si percepisce durante le prove e sentire il parere di chi sta lavorando all’allestimento.
Partiamo da Ivna Bruck, che nello spettacolo interpreta il ruolo della protagonista, in altre parole la Vedova. Ricorderemo che il pubblico ha avuto modo di ammirare recentemente l’attrice fiumana anche nella versione croata, oltre che in quell’italiana, dello spettacolo “Attenti al lupo ovvero Cappuccetto Rosso”, con la regia di Giorgio Amodeo, in sostituzione di Nika Ivančić. “La sostituzione è accorsa all’improvviso e ho acconsentito immediatamente – spiega Ivna Bruck a proposito –. Per il ruolo di Cappuccetto Rosso ho dovuto prepararmi in una settimana, imparando la parte in lingua croata e, dato che ero affiancata da un altro attore, tutta una serie di nuovi movimenti rispetto alla versione italiana. In ‘Gli imbianchini non hanno ricordi’ interpreto il ruolo della Vedova che, a causa della sua profonda gelosia, si è spinta al punto di imbalsamare il marito. Con l’arrivo degli imbianchini nella casa di piacere si viene a creare tutta una serie di situazioni strambe dove alla fine diventerà lei stessa vittima dei sotterfugi che ha orchestrato. È una bellissima esperienza soprattutto lavorare con il regista Mario Kovač, il quale riesce a creare un’atmosfera splendida, gioviale, dove tutti insieme ci divertiamo e ridiamo tanto. Sono sicura che anche il pubblico avrà occasione di divertirsi tanto”, ci ha detto Ivna Bruck.
“Il mio personaggio è l’Imbianchino – esordisce, invece, Giuseppe Nicodemo –. È un personaggio che, affiancato da quello interpretato da Mirko Soldano, riesce a incasinare tutto quello che fa. Però, alla fine, dopo tutta una serie di danni inimmaginabili, i due rimangono soddisfatti. È una commedia di Dario Fo che possiede diversi livelli di lettura”, conclude Giuseppe Nicodemo. Ad affiancarlo è Mirko Soldano: “Interpreto la parte dell’Imbianchino capo – spiega –. Con l’aiuto dell’altro Imbianchino, Giuseppe Nicodemo, portiamo avanti i lavori all’interno della Casa di tolleranza. Proprio in questa sede incombiamo in un inghippo strambo, per cui quello che sembra essere un manichino si rivela essere una persona vera, in carne e ossa. Grazie a quest’allestimento ho riscoperto una parte infantile di me che ama divertirsi e che era rimasta assopita negli ultimi anni. E grazie alla quale riesco a recuperare dei lazzi, dei modi di fare teatro che sono tipici della Commedia dell’Arte”, ha detto Mirko Soldano.
Allo spettacolo partecipa anche Leonora Surian Popov.
“Interpreto Sonia, una delle signorine della casa di piacere. È un’équipe molto affiatata e ci divertiamo molto. Il merito è anche del regista Mario Kovač, di cui tutti sono entusiasti. In questo momento non sono pienamente inserita nelle prove dello spettacolo, perché sono ancora sempre impegnata con le repliche del musical ‘Sunset Boulevard’. Tuttavia da quello che ho potuto vedere, sono certa che sarà uno spettacolo che non mancherà di entusiasmare il pubblico della nostra realtà comunitaria. Ci sono tanti momenti brillanti, pieni di ilarità, con coreografie e musiche”, spiega Leonora Surian Popov”.
Tra gli interpreti anche l’attrice, Serena Ferraiuolo, entrata a rimpolpare le file della compagnia di prosa in lingua italiana di Fiume all’inizio della stagione.
“È il mio terzo spettacolo per il Dramma. Interpreto Anna, una delle dame di compagnia della casa di piacere, che è in rivalità con la Vedova in quanto è stata una delle donne più desiderate da Giorgio, il marito che lei ha imbalsamato. Anna si diverte a manipolare tutti gli uomini che entrano nella casa, metodo che riserva anche ai due poveri imbianchini”, ha commentato Serena Ferraiuolo.
L’attrice del Dramma Croato, Sabina Salamon, incarna il ruolo di Diana, un’altra delle signorine della casa di piacere. “È un testo meraviglioso – spiega –. Una commedia per niente banale, anzi, ricca di momenti d’intelletto. Devo dire che i colleghi sono tutti fantastici. In questo spettacolo ognuno riesce a dare il meglio di sé, per cui sono felice per loro. Rido a tutte le prove e mi diverto tanto. Il merito è anche del regista Mario Kovač che sa dirigere gli attori, ma al tempo stesso li lascia liberi nell’agire in scena”, ha detto Sabina Salamon.
Anton Plešić fa il Signore. “È quello che frequenta la casa di piacere da quando era ancora ragazzo. È un personaggio molto divertente. Per cui invito il pubblico a venire a vedere lo spettacolo e a divertirsi”, ha aggiunto l’attore.
Infine incontriamo anche Andrea Tich, che ritorna al Dramma dopo cinque anni, quando interpretò nel 2014 il ruolo di protagonista ne “Il barone rampante”.
“In questo spettacolo indosso i panni del Manichino di cera, Giorgio, da cui si scoprono strani risvolti. È un ruolo statuario, non per il fisico, ma per la fisicità del personaggio stesso. È una marionetta che richiede tanta fisicità e manipolazione, il tutto giocato su un ritmo molto intenso. È uno spettacolo scoppiettante, colorito, vario, molto veloce per cui ci si diverte tanto alle prove e ci auguriamo di avere successo anche con il pubblico”, ha detto Andrea Tich.

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