«Coremo». Musicalità ed emozioni a Babici

Nella sala di cultura di Babici si è svolta la seconda parte della rassegna corale organizzata nell’ambito della 12ª edizione del Festival dell’istroveneto

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«Coremo». Musicalità ed emozioni a Babici
ll gruppo vocale “Cantadori” della CI San Lorenzo - Babici. Foto: ERIKA BARNABA

Nella sala di cultura di Babici, coadiuvata dalla Comunità degli Italiani di San Lorenzo – Babici, si è svolta giovedì scorso la seconda parte della rassegna corale “Coremo”, organizzata nell’ambito della 12ª edizione del Festival dell’istroveneto. Una serata nella quale i coristi hanno mostrato una straordinaria vocalità e musicalità e che è stata presentata in modo spigliato e allegro, ma nello stesso tempo professionale, da Tamara Brussich, referente/consulente esperto dell’Unione Italiana per l’attuazione delle attività volte alla tutela e alla valorizzazione del dialetto istroveneto.

Tra il numeroso pubblico pure la padrona di casa, la presidente del sodalizio ospitante, Roberta Grassi Bartolić, Marianna Jelicich Buić, ideatrice del Festival e titolare del Settore “Arte e Cultura” della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Vladimir Torbica, assessore alla cultura e alla territorialità della Regione istriana e altri presidenti e rappresentanti dei sodalizi locali.

Canti popolari antichi
A rompere il ghiaccio il gruppo vocale “Cantadori” della CI locale che nel suo repertorio propone canti popolari antichi che si cantavano nel San Lorenzino e vengono eseguiti esattamente come a quei tempi, ovvero senza arrangiamento. Il gruppo ha proposto i brani “Dove xe la Teresina” e “Voga e rivoga”, accompagnato alla fisarmonica “Ploner”, strumento autoctono suonato dal dirigente, Antonio Nino Zacchigna.
Secondo sul palcoscenico il coro “Carillon” della Comunità degli Italiani di Pola, che quest’anno celebra dieci anni di attività. Il pluripremiato coro ha partecipato con successo pure all’ultima edizione del Festival internazionale “Chorus inside” a Roma, aggiudicandosi un oro per la categoria musica popolare-tradizionale e un argento nella categoria pop. Sotto la guida della maestra Tatiana Giorgi, per l’occasione ha proposto “Crostoli musicali”, un potpourri di canzoni istriane popolari, e “Ciola ciola Bepi”.
Il coro misto della CI di Verteneglio è stato rifondato sette anni fa con l’obiettivo primario di riprodurre le canzoni di una volta nelle sue esibizioni in diversi Paesi europei. Oggi è diretto dalla Maestra Karina Oganjan. Scegliendo dal suo repertorio di canti popolari istroveneti, che però comprende pure brani classici e spirituali, per l’occasione ha proposto “Molighe ‘l fil che ‘l cori” e “Vilanela”.

Una lunga tradizione
Ha fatto seguito il Coro misto della CI di Buie, la cui tradizione corale risale alla fine dell’800, arrivando al periodo tra le due guerre con la costituzione del coro “Giuseppe Verdi”. Negli anni ‘50 e ‘60 ha operato all’interno del CIC “Francesco Papo” di Buie. Alla guida si sono susseguiti vari maestri fino al 1996, quando la direzione venne assunta dal Maestro Maurizio Lo Pinto che lo dirige tutt’ora. D’allora in poi il vecchio repertorio non venne messo da parte, anzi, venne consolidato e integrato con brani nuovi e di ampio respiro. Per l’occasione i coristi hanno intonato “La festa dell’uva” di Nello Milotti e la popolare “Lo vedi ecco il buiese”.
Sul palco è quindi salito il Coro misto “Giuseppe Tartini” della CI di Pirano, un complesso eterogeneo per quanto riguarda la nazionalità, età e professione dei cantori, che condividono l’obiettivo di salvaguardarte le tradizioni canore. Persiste con queste peculiarità dalla sua fondazione nel 1975 con l’intento di preservare la musica tradizionale piranese e istriana con una parte importante dedicata all’eredità musicale di Giuseppe Tartini, mediante l’esecuzione delle sue composizioni. Diretto dalla maestra Barbara Barač, il coro ha intonato “Nina distuda el ciaro” e “Se passi per di qua”.
Arricchimento dell’offerta culturale
Il coro misto della CI di Orsera “La contrada” ha iniziato la propria attività otto anni fa ed è diretto dalla maestra Nada Matošević Orešković. Cura il bel canto e propone canzoni popolari in istroveneto, registrandole pure a Radio Pola. Una ventina di coristi entusiasti si sono cimentati con “Giulieta” e “La campagnola”.
È stata poi la volta del coro misto “San Martino” della CI di Torre, fondato oltre due decenni fa da un gruppo di entusiasti, amanti del bel canto e della buona compagnia, con l’intento di coltivare il canto corale e di arricchire l’offerta culturale e artistica della propria cittadina. Diretto dalla Maestra Lolita Njegovan, ha intonato “Parole de amor” e “Quei dela cana”.

Un vasto repertorio
Sul palcoscenico pure il coro della CI momianese che nasce come coro femminile nell’aprile del 1999 al quale tre anni più tardi si aggiungono le voci maschili. Conosciuto per la partecipazione a spettacoli anche internazionali quali rassegne e incontri di carattere artistico-culturale, religioso e umanitario, propone un repertorio classico, sacro, popolare e tradizionale. Diretto dal Maestro David di Paoli Paulovich, il coro ha eseguito i brani “Voga e rivoga” con l’arrangiamento di Giuseppe Radole e “In vino veritas”.
Ad allietare la serata sono state infine le giovani voci del pluripremiato gruppo vocale “Ad Libitum” della Comunità degli Italiani di Verteneglio. Oggi diretto dalla Maestra Dionea Sirotić, propone un repertorio basato sull’esecuzione di brani musicali cantati a cappella a più voci. Le ragazze, reduci da una tournée a New York, dove si sono esibite anche assieme all’Orchestra e alla Show Band “Vecia Trieste”, attualmente si dedicano alla registrazione del loro primo CD. Per l’occasione hanno intonato il brano di Vlado Benussi “Cantime marinar” per concludere con “Madrigale” di Nello Milotti, bis richiesto dal pubblico.

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