Brusco ma voluto ritorno al passato

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Brusco ma voluto ritorno al passato

L’immaginario collettivo videoludico degli anni Ottanta in combinazione con personaggi e citazioni che ritroviamo nei film “I Goonies”, “Blade Runner”, “Mad Max”, “Akira” e tanti altri. Tutti assieme, uniti per combattere la despotica multinazionale, pronta a tutto pur di mantenere la propria egemonia.

Si presenta così la brillante, spassosa ed esilarante pellicola “Ready Player One”, diretta da Steven Spielberg, che narra di un futuro distopico, in cui i protagonista si rifugiano in un mondo virtuale. Si tratta praticamente della trasposizione sul grande schermo del romanzo omonimo di Ernest Cline, re dei nerd, il cui titolo, appunto “Ready Player One”, rimanda alla classica schermata d’avvio dei primi videogiochi prodotti all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso.

Il cast

Fanno parte del cast Tye Sheridan (nel ruolo del protagonista Wade), Simon Pegg (Ogden Morrow, il co-ideatore di OASIS), Olivia Cooke (Art3mis, una Gunter di grande esperienza), Ben Mendelsohn (l’antagonista Nolan Sorrento, a capo della malefica multinazionale IOI), T.J. Miller (i-R0k), Win Morisaki (Toshiro Yoshiaki alias Daito), Hannah John-Kamen e Mark Rylance (James Halliday). La sceneggiatura è firmata da Zak Penn, noto per avere scritto “X-Men: Conflitto finale”, “L’incredibile Hulk” e la prima stesura di “The Avengers” (poi radicalmente cambiata da Joss Whedon). Le musiche sono del leggendario Alan Silvestri.

La trama

Siamo nel 2045 e il mondo è messo male. Wade Watts è bloccato nel pantano che è diventata Columbus, Ohio, una città dove la gente vive in case ammassate una sull’altra. Il popolo insegue i suoi sogni in OASIS, una piattaforma virtuale creata dal genio folle di James Halliday e dal suo partner Ogden Morrow.
L’eredità di Halliday, una sorta Willy Wonka videoludico, è un gioco uccidi-o-vieni-ucciso a cui parteciperanno i suoi follower. Il vincitore troverà tre chiavi nascoste, in modo da conquistare la fortuna dell’imprenditore e il controllo totale della piattaforma OASIS.
La fantasia visiva di Spielberg è sconvolgente. Il suo merito è quello di far incontrare tutti i miti degli adolescenti degli anni Ottanta. È un’esplosione di rimandi, fatti non tanto per ammiccare a un pubblico di affezionati, quanto costruiti appositamente perché di tale linfa si nutriva il libro e di conseguenza anche l’opera cinematografica. Non sono citazioni, bensì adeguamenti di altre pellicola a questo nuovo mondo. Troviamo di tutto, dai film alle serie tv, dai videogiochi alle tendenze: un panorama visuale che fa convergere lo sguardo verso un infinito pieno di personaggi e oggetti iconici, di una miriade di emozioni che si rifanno alle passioni alimentate da un immaginario comune e di cui è possibile diventare protagonisti.

Rivivere gli anni Ottanta

Per chi guarda è praticamente come rivivere quegli anni lì, gli Ottanta, con tutto l’entusiasmo che si aveva da piccoli. Il merito di Spielberg è anche quello di saper sempre suscitare delle forti emozioni, raccontando il suo personale punto di vista sui rapporti umani in un mondo ipertecnologico. Alla fine la morale è questa: il contatto umano è la cosa più importante. Vicini e uniti siamo più forti, soli e disperati non abbiamo un futuro.

Un film da non perdere

“Ready Player One” ha avuto grosse difficoltà nella trasposizione filmica dovuta a tutta una serie di citazioni, che avevano dovuto ottenere i dovuti permessi d’autore. Forse è anche per questo che tra i tanti nomi di registi che erano stati fatti (Christopher Nolan, Robert Zemeckis, Peter Jackson), dopo l’acquisizione del libro da parte della Warner Bros., la scelta sia ricaduta proprio sul regista di Cincinnati. Metà del citazionismo di “Ready Player One” riconduce a lui, che gli anni ‘80 li ha… creati, e che con estrema modestia ha tagliato via gran parte dei riferimenti ai suoi film. Il motivo? Steven Spielberg non voleva riferimenti ai suoi film, perché non desiderava un’opera che citasse altre sue pellicole. Per fortuna, il problema è rientrato. “Ready Player One” è una chicca cinematografica da non perdere!

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