Allegre e colorate «Gocce» dicembrine

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Allegre e colorate «Gocce» dicembrine

FIUME | Un dicembre ricchissimo di eventi, a Palazzo Modello, sede della Comunità degli Italiani di Fiume, dove ieri sera è stata inaugurata la mostra dicembrina delle sezioni di pittura e batik della Romolo Venucci. Un appuntamento divenuto ormai tradizionale, in cui gli allievi della prof.ssa Tea Paškov espongono la loro annuale creatività. “Gocce”, questo il titolo della mostra, che per la prima volta propone – in occasione delle festività legate all’Avvento – un tema non legato direttamente al Natale, come ci spiega Tea Paškov. “Se, però, ci pensiamo bene, continua la professoressa, ogni goccia, dopo la pioggia, rappresenta una decorazione su una pianta. Abbiamo voluto così rappresentare simbolicamente le decorazioni natalizie, in modo astratto, e alcuni particolari che suscitano sempre emozione. Si tratta di un gioco di luci, di riflessi; è un lavoro che è stato particolarmente esigente e che infine ha trovato contenti tutti i nostri pittori”. A salutare gli intervenuti è stata innanzitutto Melita Sciucca, presidente della CI locale, la quale ha rilevato le molteplici forme e i colori protagonisti sulle tele esposte, lavori, che, come ha voluto sottolineare, ispirano allegria ed emozione, sentimenti che caratterizzano tutte le festività.

Mandolinistica e Virtuosi Fiumani

La serata in Comunità è proseguita con un altro appuntamento tradizionale, il concerto della Mandolinistica e dei Virtuosi Fiumani, diretti da Ariana Bossi, accompagnati al pianoforte della prof.ssa Vjera Luksić. A rompere il ghiaccio è stato Antonio Mosina con “Non t’amo più”, di Tosti, cui ha fatto seguito Aldo Racanè con “Anema e core”, di S. D’Esposito, e via via ad alternarsi con altri pezzi importanti, anche in duetto con Ariana Bossi. Applauditissima “La libertà”, di W.A. Mozart, che ha visto impegnati tutti e tre i cantanti, immancabilmente accompagnati al pianoforte da Vjera Lukšić. La seconda parte del concerto ha visto protagonista la Mandolinistica, diretta da Ariana Bossi, che puntualmente ha saputo affascinare il pubblico in sala con composizioni tradizionali e non, tra cui “La fratellanza”, di S. Lenaz, “Pot-pourri di canzoni istro-venete”, di L. Floris, “Barcarola”, di A. Smareglia e altre ancora, per concludere in bellezza con “Funiculì Funiculà”, di L. Denza.

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