«Acqua», per capire i problemi dell’individuo e della collettività

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«Acqua», per capire i problemi dell’individuo e della collettività

FIUME | La siccità, la sete e le avverse condizioni meteorologiche, in cui s’intrecciano dinamiche sociali tra individuo e collettività. Il tutto inserito in una piccola comunità insulare con personaggi variopinti. Si presenta così la rappresentazione per bambini e ragazzi dal titolo “Acqua”, tratta dal breve racconto di Vladimir Nazor del 1927, allestimento realizzato congiuntamente dal Dramma Croato e dal Balletto del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, la cui prima, nella messa in scena diretta e coreografata da Matija Ferlin, è attesa per sabato 17 marzo, sul palco dell’ente teatrale fiumano. La pièce proposta nell’ambito del programma “Teatro fiumano dei giovani – Kamov”, quest’ultimo avviato dallo “Zajc” e dalla Città di Fiume, è stata presentata ieri in conferenza stampa dalla sovrintendenza teatrale e dagli artisti impegnati nello spettacolo. “Acqua” è il secondo spettacolo, dopo “I giganti della montagna” messo in scena dal Dramma Italiano, che lo “Zajc” realizza nell’ambito del progetto Fiume – Capitale europea della Cultura 2020. Sponsor della pièce sono la municipalizzata Acquedotto e canalizzazione e l’Associazione croata per la tutela dell’acqua. 

Il sovrintendente Marin Blažević, ha rilevato che il Teatro fiumano si è impegnato a ricoprire l’intero spettro generazionale del pubblico e che gli spettacoli dedicati ai bambini e ai ragazzi rappresentano una delle missioni principali dell’attuale sovrintendenza. Blažević ha spiegato che, per la sua tematica, “Acqua” non è un progetto importante soltanto per il Teatro, ma anche per la Città di Fiume, dicendosi convinto che la rappresentazione non mancherà di suscitare grande interesse tra il pubblico.
La direttrice del Dramma Croato, Jelena Kovačić, ha affermato invece che “Acqua” introduce i bambini e i giovani nella realtà di una piccola comunità insulare, che da tre mesi soffre a causa della grave siccità che l’ha colpita. Il tema di fondo dello spettacolo rafforza la consapevolezza dell’importanza e del valore dell’acqua e, allo stesso tempo, propone al giovane pubblico un’esperienza artistica senza pari. La direttrice ha detto infine, che lo spettacolo non è indirizzato soltanto a un pubblico di bambini e di giovani, bensì anche a quello degli adulti.

Forte sinergia

“La novella di Nazor possiede uno spessore narrativo molto arduo da abbracciare, e una ricchezza di stile difficilmente trasferibile a uno spettacolo di un’ora”, ha affermato il regista e coreografo dello spettacolo, Matija Ferlin, alla sua prima collaborazione con lo “Zajc”, ma anche alle prime armi con il genere teatrale per ragazzi. “Con questa storia ho voluto indirizzare l’attenzione sulla comunità e sulle sofferenze collettive che si devono affrontare per superare i momenti di difficoltà. Credo che in questo comune lavoro del DC e del Balletto sia stata raggiunta una forte sinergia”, ha aggiunto Ferlin.

La nuova rappresentazione rientra nel programma relativo alle celebrazioni della Giornata mondiale dell’acqua a Fiume – che si terrà il prossimo 22 marzo –. A tale proposito il sindaco Vojko Obersnel ha espresso la propria soddisfazione per un progetto che collega una delle aziende municipali, appunto la Acquedotto e canalizzazione, con il Teatro attraverso il tema dell’acqua, che è di fondamentale importanze per Fiume.
In scena il pubblico avrà modo di vedere l’attrice Jelena Lopatić nella parte del ragazzo Vlado, Dean Krivačić in quella del Padre, Marija Tadić nei panni della Madre, Jasmin Mekić nel ruolo di Košće, Aleksandra Stojaković Olenjuk come Livija, Denis Brižić come Vito, Anastazija Balaž nei panni di Irma, Nikola Nedić nel ruolo di Juraj, Edi Čelić in quello del Prete e Aleksandar Cvjetković, da poco entrato a far parte del Dramma Croato dello “Zajc”, nel ruolo del Narratore. Allo spettacolo partecipano anche i ballerini della sezione del Balletto, Maria del Mar Hernandez, Ksenija Duran Krutova, Helias Tut-Dorvault, Ricardo Campos Freire, Nika Lilek, Michele Pastorini e Ali Tabbouch. Autore dell’adattamento teatrale del racconto è il drammaturgo Goran Ferčec, la scenografia è di Mauricio Ferlin, i costumi di Desanka Janković e Matija Ferlin, mentre autore delle musiche è il gruppo fiumano “Marinada”.

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