Valbandon. Le imbarcazioni in secca nel fango

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Valbandon. Le imbarcazioni in secca nel fango

Marea eccezionalmente bassa in questi giorni anche nel canale del porticciolo di Valbandon che, a dire il vero, difficilmente conosce l’effetto contrario dell’acqua alta. Si deve al fenomeno della marea sizigiale che qui si acuisce anche per il poco riciclo delle acque dell’insenatura che si mostrano quasi quasi stagnanti. Di conseguenza sono visibili melma e detriti del fondale: tutt’altro che una bella vista panoramica. Le imbarcazioni finite in secca nel fango e nei liquami color grigio-marroncino, colmi di erbaccia, alghe, tavole e tronchi impastati dagli acquitrini si contano a decine. Conficcati nel terreno anche pneumatici in abbondanza la cui inflazionata presenza non troverebbe più di due differenti spiegazioni: o sono sistemi anti-urto per natanti o sono semplici rifiuti inquinanti che il mare ha ereditato in sovrabbondanza grazie all’incuria umana. Sta di fatto che le imbarcazioni tristemente sbandate in questi giorni non hanno alcuna possibilità di salpare.

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