Scuola superiore di medicina. Un ottimo hardware da far fruttare

L'istituzione superiore ha 340 studenti (potrà accoglierne 450), ritornati a casa dopo essere stati ospiti in altre sedi. Ringraziamenti all'ex f.f. di zupano, Fabrizio Radin, che si è impegnato per fare diventare il progetto realtà

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Scuola superiore di medicina. Un ottimo hardware da far fruttare

Giorno speciale per la Città di Pola e per il suo settore scuola, che ieri hanno inaugurato ufficialmente il nuovo edificio della Scuola media superiore di medicina, alla presenza del ministro della Scienza e dell’istruzione, Radovan Fuchs. Momento che ha assunto più valore ancora data la circostanza del già avvenuto rientro in sede della scolaresca, costituita da 340 allievi, dopo anni di lezioni svolte in esilio, ospiti di altre istituzioni scolastiche e in ambienti di fortuna.

 

Nonostante i limiti di sicurezza imposti dalle regole anticovid, il cerimoniale del taglio del nastro e i discorsi al microfono proposti in concomitanza con l’inizio del secondo semestre dell’anno pedagogico 2021/22, hanno richiamato la presenza di almeno una settantina di partecipanti tra ospiti e mass media impegnati a seguire l’avvenimento. Protagonisti in prima fila il presidente della Regione Istriana, Boris Miletić, il sindaco di Pola, Filip Zoričić e il direttore dell’istituzione scolastica, Ivan Žagar, mentre la sala è stata popolata da numerosi rappresentanti e assessori regionali – tra questi la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita e Patricia Percan, del settore istruzione –, della Città, delle scuole e delle istituzioni sanitarie di Pola e delle maestranze dell’impresa Radnik di Križevci, che hanno portato avanti l’esigente opera di costruzione.

Al taglio del nastro Radovan Fuchs, Boris Miletić, Filip Zoričić e Ivan Žagar

Zoričić, invidia di… ex

Nell’espletare gli onori di casa, Ivan Žagar ha sottolineato che non esiste epilogo più degno per i festeggiamenti del 65.esimo anniversario dell’operato della Scuola di medicina polese, dopo l’avvenuta inaugurazione della mostra d’occasione. È prevista anche la pubblicazione di un’opera monografica. Bello dall’aspetto architettonico, enorme, moderno e funzionale, l’edificio scolastico ha spinto il sindaco Filip Zoričić a esprimere la propria invidia da ex preside del ginnasio croato e ad ammettere che dietro a questo risultato ci stanno infiniti impegni, volontà e motivazioni a comprova che ogni investimento nell’istruzione rappresenta un traguardo della civiltà. Conscio dei passi avanti compiuti e inneggiando a un futuro vitale, ha suggerito al dicastero croato il prossimo obiettivo su cui puntare le energie: “A Pola siamo in attesa della Facoltà di medicina, ministro…”

Miletić: «Manca un anello»

Emozione particolare, quindi, quella esternata dal presidente della Regione, Boris Miletić per celebrare il risultato di una progettazione che è frutto della sinergia d’intenti. Frutto della Regione istriana e della Città di Pola che hanno condiviso una spesa di 60,7 milioni di kune per vedere completata “la più bella scuola di Pola”, una moderna struttura con 4.000 metri quadrati di spazio agibile, nell’ambito della quale si inserisce il contributo statale costituito da attrezzature del valore di 2 milioni di kune. Un grazie particolare è stato rivolto in questa circostanza a Fabrizio Radin, già presidente f.f. della Regione istriana, per gli sforzi profusi affinché la costruzione della Scuola di medicina diventi realtà. L’attuale leader regionale ha inoltre viaggiato a ritroso ricordando un non lontano passato quando il programma formativo veniva organizzato entro 4 minuscole aule ubicate nel vecchio fatiscente edificio, che contava soltanto 470 metri quadrati, mentre ora ci si compiace del fatto di poter vedere realizzati i presupposti logistici per l’accensione di nuovi programmi formativi nella branca medico-sanitaria in un ambiente che sarà in grado di accogliere fino a 450 allievi. A detta di Miletić “l’edificio rappresenta soltanto un hardware, il contenitore da riempire con i docenti e le generazioni del futuro, desiderose di abbracciare delle professioni nobili e umanitarie”. Professioni da mettere in funzione dell’istituzione ospedaliera regionale, mentre si rinnova l’appello ad aggiungere “l’anello mancante”: il permesso d’avvio del corso universitario di medicina nella già istituita Facoltà polese.

Ambienti altamente arredati ed equipaggiati

Fuchs: «Medicina, con cautela»

Complimenti a tutti dalla viva voce del ministro Radovan Fuchs: “L’investimento nella formazione non è mai errato ed è sempre fruttuoso: mi congratulo con tutti voi per questo singolare esempio di cooperazione a livello di autorità locali – Regione e Città – che hanno dato corpo alla progettazione”. Da parte dell’autorità ministeriale quindi l’annuncio e l’invito ad approfittare del prossimo piano nazionale di rinnovo che analizzerà le modalità di supporto dei progetti di costruzione e ampliamento di asili e scuole particolarmente in funzione dello svolgimento delle attività didattiche nei turni mattutini, fatto che interessa le elementari di Siana e di Castagner ancora costrette alle lezioni pomeridiane, ma anche il settore prescolare con lingua d’insegnamento croata che necessità di una sistemazione logistica aggiuntiva. Quanto all’ambizione istriana di attivare la Facoltà di medicina, il ministro ha parlato chiaro: “Le soluzioni di procedura per l’accensione di un siffatto corso universitario sono tutt’altro che semplici e richiedono di proseguire con estrema cautela”. Un tanto al fine di offrire un programma formativo necessariamente di alta qualità. In questo senso il ministro ha specificato anche che l’appoggio ministeriale è condizionato dal parere favorevole di chi di professione e di coloro (leggi Consiglio nazionale per la Scienza e l’istruzione), che sono in grado di giudicare la validità della programmazione di studio in quanto a quadri e contenuti.

In visita ai nuovi ambienti

La mattinata inaugurale, culminata con l’atto simbolico del taglio del nastro, si è conclusa con la visita ufficiale agli ambienti scolastici, singolari soprattutto in quanto a laboratori e aule altamente specializzate (fisioterapia, cinesiterapia, interventi di medicina d’urgenza, infermieria, trattamenti di massaggio, chimica, biologia, informatica ecc…) tra le quali pure il laboratorio che verrà utilizzato in funzione dei futuri specialisti in odontotecnica a partire dal prossimo anno scolastico.

 

Palestra, se ne riparlerà guardando anche alla SEI e alla SMSI

Ciclopico, spettacolare e ultramoderno, l’edificio della Scuola media di medicina di Pola rappresenta indubbiamente un meraviglioso esempio di singolare edilizia scolastica. Tuttavia, per proclamarsi scuola per eccellenza resta ancora una questione da risolvere. I 4mila metri quadrati di superficie agibile non contengono la palestra scolastica, requisito importantissimo anche senza considerare la valenza educativa dell’attività ginnica e dello sport riconosciuta da tutti i sistemi scolastici dell’Unione europea. È cosa risaputa che l’educazione fisica rientra a pieno titolo quale materia educativa prevista dall’offerta didattica nelle scuole di Croazia di ogni ordine e grado. Come si farà in detto caso?

”Questa sarà la nostra prossima missione”, ha dichiarato il direttore dell’istituzione, Ivan Žagar, nel momento riservato alle domande dei mass media davanti alla scuola, specificando che nella progettazione dell’edificio scolastico non era stato possibile pianificare un impianto sportivo a causa della configurazione del terreno, che non lascia più di 4 metri di spazio ai lati delle facciate. “Se faremo degli arrangiamenti in direzione della palestra delle scuole italiane o se si apriranno altre possibilità di soluzione, non lo so. Ne parleremo in merito assieme ai nostri partner: la Regione Istriana, la Città di Pola e il Ministero”: ha concluso il dirigente scolastico.

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