Pola. Raccolta differenziata: superato il 40 per cento

Il tasso di differenziazione per quanto attiene alle frazioni secche riciclabili fondamentali (carta, plastica e metalli) risulta in costante crescita negli ultimi sei anni

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Pola. Raccolta differenziata: superato il 40 per cento
Immagini come questa sono sempre meno frequenti. Foto: DARIA DEGHENGHI

La rendicontazione dei servizi di gestione rifiuti della Città di Pola è una relazione a scadenza annuale che serve a fare il punto della situazione in termini puramente numerico-statistici senza entrare nel merito delle deficienze del sistema e delle soluzioni pertinenti al caso. Nel 2023 nel Centro regionale per la gestione rifiuti di Castion sono entrate esattamente 70.222 tonnellate di rifiuti non differenziati, trattate con sistema meccanico-biologico che serve a separare le frazioni di metallo e produrre combustibile da rifiuti (RDF). Il rendiconto cita l’avaria del mese di agosto, quando è stato necessario trasferire il processo della lavorazione in altra sede, e una delle caratteristiche peculiari del sistema: la sproporzionata stagionalità nel conferimento dei rifiuti. Nonostante le misure predisposte – si legge nel rapporto – in agosto l’impianto ha ritirato 11.000 tonnellate di scarti indifferenziati in luogo delle otto, novemila tonnellate previste dal piano, tra l’altro con elevato tasso di umidità (55-60 per cento), che incide pesantemente sui processi e i tempi di essiccazione, con le conseguenze (olfattive) più o meno note agli abitanti dei comuni a sud di Pola.

Le categorie di rifiuti
Tra le varie categorie di rifiuti ritirati presso le isole verdi (cassonetti a scomparsa, seminterrati o cassonetti individuali per unità abitative autonome), la società di nettezza urbana Herculanea registra i seguenti quantitativi per tipologie di rifiuti conferiti dai cittadini di Pola nel corso del 2023: carta e cartone 1.670,80 tonnellate, vasetti e altri contenitori di vetro 31,98 tonnellate, vetro 307,11 tonnellate, umido/organico da cucina 271,35 tonnellate, tessili (SFT Recycling S.r.l.) 155,87t, oli e grassi commestibili (Bio goriva S.r.l.) 13,94t, plastica 1.282,98t, metalli 0,38t, rifiuti biodegradabili 1.025,61t, indifferenziato per trattamento MB 15.447,84t, rifiuti derivanti dalla pulizia delle aree pubbliche 87,24t, rifiuti ingombranti 1.949,00t e rifiuti non diversamente categorizzati 433,44t. Tra le varie categorie di rifiuti conferite al centro di raccolta differenziata di Valmade la società di nettezza urbana dichiara i seguenti quantitativi per tipologie di scarto: carta e cartone 108,56 tonnellate, materiali da risulta (demolizioni e ristrutturazioni) 706,1t, plastica 188,17t, rifiuti biodegradabili 371,43t, rifiuti ingombranti 1.547,4t, vetro 41,36t, scarti elettrici ed elettronici 48,52t, metalli 32,84t, vernici, colle e smalti 24,77t, contenitori di vetri 19,65t, pneumatici 18,26t, materiali da risulta contenenti amianto 14,91t, tessili 11,83t, scarto contenente clorofluorocarburi (CFC) 6,41t e in quantità sensibilmente inferiori cartucce per stampanti, oli e lubrificanti meccanici, tubi fluorescenti e scarto contenenti mercurio, pile, batterie e accumulatori, oli e grassi commestibili e via elencando.

Esempio di ordine in via dell’Abbazia benedettina.
Foto: DARIA DEGHENGHI

I due lati della medaglia
Quindi, ricapitolando, in un anno i polesi hanno prodotto e conferito 25.826,57 tonnellate di rifiuti di cui 10,378,75 differenziati e 15.447,84 non differenziati, dal che si conclude che Pola differenza il 40,19 per cento della propria spazzatura. Il tasso della differenziazione per quanto attiene le frazioni secche riciclabili fondamentali (carta, plastica e metalli) risulta peraltro in costante crescita negli ultimi sei anni. Dalle 1.113 tonnellate del 2018 siamo passati a 1.333 l’anno successivo, a 1.571 quello dopo, a 2.134 tonnellate nel 2021, a 3.065 nel 2022, a ben 3.650 tonnellate nel 2023. Questo a significare probabilmente due cose: che tra la popolazione è maturata la consapevolezza della necessità del riciclo (e questa è la buona notizia) ma anche che stanno cambiando (in peggio) le abitudini alimentari e le usanze in termini di acquisti, e cioè che si comprano più carni, frutta, verdura, salumi e latticini in confezioni usa e getta.

Spese per 1,3 milioni di euro
Il Piano di gestione dei rifiuti per il 2023 ha richiesto una spesa pubblica dell’ordine di 1,3 milioni di euro, in parte utilizzati anche per la campagna di sensibilizzazione “Cambia tendenza, fai la differenza”, del valore complessivo di 52.901,56 euro, in parte coperto dal Fondo per l’ambiente con soldi europei. Tra gli investimenti dell’anno il rapporto rifiuti cita l’acquisto di una spazzatrice elettrica al costo di 431.866,74 euro, l’installazione di isole verdi con cassonetti seminterrati nelle vie Krleža e Capodistria e nel complesso del centro sociale Rojc al costo di 260.851,47 euro, l’acquisto di tre nuovi camion compattatori al costo di 150.100, 167.100 e 167.000 euro (il primo a carico della società di nettezza urbana Herculanea e gli altri due a spese della Città di Pola), il versamento degli incentivi pubblici per lo smaltimento degli scarti in amianto pari a 1.327 euro a carico del bilancio cittadino e quello degli incentivi per la riduzione del volume dell’indifferenziato ai soggetti virtuosi per un importo complessivo di 105.953 euro, sempre a carico del bilancio della Città di Pola.

La raccolta “porta a porta” in zona pedonale..
Foto: GIULIANO LIBANORE

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