Ponticello del Mandracchio. Un intervento fatto male

I consiglieri cittadini di «Možemo!» critici nei confronti di chi ha effettuato l’opera di riscotruzione della struttura

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Ponticello del Mandracchio. Un intervento fatto male
Ana Fonović, Dušica Radojčić e Noel Mirković. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

I consiglieri Dušica Radojčić, Noel Mirković e Ana Fonović, tutti esponenti di “Možemo! Pula”, incalzano l’amministrazione cittadina e il sindaco Filip Zoričić sulla ristrutturazione del ponticello del Mandracchio. Ristrutturazione che i tre rappresentanti della compagine politica ritengono sia stata eseguita tutt’altro che a regola d’arte. Prima di entrare nel dettaglio, Dušica Radojčić ha tenuto a ricordare che il solo recupero del ponte è costato ai contribuenti 56.625 euro. “Come se non bastasse – continua la capogruppo consiliare – la supervisione dei lavori, affidata alla CON-TEC S.r.l., è costata alla Città di Pola ulteriori 2.200 euro”. “Tenuto poi conto che la stesura del progetto è costata oltre 2.600 euro, risulta che la cifra complessiva sborsata dalla pubblica amministrazione supera i 61.400 euro. Forse un po’ troppo per un ponticello lungo soltanto una manciata di metri”, ha commentato Radojčić, aggiungendo che la Città avrebbe pagato (in due tranche) all’impresa appaltatrice (la Antitrost di Delnice) ulteriori 2.430 euro per la demolizione della vecchia torre di guardia alla fine del ponte.

“Non è ben chiaro perché, visto che la torre è tutt’oggi in piedi”, ha osservato la consigliera che, a questo punto, pretende spiegazioni dal sindaco. La rappresentante di “Možemo!Pula” è poi tornata a soffermarsi sulla qualità dei lavori di ristrutturazione del ponticello. A tale proposito ha evidenziato come dopo soli tre mesi mesi dal restauro siano già comparsi i primi segni di degrado della struttura in acciaio. “E che degrado”, ha chiosato Dušica Radojčić, la quale ha mostrato alcune parti del ponte intaccate dalla ruggine. La capogruppo ha quindi mostrato alcune fotografie della parte inferiore del ponte, dove la situazione è anche peggiore. Le immagini mostrano chiaramente uno stato avanzato del processo corrosivo della struttura in metallo. “É chiaro che quanto previsto dal progetto non è stato rispettato”, ha evidenziato la rappresentante di “Možemo! Pula”, secondo cui la struttura in acciaio del ponticello non sarebbe stata né sabbiata nel migliore dei modi né ridipinta in modo adeguato con la vernice anticorrosione. “L’acciaio sarebbe dovuto essere ridipinto con tre strati di vernice per uno spessore non inferiore ai 240 micron che avrebbero garantito al ponte 15 anni di tranquillità. Ebbene, abbiamo scoperto che in alcune parti della struttura in acciaio del ponte (quelle già intaccate dalla ruggine) lo spessore è addirittura inferiore ai 100 micron”. Così Dušica Radojčić, che ha avuto da ridire anche sulla qualità delle doghe in legno utilizzate per la passerella del ponticello. “Doghe che oltre a essere già crepate sono state posate anche male, senza alcun criterio estetico”, ha commentato la consigliera, la quale chiede al sindaco di richiamare e ordinare ai supervisori di ricontrollare la qualità dei lavori eseguiti e, nel caso dovessero essere riscontrate irregolarità, costringere la società appaltatrice a rimediare agli errori.

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