Pompe funebri: una sede ormai superata

La direzione della «Monte Giro» opera in ambienti vecchi e poco rappresentativi

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Pompe funebri: una sede ormai superata
Una copertura dall’aspetto sciatto e malconcio. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Sono casupole basse e malmesse, a livello di pian terreno, divise, o meglio, collegate da un androne coperto da vecchio plexiglass ondulato verde, di un verdognolo fatiscente e che dopo essersi mostrato resistente alle intemperie per decenni – non per niente il gergo lo definisce l’acciaio delle materie plastiche – ha guadagnato anche una solida copertura viscida in muschio verde-grigio. Quanto alle pareti del corridoio sottostante eccolo decorato in versione maculata, o leopardata (come detta la moda delle stoffe del momento) a causa della muffa, delle penetrazioni fungine e del dilagare dell’umidità. Fuori, ecco le facciate della struttura un po’ scrostate e screpolate e, more solito, le tracce lasciate dagli pseudo-artisti del graffito-scarabocchio. Tutto quanto elencato è soltanto in breve una parte degli acciacchi di cui soffre l’edificio ubicato al 22 di via Eugen Kumičić a Castagner, sede della direzione e dell’amministrazione dell’impresa delle pompe funebri, “Monte Giro”. D’altra parte, il problema non visibile dalla strada, sta più in alto e in realtà è quello più difficile da risolvere: tutto un tetto da rifare con spese enormi, perché si tratta di dover rimettere a nuovo anche delle strutture di supporto sottostanti di vecchia data. Non è cosa ignota che restaurare il vetusto costa di più che demolire e rifare tutto di sana pianta. Sono motivi che stanno spingendo sempre più la direzione a vendere l’immobile e a progettare una nuova casa nelle immediate vicinanze dell’area sepolcrale a Monte Ghiro (per tutti i polesani patochi) o Ghiro (per la toponomastica d’epoca,,, napoleonica e giù di lì).

Ubicazione inadatta
“La veneranda età dell’intera struttura da dove si prestano i servizi funebri potrebbe anche essere risolvibile con costi assai poco abbordabili ma – ci spiega il direttore della Monte Giro, Darko Bijelić – il guaio è che si funziona male sin da troppo tempo in quanto a logistica e necessità operative. Tutte le città della Croazia dispongono di sedi centrali per la fornitura dei servizi completi d’onoranza funebre nei pressi dei cimiteri. Nel caso nostro, i fornitori dei servizi cimiteriali sono costretti a fare la spola tra Castagner e Monte Ghiro, con conseguente perdita di tempo, energie e costi di trasporto. È una situazione che angustia da tempo i cittadini in lutto, che necessitano dei servizi e sono costretti a un andirivieni da un rione cittadino all’altro, per stipulare il contratto di fornitura con complicanze, noie e disguidi relativi. La difficoltà peggiore, che per gli utenti è un vero e proprio supplizio, però è quella rappresentato dalla totale mancanza di un parcheggio in questo quartiere, densamente abitato, con scuola nelle immediate vicinanze, punto di ritrovo e locali. Non è un problema di ieri e, pertanto, già la direzione precedente aveva ragionato in merito alle modalità di trasferimento”.

Le soluzioni possibili
Dove andare? A Monte Ghiro, ovviamente, dove stando ad analisi preliminari appena compiute, sarebbe possibile trovare spazio a sufficienza per costruire un nuovo edificio adatto alla prestazione dei servizi necessari in loco, a beneficio di tutti e con minor impiego degli investimenti che si renderebbero necessari per una ricostruzione della sede di Castagner. “Tra giorni – informa Darko Bijelić – ci incontreremo con il sindaco Filip Zoričić e collaboratori per partire con la progettazione di una nuova sistemazione da dare al servizio pubblico, specificatamente al fine di proporre e motivare tre soluzioni logistiche da prendere in considerazione o privilegiare”.
Una nuova struttura potrebbe trovare la propria collocazione all’altezza del parcheggio, dopo la salita (vicino alla bottega dello scalpellino), che è area edificabile, ma ha il suo neo: questioni legate alla proprietà degli appezzamenti di terreno con privati in veste di titolari, tutte da risolvere andando incontro a lunghi procedimenti burocratico-amministrativi. Una seconda soluzione, individuata dalla direzione di Monte Giro, è quella di costruire un edificio nella zona parcheggio riservata agli autobus e che stando ai piani edilizi cittadini prevede già l’edificazione di un parcheggio aggiuntivo, in funzione dei visitatori del camposanto. Tuttavia, pure in detto caso c’è lo svantaggio o peggio la necessità di dover disboscare parte della pineta per dare spazio al cantiere.

Vendere la sede attuale
“A mio avviso – specifica il direttore Bijelić – la soluzione più confacente è la terza: costruire la sede dei servizi cimiteriali di fronte all’ingresso principale del camposanto, nella superficie verde ubicata sopra al parcheggio, nelle vicinanze della fortezza che è molto adatta anche alla costruzione di un parco e all’allargamento degli spazi riservati al posteggio delle macchine. Il neo, però, non manca nemmeno in detto caso. Va cambiato il Piano regolatore della Città di Pola, per poter procedere in detto senso, ed è di questo che si parlerà assieme ai rappresentanti dell’amministrazione e del vertice cittadino, cui spetterà l’ultima parola in merito. Nella cassa dell’azienda pubblica, intanto, ci sono 7mila euro prenotati per procedere con la stesura della documentazione progettistica necessaria all’opera edile. Buona parte degli investimenti con cui lanciarsi nell’impresa verrebbero ricavati dalla pianificata vendita dell’immobile di Castagner, che per quanto trasandato e inadatto a ospitare uffici o locali d’affari, viene ritenuto particolarmente attraente per la sua ubicazione in zona abitata. A proposito di futuro per le pompe funebri, tra le possibile soluzioni era balenata pure un’idea invero curiosa e sicuramente non facile da attuare: adattare la fortezza austroungarica di San Giorgio a sede amministrativa dell’impresa comunale, ma l’opera architettonica è sotto tutela del Ministero della Cultura e ogni cosa è fuori discussione.

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