Gallesano. L’intreccio dei rametti d’ulivo

Come da tradizione anche quest’anno alla CI «Armando Capolicchio» si è tenuto un laboratorio sul tema

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Gallesano. L’intreccio dei rametti d’ulivo
Il valore delle tradizioni. Foto: CI GALLESANO/FACEBOOK

Domenica 24 marzo si è celebrata la Domenica delle Palme, una festa religiosa di notevole importanza nel calendario cristiano e una tradizione ricca di simbolismi, tra i quali uno dei più rappresentativi è l’olivo. Ma qual è il ruolo dell’olivo nella Domenica delle Palme e perché si usa questo particolare albero in questa commemorazione? L’uso dell’olivo nella Domenica delle Palme affonda le sue radici nella tradizione biblica. Secondo il Vangelo di Giovanni, quando Gesù entrò a Gerusalemme, la folla lo accolse con rami di palma, simbolo di vittoria e pace. Tuttavia, nelle regioni dove le palme non erano facilmente disponibili, si iniziò a utilizzare rami di ulivo, un altro simbolo di pace e riconciliazione.
Anche a Gallesano, dove la tradizione dell’olivo, o meglio dell’intreccio dei rami d’ulivo è tutt’ora viva. Soprattutto grazie alle anziane del posto, che di anno in anno trasmettono quest’antica tecnica alle giovani generazioni. Ma anche grazie alla Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio”, che da qualche anno, alla vigilia della Domenica delle Palme, organizzano un laboratorio dedicato proprio all’intreccio dei rametti d’olivo. Infatti, sabato scorso, negli spazi del sodalizio, Violana Moscarda Valente, Noemi Demori, Loredana Vojsković e Maria Budić hanno insegnato a una quindicina di gallesanesi, tra cui diversi giovani, come intrecciare i rametti d’ulivo, che il giorno successivo hanno portato in chiesa per la benedizione. Qualcosa in più su questa antica tradizione a Gallesano ci è stata svelata da Pietro Demori, presidente della Giunta della locale CI, il quale ha raccontato che in passato le signore anziane meno abbienti di Gallesano erano solite andare a Pola, dove il sabato e la Domenica delle Palle vendevano ai polesi i rametti intrecciati. Demori ha inoltre raccontano che anche i contadini gallesanesi erano soliti donare dei ramoscelli d’ulivo intrecciati alle famiglie di Pola cui vendevano il latte. Quest’anno, un laboratorio simile a quelli organizzati a Gallesano si è tenuto anche alla CI di Valle.

La sala spettacoli trasformata in sede del laboratorio.
Foto: CI GALLESANO/FACEBOOK

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