Pola. Zona mercati, una cartolina poco attraente

Prossima la riapertura dell’ex emporio: al suo interno negozi e ristoranti, nel seminterrato trova spazio un parcheggio

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Pola. Zona mercati, una cartolina poco attraente

Vogliamo parlare di piazza del Popolo? Vogliamo dire che fa pena? L’emporio è chiuso da anni, il suo cortile fa letteralmente paura. E i padiglioni in piazza Primo Maggio? Sono immagini orripilanti. Questo, in estrema sintesi, l’appello di Selma Ibrišagić, giovane consigliera della lista civica indipendente del sindaco Filip Zoričić: “Siamo pagati fin troppo bene per continuare a ignorare certe ‘vedute’ del centro. A costo di essere accusata di demagogia ribadisco che le nostre cariche non sono fine a sé stesse ma servono a produrre servizi a beneficio dei cittadini”. Le hanno risposto addirittura in tre, segno che l’interrogazione ha colto nel segno. Il direttore dell’azienda Mercati Renato Perc ha spiegato che “alcuni contratti ce li portiamo dietro da anni: abbiamo cercato di omologare l’aspetto dei padiglioni, senza riscontro. Per le tende sciupate interverremo a spese del gestore, mentre per quel che riguarda i locali vacanti, stiamo cercando gestori seri tra i prosciuttifici e i caseifici artigianali. L’intento non è solo quello di dare lustro al luogo con una gamma di prodotti autoctoni, ma anche di individuare i gestori che avranno la necessaria sensibilità per badare all’estetica”.

 

L’assessore alla Pianificazione ambientale, Ingrid Bulian ha anticipato invece l’imminente riapertura dell’emporio: “Abbiamo avuto incontri col titolare, che si è impegnato a ripulire il circondario entro novembre per riaprire il locale nei mesi a venire. Se vogliamo credere alle parole del proprietario, nel seminterrato verrà aperto un parcheggio pubblico con 150 posti, mentre nei livelli superiori troveranno sistemazione negozi e ristoranti”. Si spera sia la volta buona. Si è fatto sentire anche il sindaco Filip Zoričić: “Le piazze dei mercati non hanno un bell’aspetto, è inutile negarlo. L’edificio sì, è uno dei mercati coperti più belli del Mediterraneo, e possiamo andarne fieri, ma il circondario è deprimente. Non si tratta soltanto dei padiglioni, che a mio avviso, ad esclusione del caffè Milan, non dovrebbero nemmeno esistere, ma anche degli stand tra l’emporio e le bancarelle dei fiori, che andrebbero sostituite e omologate. Abbiamo preso contatti col titolare dell’edificio dei grandi magazzini e abbiamo avuto garanzie. Sembrerebbe che l’emporio sia prossimo alla riapertura, che avrà un ampio parcheggio, alcune marche commerciali di grido, un cabaret e un ristorante slow food”.

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