Incute rispetto e timore reverenziale la nave che ieri ha brevemente attraccato al molo Fiume di Pola. O ha sbagliato rotta o il porto di Pola sta acquistando fama internazionale. Altre spiegazioni sarebbero irrilevanti. Una delle imbarcazioni più lussuose al mondo, il mega yacht battezzato con il nome di “Infinity” ha reso minuscoli tutti i panfili da 30-40 metri di lusso ormeggiati nelle acque davanti all’Arena. Ci siamo trovati al cospetto di una nave lunga 117 metri, fatta nascere da un progetto contrassegnato dal codice Y719, dal costo di 150 milioni di dollari, ossia del motoryacht più grande costruito da Oceanco nei Paesi Bassi. Rigide clausole di non divulgazione avrebbero fatto sì di far trapelare ben poco sul colosso galleggiante. Ma le informazioni facilmente reperibili in Rete rivelano che la proprietà di Infinity sarebbe di Eric Smidt, 63 anni, uomo d’affari statunitense, il cui patrimonio è stato quantificato in 4 miliardi di dollari. Si tratterebbe del presidente e CEO di Harbour Freight Tools, che gestisce inoltre 1.300 negozi di ferramenta al dettaglio in 48 Stati e che, secondo un rapporto del Los Angeles Business Journal dell’agosto 2021, avrebbe generato entrate per circa 6,5 miliardi di dollari. Altre curiosità rivelate da portali esteri, starebbero a rivelare che il suo record in lunghezza risulterebbe già superato dal progetto Y721, superyacht a vela di 127 metri, commissionato dal patron di Amazon, Jeff Bezos. Segni particolari di “Infinity”: sette ponti, 8 cabine-appartamenti per 16 ospiti privilegiati, area di benessere con spa, piscina a livello di ponte di comando, sauna, palestra, studio yoga, cinema, club marino all’aperto, due piattaforme per elicottero. E più staff ed equipaggio di bordo che viaggiatori. Vale a dire che 16 cabine di servizio sono in grado di sistemare 32 addetti ai lavori e investiti di responsabilità per una crociera da sogno.