Pola, a.d. 2030 …come ti vorrei

In piazza S. Tommaso tavola rotonda per vedere dove va la città

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Pola, a.d. 2030 …come ti vorrei

Come sarà Pola nel 2030? Non sono poi sogni così lontani. Guardando, quindi, con un po’ d’anticipo sulla data, la Città di Pola ha organizzato un incontro pubblico incentrato appunto sul tema. se ne è parlato all’ombra del campanile della cattedrale, in piazza S. Tommaso. Alcuni interventi, serviti a dare una propria visione e qualche suggerimento sul volto cittadino, sarebbero applicabili anche fin da subito. Come quello avanzato da Breda Bizjak, presidente della Società degli architetti, che vorrebbe Piazza Foro libera dai tavolini dei bar; questa presenza ingombrante andrebbe un po’ ridotta.

 

”La città si sviluppa senza un piano preciso – la constatazione di Irena Burba, presidente di Zelena Istra/Istria verde -, per cui ci ritroviamo circondati dal cemento, con rioni che non hanno contenuto sociale alcuno. Una crescita non pensata e pianificata ha portato, ad esempio, al proliferare di centri commerciali nel rione di Grega. Anche i piani di sviluppo devono essere partecipati: senza la partecipazione e l’apporto dei cittadini, non ci può essere sviluppo sostenibile e di qualità”.

All’incontro hanno preso parte rappresentanti della Città, del settore pubblico e civile, ma anche esperti di urbanistica e di sviluppo sostenibile di Pola, Zagabria e Lubiana. Citiamo, accanto alle già nominate Bizjak e Burba, Ivana Katurić di Urbanex, Tadej Glažar dell’Ateneo lubianese, Fran Poštenjak di Arboring, Anja Ademi, assessore cittadino all’amministrazione generale e Ingrid Bulian, addetta alla Pianificazione ambientale e tutela dell’ambiente, Giankarlo Župić, ex sindaco di Pola, nonché socio fondatore dell’azienda di progettazione Urbis 72 e Doris Pajković, di IRENA (Agenzia regionale per l’energetica). Ha moderato l’incontro Sven Simov, esperto di sviluppo sostenibile.

I presenti hanno discusso dei progetti attualmente in essere, ma anche di quelli pensati pro futuro. Naturalmente, nella realizzazione dei progetti va tenuto conto delle potenzialità della città, degli assi nella manica che deve usare per sfruttare al meglio le opportunità. Vanno pensati contenuti e modalità di crescita, bisogna salire sul treno della transizione verde, ma prima di tutto bisogna aprire all’inclusione dell’opinione pubblica in tutti i disegni che contemplano la crescita e lo sviluppo futuro di Pola. Sono momenti che devono guardare anche a Musil, che dovrebbe rimanere area verde in termini, diciamo pratici. Questo depenna la possibilità di ricavarci un campo di golf.

In piazza S. Tommaso, infine, è stata posizionata una mappa, sulla quale gli interessati hanno potuto segnalare idee e suggerimenti, che verranno presi in considerazione nel definire le strategia di sviluppo.

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