Pola. Primo Maggio, Brussich: «Il lavoro è un diritto universale»

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Pola. Primo Maggio, Brussich: «Il lavoro è un diritto universale»
Foto Marko Mrđenović

Grandi manifestazione, cortei con migliaia di partecipanti, slogan e proteste: come da tradizione, ieri in tutta Europa si è celebrato il Primo maggio. Anche a Pola, dove ai tanti cittadini radunatisi in piazza Port’Aurea è stato ricordato che il lavoro è dignità per ogni essere umano e che ognuno di noi ha il diritto di lavorare senza che la propria dignità sia calpestata. Lo hanno sottolineato sia la vicesindaco di Pola, Ivona Močenić, che il capo di gabinetto del presidente della Regione istriana, Ivan Glušac. Ma anche la presidente della Comunità degli Italiani di Pola, Tamara Brussich, che ha inoltre tenuto a ribadire che la festa dei lavoratori fu una conquista lunga e difficile, attraverso sofferenze, lotte e perdite di vite umane. Perdite di vite che non sono mancate nemmeno a Pola, dove la celebrazione del Primo maggio del 1920 in piazza Port’Aurea fu oscurata da un conflitto tra operaie forze dell’ordine. Uno scontro nel quale persero la vita quattro civili di nazionalità diverse. Un particolare questo non a caso evidenziato da Tamara Brussich, che ha colto l’occasione per ribadire che oggi come allora il principale centro urbano dell’Istria continua a essere una città multietnica. La presidente ha continuato dicendo che purtroppo non tutti hanno avuto la possibilità di scendere in piazza e festeggiare la Giornata internazionale del lavoro, qualcuno perché impegnato in servizi pubblici essenziali, altri perché costretti dal datore di lavoro. Tamara Brussich si è quindi chiesta se davvero non possiamo fare a meno di andare al supermercato proprio il primo maggio. Nel prosieguo, la responsabile della CI di Pola ha poi proseguito dicendo che “è fondamentale rispettare chi oggi è pensione dopo una vita di lavoro, chi ancora sta lavorando e chi domani lavorerà per offrire a noi tutti una vita normale”. Da piazza Port’Aurea, la presidente ha quindi invitato tutti i cittadini di Pola a non dimenticare mai che il diritto al lavoro è un diritto universale dell’uomo.

Ivona Močenić, Bruno Cergnul, Tamara Brussich e Tiziano Sošić. Foto Marko Mrđenović

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