Pola. Là dove c’era il niente sorgerà un distributore

All’opera, in quel di Siana, la zagabrese Palir, che costruisce per conto della Tifon. Attualmente si lavora al potenziamento dell’infrastruttura

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Pola. Là dove c’era il niente sorgerà un distributore
Il cantiere è largo quanto lungo: arriva fino in strada. Foto: DARIA DEGHENGHI

Siana sta cambiando nuovamente aspetto; questa volta per un’area di servizio con distributore di benzina da sistemarsi tra il supermercato “Plodine” e quel cratere chiamato “Pula Gate” che vent’anni fa sarebbe dovuto diventare il primo centro commerciale di Pola e invece è rimasto solo una cavità nella bianchissima roccia carsica, mai bonificata, tra la strada delle Brigate d’Oltremare e via Divković. Per inciso, i resti del fiasco di “Pula Gate” sono stati rilevati da una società di investimenti immobiliari che ha cambiato piani e progetti per edificare alloggi e locali commerciali, ma finora non si è visto alcun segnale tangibile in questa direzione.

Diversamente dallo sfortunato “Pula Gate”, il lotto edificabile comunicante è un cantiere tra i più agili degli ultimi mesi: la sua superficie si è spinta fino in strada, ha inghiottito tutto il marciapiede, lo spartitraffico verde col filare di pini e il raccordo stradale, tanto che ora è impossibile girarci intorno, anzi, è meglio girarci alla larga, perché si rischia di finire investiti dalle automobili che non badano ai limiti di velocità imposti dai segnali stradali. Il cantiere è occupato dai macchinari e dalle maestranze del costruttore “Palir” di Zagabria, che ci lavora per conto del committente “Tifon”, una delle catene di distributori di carburanti attive in Croazia, già presente in città in via Mutila. Attualmente sono in corso lavori di potenziamento delle infrastrutture necessarie alla futura area di servizio, mentre la costruzione del distributore verrà in un momento successivo. Bisogna dire che a questo punto sono già in ritardo di qualche mese per lo scontro avuto a suo tempo tra i proprietari e la Città di Pola intorno alla questione dei pini abbattuti senza le debite autorizzazioni. L’episodio, lo scorso dicembre aveva provocato l’indignazione dei polesi. I passanti avevano allarmato la stampa, la stampa le autorità, le autorità la Sorveglianza, che infatti aveva chiuso il cantiere fino al termine delle verifiche pertinenti al caso. Tra corsi e ricorsi, multe e penalità, il committente è tornato nei ranghi della piena legalità pagando il dovuto agli uffici competenti ed ora gestisce il cantiere come si conviene. Si spera. Nel frattempo l’amministrazione Zoričić ha piantato altri 600 pini sul lato opposto della medesima strada di circonvallazione, per cui i cinque alberi che hanno dato la vita per il distributore sono belli e dimenticati. Potenza indistruttibile dell’oblio.

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