Pola. I problemi che assillano i rioni storici della città

Il sindaco, Filip Zoričić e i suoi collaboratori hanno incontrato gli abitanti dei Comitati d’abitato di Arena e Cittavecchia per appurare le necessità e cercare soluzioni

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Pola. I problemi che assillano i rioni storici della città

Ancora un incontro per confrontarsi con i problemi e le necessità dei rioni cittadini per trovare insieme soluzioni. Il sindaco di Pola, Filip Zoričić e i suoi stretti collaboratori hanno fatto visita ai Comitati di quartiere Arena e Cittavecchia, dando vita a tribune pubbliche finalizzate all’analisi dei bisogni che riguardano da vicino quelle che sono sicuramente le zone più ricche d’identità urbana e storica della città. Considerata l’emergenza sanitaria, il confronto si è svolto all’aperto, in Piazza Drio la Rena, dove ad attendere gli esponenti cittadini sono stati una ventina di abitanti della zona, rappresentati dal presidente del Comitato Arena, Klaudio Paljar. Nella lista dei desiderata rionali c’è indubbiamente l’area che circonda il monumento, che si vorrebbe vedere libera dal degrado e valorizzata come si addice alla sua particolare significanza storico-culturale. Si chiede quindi più ordine per le strade che attorniano la trasandata area del villaggio Rom, per quelle vicino alla Riva, come via della Stazione, dove si rende da molto tempo necessario il restauro degli edifici delle epoche austro-ungariche e italiane. Urge il recupero di facciate di palazzine pubbliche e private attorno all’Arena e più in là, meditando in merito a un serio potenziamento dell’illuminazione. Il sindaco e l’assessore per l’assetto ambientale, Ingrid Bulian, hanno proposto di far tesoro delle occasioni che il Municipio offre tramite il programma Dolcevita.

L’area trascurata del villaggio Rom

Traffico esasperante

In molti hanno chiesto soluzioni per la problematica del parcheggio; preteso la chiusura del traffico nell’area circostante l’anfiteatro e un’alquanto improponibile collocazione di bancarelle per il commercio di prodotti locali delle aziende agricole a conduzione familiare; hanno lamentato la puzza che esala dagli orinatoi pubblici; la mancata funzionalità dei paletti metallici sul marciapiede di via Scalier; la generale mancanza di cassonetti; i guai con i contenitori a scomparsa; gli investimenti edili azzardati in area storica e altro ancora. Si domandano in definitiva, meno case, più aree verdi e più parcheggi. Tempo a sufficienza anche per riservare una tirata d’orecchi agli amministratori di condominio che avrebbero omesso di fornire per tempo informazioni in merito all’organizzazione dell’incontro con i rappresentanti cittadini. Infine l’augurio che a questo possano seguire altri incontri di più lunga durata per approfondire meglio gli argomenti che interessano.

Assolto l’appuntamento con il Comitato Arena, il sopralluogo del sindaco e collaboratori è proseguito in direzione di Cittavecchia.

Si chiede più ordine attorno all’Arena

Proponiamo di…

Il piccolo campo sportivo adiacente al Club polese di pugilato ha fatto da teatro per un breve incontro-confronto con una settantina di residenti in zona. Indubbiamente, l’occasione di dialogo è stata colta per tornare a lagnarsi del sempiterno e irrisolto problema del traffico e della cronica assenza di posteggi in centro città. I parcheggi irreperibili per le macchine e inesistenti per le motociclette, gli abbonamenti di posteggio mensile per gli abitanti in zona e l’enorme differenza di costi tra automobili private (50 kune) e i camion di rifornimento (500 kune), nonché di tariffario tra cittadini e affittacamere privati provocherebbero un certo scontento. L’argomento di difesa del direttore della Pulaparking, Branislav Bojanić, è stato quello di mostrare i due aspetti contrastanti di una medesima realtà: nel periodo invernale circolano in città 56mila automobili, mentre i parcheggi sono in tutto 1.700. Poi, un annuncio che promette bene: dal prossimo gennaio verranno introdotte tessere di parcheggio a scadenza annuale, con modalità di pagamento on line. È curioso il dato di fatto che un ristoratore locale si sia lagnato dell’assenza di servizi igienici pubblici, a comprova che i bar del centro, in piena stagione, traggono d’impaccio il fiume di turisti in circolazione. Altri vorrebbero vedere rinnovata la storica, ripida scaletta che conduce al Castello; realizzata una pavimentazione anti-stress, allestite panchine in legno nel campetto sportivo di cui sopra; vedere migliorata l’illuminazione pubblica; posto rimedio agli escrementi che imbrattano l’area dei mercati vecchi dietro al Municipio, collocando altoparlanti scaccia volatili come già fatto per i Giardini. Peste e corna, quindi, contro il chiasso generato dalla gioventù in Parco Tito, luogo tradizionale di raduno notturno. Il sindaco ha promesso ronde di controllo in tre turni da parte delle guardie comunali e la collaborazione con le forze dell’ordine. Altrettanta giustificata collera per l’indisciplina che regna in via Sergia, dove sfrecciano con prepotenza ciclisti, motociclisti e patiti del monopattino elettrico. Pure in detto caso si è parlato di facciate da recuperare e sono state chieste delucidazioni in merito ai vantaggi derivanti dall’applicazione del programma cittadino “Dolcevita”. Oltre a tanto, il suggerimento, secondo noi bizzarro, di sistemare palcoscenici per i suonatori e performers di strada.

Servizio (non) igienico e maleodorante

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