Pola. Corso d’autodifesa contro la violenza

L’iniziativa promossa dalla Questura istriana è riservata alle donne. Avrà inizio il 13 novembre

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Pola. Corso d’autodifesa contro la violenza
Pero Vuletić, Alen Klabot, Biljana Butigan e la portavoce Suzana Sokač. Foto: Fredy Poropat

La violenza sulle donne rientra tra i maggiori problemi della società, per cui è necessario parlarne apertamente e incentivare le vittime a cercare aiuto. Per far fronte a questo fenomeno, la Questura istriana quest’anno, nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre ha intrapreso una nuova attività: l’organizzazione di un corso della durata di due settimane per le donne denominato “Impara l’autodifesa con la polizia d’intervento”. In merito ieri in Questura si è tenuto un incontro stampa al quale hanno preso parte il questore Alen Klabot, Biljana Butigan, a capo del Dipartimento per la lotta alla delinquenza minorile e criminalità ai danni dei giovani e delle famiglie, nonché Pero Vuletić, istruttore per l’addestramento della Polizia d’intervento polese.

Tolleranza zero
“Ogni tipo di violenza, e in particolar modo contro le donne, rappresenta un problema che è inaccettabile e intollerabile, per cui le forze dell’ordine adottano un approccio di tolleranza zero nei confronti delle persone che commettono simili reati o trasgressioni – ha puntualizzato il questore –. Il nostro scopo principale è quello di incentivare le vittime a denunciare i casi, per poter offrire loro aiuto e tutela. Senz’altro nel corso dell’anno svolgiamo numerose attività preventive, come ad esempio lezioni sul tema nelle scuole della penisola, organizzando tribune pubbliche e tavole rotonde, nonché collaborando in varie maniere con con le istituzioni che tra si occupano della problematica legata alla violenza. La quale non riguarda solamente la vita privata, bensì la società intera. Una delle nuove attività preventive, volta sia a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza, sia a stimolare la coscienza delle donne, è rappresentata dal corso di autodifesa ideato e promosso dagli istruttori della Polizia d’intervento polese” – così Klabot.

Madri maltrattate dai figli
Biljana Butigan si è soffermata in primo luogo sui dati relativi alla violenza sulle donne negli ultimi due decenni in Regione che sono preoccupanti. “Basti pensare – ha detto, che dal 2003 al 2022 in Istria sono state uccise 22 donne. Nelle stragrande maggioranza dei casi, 18, a ucciderlo sono stati i lmariti o conviventi. Quest’anno, fortunatamente, non è avvenuto nessun femminicidio. In questo periodo comunque sono stati evidenziati 401 reati con elementi di violenza nei confronti delle donne, il che equivale a un aumento del 7 p.c. rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, quando ne furono registrati 374. A ogni modo – ha proseguito Butigan –, c’è da tener conto che esiste ancora un elevato numero di casi che non vengono denunciati alla Polizia, in quanto le vittime, molto spesso a causa della dipendenza economica, dei figli, della sensazione di colpa, della vergogna e altri motivi non denunciano le aggressioni. Preoccupa inoltre il fatto che è in aumento il numero delle madri maltrattate dai propri figli, e in questo senso possiamo trovare il motivo nella trasmissione transgenerazionale della violenza; i bambini crescendo nelle famiglie dov’è presente la violenza a loro volta divengono dei maltrattatori”, ha rilevato Butigan.

Le varie forme di violenza
La violenza fisica solitamente è legata a quella psichica ed emozionale, economica e sessuale. Per di più, sono sempre più frequenti i casi di stalking (persecuzione e/o pedinamento) e molestie tramite i mezzi di comunicazione, di isolamento forzato oppure del pericolo per la libertà di movimento. A soffermarsi sul corso d’addestramento è stato Vuletić, il quale ha rilevato innanzitutto che il fine dell’istruzione non è quello di iniziare un combattimento o entrare in qualche conflitto, bensì è basato solamente sull’autodifesa. “Il corso è concepito in modo da spiegare alle frequentatrici che è necessario adottare l’autodifesa solamente nelle situazioni nelle quali una persona non può difendersi in un altro modo dall’aggressione fisica, ossia quando non è possibile evitare il conflitto. Il tutto grazie alle tecniche basilari d’autodifesa”, ha concluso l’istruttore. Il corso (riservato a tutte le donne dai 18 anni in su) si svolgerà dal 13 al 24 novembre, in gruppi e nel pomeriggio della palestra in Questura. Le interessate possono iscriversi tramite l’indirizzo di posta elettronica [email protected] sino al 5 novembre.

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