I dati indicano che, anche laddove l’accesso a Internet è universale, vi sono grosse disparità nella misura in cui le persone possono trarre vantaggio dalla digitalizzazione. Il ritardo in cui si trovano molti cittadini potrebbe ampliarsi nei prossimi anni alla luce dell’aumento della complessità e del numero delle attività e dei servizi digitali. Le nuove tecnologie rappresentano un immenso potenziale per rafforzare la produttività e il benessere, ma possono anche ampliare la disparità a svantaggio delle persone meno avvezze agli strumenti digitali. Da qui nasce l’esigenza di avvicinare il maggior numero possibile di persone, in modo inclusivo, all’utilizzo di questi strumenti.

Un’esigenza ormai unanimamente ricosciuta sia dai Ministeri dell’Interno e della Giustizia e la Pubblica amministrazione, che in collaborazione con l’Agenzia per le Attività commerciali (AKD) hanno promosso il progetto “Digitalna Hrvatska” (Croazia digitale) focalizzato sulla cittadinanza digitale appunto e sugli strumenti messi a disposizione dei cittadini con l’obiettivo di semplificare il rapporto tra ogni singolo individuo e la pubblica amministrazione. L’iniziativa ha riscosso fin da subito largo consenso tra i cittadini, che dal giorno del lancio del progetto hanno letteralmente preso d’assalto gli stand del Ministero dell’Interno e dell’AKD allestiti di volta in volta nelle principali città della Croazia. Pola non fa eccezione. Lo dimostra la lunga fila di persone formatasi ieri mattina davanti al padiglione allestito in piazza Port’Aurea dai due dicasteri e dall’Agenzia per le attività commerciali.

A dare il benvenuto in città ai responsabili dell’iniziativa e a salutare i cittadini in coda è stata la vicesindaco Ivona Močenić, che ha definito “fondamentale” il progetto di educazione alla cittadinanza digitale. La rappresentante del Municipio ha quindi ricordato che l’amministrazione polese è una delle più digitalizzate del Paese.

Tornando allo stand allestito in piazza Port’Aurea, dagli addetti ai lavori si è appreso che i polesi hanno perlopiù chiesto informazioni sulle modalità d’attivazione della carta d’identità elettronica e del Servizio pubblico d’identità digitale “e-građani”. Carta d’identità e Servizio che i cittadini hanno tra l’altro potuto attivare direttamente in piazza grazie all’aiuto del personale dell’AKD, che ai “nuovi” cittadini digitali hanno inoltre fornito tutte le informazioni per usufruire al meglio delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dal Sistema pubblico di identità digitale.

Ai polesi interessati è stato così spiegato che il Servizio offre ad esempio la possibilità di richiedere online il rilascio di certificati anagrafici, della patente di guida, del passaporto e della stessa carta d’identità senza doversi necessariamente presentare in Questura e attendere per ore il proprio turno. A richiedere l’aiuto degli addetti ai lavori del Ministero dell’Interno dell’AKD non sono state, come facilmente prevedibile, soltanto persone di una certa età, ma anche diversi giovani, che pur avvezzi all’uso delle tecnologie, di Internet e dei social media hanno ammesso di non conoscere le numerose possibilità offerte e i servizi online del Sistema pubblico di identità digitale. Servizi che – attivata la carta d’identità elettronica e diventati “cittadini digitali – sapranno senz’altro come sfruttare al meglio, semplificandosi la vita.