Pola. Accolto il Piano verde della Città

Il documento strategico resterà in vigore fino a tutto il 2030

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Pola. Accolto il Piano verde della Città
Un filare di alberi all’entrata in città. Foto: DARIA DEGHENGHI

L’ufficio stampa della Città rende noto che il 9 febbraio è stato approvato il Piano verde di Pola, che resterà in vigore fino alla fine del 2030. L’assessore Samanta Barić ne riassume l’importanza in questi termini: “Si tratta di un documento strategico che unifica la pianificazione urbanistica e la pianificazione strategica in quanto indivisibili nel contesto dello sviluppo del territorio della Città di Pola. Il piano passa in rassegna il patrimonio arboreo in senso lato, ma anche le aree verdi e quelle edificate che sono rimaste inutilizzate o abbandonate o comunque sottosviluppate e propone soluzioni per la loro rivitalizzazione in armonia con le esigenze naturali e le specificità dell’ambiente, anche ai fini del mantenimento della resilienza in risposta alle minacce dovute ai cambiamenti climatici. L’obiettivo del Piano strategico è creare le basi per uno sviluppo sostenibile della città sui precetti della rigenerazione urbanistica, ovvero della riqualificazione come rimedio al degrado urbano. Il documento fornisce quindi le linee guida per ogni successivo cambiamento dei piani urbanistici di interesse locale”.
L’assessore Barić aggiunge, inoltre, che il Piano verde polese s’allinea ai documenti di riferimento di ordine superiore: quello nazionale e quello europeo e si mantiene in sintonia con le politiche ambientali ed energetiche dell’Unione europea, che impongono la riduzione delle emissioni dei gas serra del 40 per cento rispetto il 1990, e dell’80 per cento entro il 2050. Il documento passa in rassegna i criteri e le linee guida per la pianificazione e una gestione qualitativa dello sviluppo delle “infrastrutture verdi”, l’economia circolare, il recupero di edifici e strutture integrate nel tessuto urbano, l’efficienza energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione dei rischi che comportano. Alla stesura del documento hanno partecipano anche l’associazione degli architetti della Regione istriana e la cittadinanza, che è stata chiamata a esprimersi in merito nel corso del dibattito pubblico che si è avuto dal 17 ottobre al 16 novembre del 2023 con la presentazione pubblica alla Camera di economia.

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