Pola. Campus e Casa dello studente saranno sempre più accoglienti

Avviato la grande opera edilizia con sui si raddoppierà la ricettività del Polo universitario. I lavori dovrebbero essere ultimati entro il 31 marzo del 2021. L’investimento complessivo ammonta a 75 milioni di kune

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Pola. Campus e Casa dello studente saranno sempre più accoglienti

Crescita del campus studentesco di Pola: ci siamo. Negli ambienti dell’Università istriana “Juraj Dobrila” ieri ha attecchito l’emozione e la soddisfazione per l’avvio del grande progetto edilizio con cui si raddoppierà la ricettività del Campus universitario e della Casa dello studente in quella che fu l’area occupata dal vecchio ospedale civico. L’affare è fatto. A partire da gennaio 2020 il cantiere verrà aperto per venire affidato alle maestranze delle imprese Lavčević e Lavčević – inženjering di Spalato, con cui è stato appena firmato il contratto d’appalto, presupposto indispensabile per l’avvio dell’impresa che dovrà essere ultimata entro il 31 marzo 2021, per un investimento complessivo pari a 75 milioni di kune. La presentazione ufficiale del progetto di costruzione dei nuovi padiglioni ,che sta per decollare a tutti gli effetti, è stata affidata ieri al direttore del Centro studentesco polese, Miodrag Čerina e alle coordinatrici progettuali Lorena Mošnja Škare e Sanja Radolović. A compiacersi della prospettiva il rettore dell’Università polese, Alfio Barbieri e il sindaco Boris Miletić, affiancato per l’occasione dai suoi vice Elena Puh Belci e Robert Cvek.
Quattrocento posti letto
“Grazie a voi che condividete la gioia di questo momento prefestivo in ogni senso – così Alfio Barbieri – quando possiamo annunciare il prossimo inzio dei primi lavori di costruzione grazie ai quali nell’anno accademico 2021/2022 Pola si potrà offrire una sistemazione a 400 studenti, migliorando di gran lunga lo standard studentesco polese, privilegiando in primo luogo i giovani senza o con poche risorse economiche, ma anche socialmente svantaggiati da handicap. È in questa maniera che si assicureranno alle future generazioni le condizioni di base per potersi concentrare esclusivamente sull’apprendimento, sullo studio e sulla futura formazione professionale. Matureranno parimenti i presupposti per poter accogliere a Pola studenti stranieri che con il proprio bagaglio linguistico-culturale arricchiranno ulteriormente l’immagine multiculturale della città, mentre i futuri padiglioni diverranno ulteriori ambienti di condivisione sociale e di accoglienza collettiva”.
I progressi nell’ultimo decennio
D’altra parte, Pola nutre grosse aspettative nei confronti di questo Ateneo, perché, come segnalato da Miletić “il progresso dell’Università deve essere strettamente correlato a quello della città di cui è parte integrante”. Il sindaco si è concentrato anche sul confronto tra la Pola universitaria di 10 anni fa e quella odierna, risaltando il grande progresso compiuto in quanto a infrastrutture, per cui si è vinto ogni scetticismo e ogni dubbio di non poter procedere a grandi passi. Già nel 2015 erano stati raggiunti i primi obiettivi: l’inaugurazione del Casa dello studente e del grande edificio riservato alla ristorazione. Ora si va verso l’ampliamento della ricettività della Casa dello studente e dell’area riservata alla ristorazione. La moderna struttura residenziale esistente, con tanto di impianto di ristoro, sembra essersi ridotta a un abito molto stretto per l’utenza frequentante l’Università, che attualmente risulta inglobare oltre 4.000 studenti, di cui addirittura la metà provenienti da altre regioni di Croazia.
La capienza della casa dello studente (con 137 posti letto e otto appartamenti) può soddisfare soltanto una parte delle necessità, come nel caso del ristorante-pizzeria che, dicono, non basta, nonostante i suoi 184 posti a sedere.
Consapevoli degli sviluppi in atto, l’attuale ingrandimento logistico era stato pianificato subito dopo il 2015, anno in cui venivano inaugurate le prime strutture del campus, nell’area prima abbandonata dai reparti ospedalieri e assegnata in usufrutto perenne all’Università di Pola.
Le fonti di finanziamento
Come ricordato, nel 2016, il progetto di ampliamento del Campus venne candidato presso l’Agenzia centrale per il finanziamento e la contrattazione dei programmi e dei progetti europei. Successivamente, si era riusciti a firmare il contratto per l’assegnazione di ben 58 milioni e 403mila kune a fondo perduto. Le firme ministeriali (Dicastero dello sviluppo regionale e fondi dell’UE) e dell’anzidetta agenzia sancivano una partecipazione europea dell’85 per cento e nazionale del 15 per cento. Poi, il Ministero della Scienza e dell’Istruzione ha aggiunto un ulteriore contributo di oltre 16 milioni portando l’investimento a 75 milioni e garantendo la totale copertura finanziaria. Nel frattempo, chi di dovere ha smaltito proprio tutti i preliminari: studio di fattibilità, progetto di massima, progetto geodetico, studio geo-meccanico e progetto esecutivo, gara d’appalto. Strada facendo la progettazione si era imbattuta nei ritrovamenti archeologici e nella necropoli del monastero medievale di San Michele, setacciato al dettaglio dal Centro di ricerche archeologiche interdisciplinari della Facoltà di Filosofia di Pola e dall’Istituto zagabrese per l’antropologia (analisi bioarcheologica). Ora, niente più rinvii. Anno nuovo cantiere nuovo, anche perché i soldi europei non ammettono ritardi e impongono il rispetto dei tempi pattuiti, per cui tutto dovrebbe terminare entro il primo trimestre del 2021.
In futuro anche campi sportivi
Uno dei due padiglioni previsti dovrà venire eretto al posto dell’edificio prima occupato dall’impianto della caldaia ospedaliera, ora in fase di smantellamento. Il progetto prevede l’organizzazione di 97 camere doppie e 4 sistemazioni aggiuntive per disabili. Le camere verranno dotate di tutti i comfort: aria condizionata, accesso a Internet gratuito, TV. Previsti vani cucina in ogni piano, più un garage sotterraneo per 24 veicoli, 40 biciclette e distributore per macchine ad alimentazione elettrica. Nell’ambito di questa seconda Casa dello studente verrà allestito un altro ristorante con 100 posti a sedere e altri 20 sulla terrazza. Vita da studente favolosa, dal momento che non mancheranno nemmeno la sala soggiorno-party, la palestra per il fitness e la lavanderia con asciugatrici self service. Quanto alla sua costruzione, per il secondo padiglione c’era stato qualche intoppo. Dopo lunghe trattative, gli addetti alla sovrintendenza al patrimonio storico avevano permesso di costruire un piano sopra l’edificio dell’ex lavanderia ospedaliera, pur essendo firmato dal noto architetto Alberto Turina, il medesimo che ha progettato il Mulino e la “Casa dei dottori”, che fa angolo davanti all’Arena. Qui previste ulteriori 27 camere doppie e varie aule studio. Entrambe le strutture rispetteranno la vigente normativa sull’efficienza energetica. Ma non è tutto. Miodrag Čerina ha annunciato di avere candidato per l’assegnazione dei fondi un altro grosso progetto, ossia la costruzione dei campi sportivi in funzione dell’area studentesca: un campo di calcio, uno plurifunzionale e uno da tennis. Sono in atto anche i preparativi per candidare la progettazione di una palestra.

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