Pola. «A chi vanno i 200 biglietti gratuiti?»

Možemo! s’interroga sul destino dei tagliandi elargiti al Municipio

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Pola. «A chi vanno i 200 biglietti gratuiti?»
Uno dei concerti della scorsa estate in Arena. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Concerti promossi ed eventi rifiutati, semaforo rosso, semaforo verde. I criteri della programmazione dell’estate polese edizione 2023 fanno discutere in continuazione. Nel periodo di (presunta) fine dell’epidemia le agenzie impazzano, il primo cittadino Filip Zoričić viene chiamato in causa, mentre il Regolamento e i membri del Fiduciariato incaricato di decidere sono quelli ereditati dalla precedente legislatura, che in quanto tali non avrebbero dovuto cambiare punti di vista e modalità di gestione dei palcoscenici. E c’è chi torna a individuare l’aspetto del tutto discutibile della gestione della ventura stagione culturale, puntando il dito anche su determinate abitudini poco morali radicate dagli anni passati. La piattaforma Možemo! vede il Municipio quale responsabile di comportamenti da ricatto nei confronti dei promotori degli eventi. Ma, prima di arrivare al nocciolo della questione, la formazione politica che detiene quattro seggi consiliari di Pola, invita a istituire una comunione tra l’anzidetto Fiduciariato e il Consiglio culturale della Città di Pola. Lo scopo sarebbe quello di rendere più “democratiche” le decisioni in merito all’assegnazione in usufrutto dei palcoscenici non solo dentro o all’ombra dei monumenti, ma anche in tutti i luoghi pubblici di proprietà cittadina. L’idea suggerita è quella di allargare la squadra addetta alla cernita degli eventi con altri rappresentanti di una scena musicale indipendente e del settore culturale che conoscano in maniera più approfondita i nuovi trend dello spettacolo. Viene ritenuto che gli esperti in storia e in archeologia (picche alle istituzioni museali), non dovrebbero essere “figure dominanti” nel decidere e che le concessioni non dovrebbero scaturire quale specchio della volontà arbitraria e autocratica di singoli ubicati in posizioni di potere.

Regolamento da riscrivere
Možemo! chiede la riscrittura del Regolamento cittadino per lo svolgimento degli eventi che porta ancora la firma dell’ex sindaco Boris Miletić, rendendolo aggiornato alle attuali necessità e consono a impedire il frastuono dei Festival di musica elettronica all’Arena, ma soprattutto a frenare l’elargizione di biglietti gratuiti su ampia scala. L’articolo 14 del medesimo obbliga i promotors a sganciare 200 biglietti gratuiti alla Città, che poi li elargisce a proprio piacimento, con criteri finora mai esposti alla luce del sole: o così o niente porte aperte. Ad ottenere 200 visti d’ingresso ci sarebbero altrettanti ignoti e privilegiati cittadini di Pola, mentre questa prassi si considera in collisione con la Legge sul conflitto d’interesse, giacché il valore della donazione-distribuzione superante di gran lunga i 66 euro, dovrebbe sottostare a obbligo tributario. Tant’è vero che i costi dei biglietti per le grandi manifestazioni sono sempre proibitivi. La Piattaforma mette in mostra anche un secondo possibile brutto aspetto: il bagarinaggio. Facendo incetta di biglietti, qualcuno potrebbe anche rivenderli a prezzo maggiorato. Nel caso del concerto degli Artic Monkeys i biglietti sul mercato nero avrebbero raggiunto anche costi pazzeschi, da quasi 700 euro. Per Možemo! è cosa legittima chiedere chi saranno i 200 nuovi privilegiati, come pure condannare l’abitudine di “incartare” l’Arena al momento degli spettacoli affinché la “plebe” non veda e criticare anche l’uso vergognoso di wc chimici in totale assenza di quelli pubblici (nuovamente invettiva contro la gestione del monumento affidata in esclusiva al Museo archeologico istriano).

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