Per le opere pubbliche spesa di 6 milioni di euro

Bilancio. Quello che si propone di fare nell’anno a venire

0
Per le opere pubbliche spesa di 6 milioni di euro
L’ennesimo allargamento del cimitero costerà 1,4 milioni di euro. Foto: DARIA DEGHENGHI

Per il suo primo Bilancio di previsione in euro, il primo “anno di crescita dopo il dissesto Covid” e il primo “governo di coalizione” dopo vent’anni di dominio della DDI, il sindaco Filip Zoričić sta per portare in aula un Piano delle opere pubbliche per il 2023 che anticipa alcune modifiche di rilievo. E questa volta non si tratterà solo di “proporre, progettare e pianificare”. Il documento che costituisce uno degli allegati d’obbligo del Bilancio di previsione, sarà discusso dal Consiglio municipale lunedì 21 novembre e sarà il banco di prova definitivo della nuova maggioranza consiliare, ora composta dalla lista civica del sindaco (NL Filip Zoričić), dal Partito socialdemocratico (SDP), dalla Comunità democratica croata (HDZ) e dalle due “trasformiste” Marija Marković Nikolovski (SUH) e Gordana Ferenčić (Verdi), che nel giro di un anno o poco più hanno voltato le spalle al partner storico, la Dieta Democratica Istriana.

Ripartizione dei soldi
Tornando al Piano delle opere pubbliche, le cifre risultano imponenti e si parla di quasi sei milioni di euro (per l’esattezza 5.983.477), una porzione tutt’altro che irrilevante del Preventivo 2023 che ammonterà a quasi 80 milioni di euro, vale a dire la bellezza di 600 milioni delle kune che dal 1.mo gennaio mandiamo in pensione. Dunque, nell’anno a venire le opere pubbliche da progettarsi o realizzarsi sfioreranno i sei milioni di euro sopraddetti, in controvalore 45 milioni di kune. Un importo considerevole che verrà ripartito come segue, per tipologie di investimenti: rete stradale 952.044 euro, zone esclusivamente pedonali 2,17 milioni, parcheggi 126.087, aree verdi pubbliche 749.889, illuminazione stradale 484.438, cimiteri e crematori 1,5 milioni. Da mettere subito in rilievo la categoria delle zone esclusivamente pedonali, perché in questa classe di opere pubbliche spicca una che c’interessa da vicino. Si tratta del recupero totale dello stabilimento balneare di Stoia, che probabilmente richiederà due anni d’interventi e investimenti, verosimilmente in toto superiori ai 2 milioni di euro, di cui solo nel 2023 ne saranno stanziati 1,2 milioni (per la precisione 1.128.144). Sulle modalità del recupero si è già detto in anticipo; tra l’altro s’è detto che per “salvare” la stagione balneare di mezzo, sarebbe opportuno suddividere i lavori in almeno due fasi se non tre. Ma di Stoia si tornerà a parlare in un secondo momento, sicuramente in concomitanza con la pubblicazione del bando d’appalto. In questa sede c’interessa la ripartizione dei mezzi.

Un varco verso il Castello
Altri due investimenti di rilievo nelle zone cosiddette “esclusivamente pedonali” riguardano Valcane e il Colle Castello. Nel primo caso si tratta di aggiungere un lungomare “aggiuntivo” al Lungomare propriamente detto: al costo di 132.723 euro a Valcane si snoderà u nuovo percorso pedonale di 230 metri in modo da estendersi e migliorarsi la passeggiata più amata dai polesi. Un pubblico tendenzialmente sospettoso potrebbe vederci un ulteriore “favore” al futuro albergo Valcane, lungamente contestato dalla Piattaforma Možemo, ma resta il fatto che l’insenatura merita una migliore integrazione nella fascia costiera in entrambe le direzioni e non solo in direzione del Lungomare. L’altra opera pubblica è anche più importante. Si tratta di aprire un varco a partire dal Clivo al Castello (in corrispondenza di via Castropola) verso la sommità del colle e quindi verso il Castello veneziano e il Piccolo teatro romano ai suoi piedi, ora completamente ristrutturati. Il varco fiancheggerà il lato della Biblioteca universitaria che si apre su via Castropola, sarà esclusivamente pedonale e fungerà da accesso al cuore storico più interno e più trascurato di Pola, fino alle grandi opere di restauro e riqualifica dei due musei (Storico e Archeologico). Per realizzare questo passaggio in salita, l’amministrazione municipale propone di spendere 729.975 euro. In paragone, gli altri importi sono inferiori, perché il resto dell’elenco cita solo progetti parziali o fasi preparatorie di imminenti opere pubbliche, per esempio via Kandler (145.996 euro) e i quindici chilometri di piste ciclabili (33.181 euro) da un capo all’altro del perimetro urbano.

Ampliamento del cimitero
Avanti. Il Cimitero civico di Monte Ghiro va incontro a una terza fase di ampliamento del valore complessivo di 1,4 milioni di euro, o meglio di 1,5 milioni con le spese per modo di dire collaterali. Tra queste i 23.000 euro da investire nella progettazione della futura sede dell’azienda per servizi funebri, che si propone di edificare in prossimità del camposanto, rinunciando all’attuale sede in via Eugen Kumičić, che da tempo non soddisfa più le esigenze di spazio della Società. Per costruire la nuova sede si conta di vendere l’altra e compensare la spesa coi ricavi, sempre che bastino.

Piazza della Repubblica ridisegnata
Per quanto attiene agli investimenti nella rete stradale, le cifre non sono eccezionali, ma ciò non significa ancora che non vi siano in cantiere importanti novità. Intanto, torna agli onori della cronaca piazza della Repubblica, o meglio il grande incrocio circondato da soli edifici direzionali (OTP, ex emporio Pula, Questura e Assicurazioni Croatia). L’incrocio rimasto “storpio” dopo la trasformazione di via Marulić in senso unico sarà finalmente ridisegnato per assorbire meglio la grande quantità di automobili e mezzi pubblici che ora provocano frequenti imbottigliamenti in via Smareglia. La riqualifica dell’incrocio potrebbe fungere anche da condizione preliminare per la ristrutturazione dei grandi magazzini, ora in mano a capitale straniero (giustamente in attesa di essere messo a frutto). Per cambiare volto a piazza della Repubblica, nel 2023 la Città di Pola intende spendere poco meno di 200.000 euro, circa 1,5 milioni della valuta nazionale che sta per sparire di scena.

«Rivoluzione» in via Trieste
Ma la maggiore delle opere pubbliche nella rete stradale del nuovo anno graverà sul bilancio dell’Ente strade nazionale con investimenti locali solo nel sistema idrico e fognario (a spede del Servizio idrico integrato). Si tratta della già annunciata riqualifica di via Trieste da piazza al Ponte alla tangenziale, compreso un tratto di via dei Vecchi statuti (fino alla rotatoria in Riva). In questo caso la Città di Pola parteciperà alle spese con 331.807 euro per “piantare” ai lati degli 1,7 chilometri strade da ricostruire la nuova illuminazione stradale “verde”. Duecentomila euro saranno stanziati per costruire il raccordo Paganor-Valdenaga, 170mila per aggiustare via Marulić, 91mila per 1,6 km di raccordo con rotatoria sulla Pola-Fasana, 66mila per la bretella accessoria tra la statale D-66 e via dei Partigiani a Montegrande e ben 172mila per ricostruire la strada di collegamento tra Stoia e Valovine in perenne stato dissesto idrogeologico e incuria.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display