Ospedale. In condizioni ideali sarà trasloco prima dell’estate

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Ospedale. In condizioni ideali sarà trasloco prima dell’estate

La task force dell’Ospedale in conferenza stampa, ieri, davanti all’entrata del futuro blocco dell’Emergenza medica, in quello che è l’Annesso 1 del futuro nuovo ospedale di Pola. A convocarla (su insistenza degli stessi mass media) la direttrice ospedaliera, dottoressa Irena Hrstić, i vicedirettori Ivica Fedel (medico chirurgo nella stessa struttura) e Dragan Trivanović (oncologo ospedaliero), nonché Irina Pucić, a capo del personale infermieristico dell’ospedale.

Sorprendente a dir poco la dichiarazione rilasciata dalla direttrice nei primi momenti dell’incontro, avvenuto appunto nel cantiere della nuova struttura ospedaliera al Civile. “Se le condizioni dovessero essere ideali, contiamo di trasferirci prima dell’inizio della stagione turistica, o, se dovremmo constatare il contrario, aspetteremo di farlo alla fine dell’estate“.
“Ora non abbiamo piu problemi con la parte edile dell’opera – ha aggiunto –, bensì con le forniture mediche, con i macchinari: se riuscissimo a garantire l’acquisto dell’equipaggiamento per le sale operatorie, saremmo in grado di trasferirci anche tra qualche mese“. È stato appena a fine anno che l’ospedale è riuscito ad attivare il credito della Banca per il rinnovo e lo sviluppo, garantendo così la sicurezza dei finanziamenti. Che non sono però un capitolo chiuso, perché, sempre a detta della Hrstić, si sarà costretti molto presto ad avviare delle trattative che porteranno in cassa ulteriore denaro“.

Ritardi… giustificati

L’edilizia ospedaliera è entrata da poco nel quinto anno dacché il 31 dicembre 2014 era stato firmato il contratto d’appalto e il 23 gennaio 2015 erano decollati lavori. “All’inizio – così la Hrstić –, era stato detto che sarebbero durati 3 anni, però ci sono dei validi motivi per cui questo non è avvenuto. Il primo è da addebitare al sottosuolo del cantiere, a determinati fenomeni che hanno spostato i termini dei lavori edili caricandone la durata“. Il primo motivo del ritardo, però, è da addebitare, stando alla Hrstić, ai doverosi interventi a cui è stata sottoposta la documentazione progettuale. “Se vogliamo avere una struttura ospedaliera all’avanguardia, nel senso tecnico e tecnologico – dobbiamo prendere in considerazione il fatto che nell’arco dell’edificazione è stato necessario aggiornare determinate cose nei progetti“.
Altro motivo di ritardo dei lavori sarebbe stato il deficit di quadri, ossia di operai specializzati, ingaggiati dalle ditte subappaltatrici.
Per quel che concerne la qualità dei lavori sinora eseguiti, la Hrstić li ha definiti “soddisfacenti“ e ha specificato che farà uso delle misure di garanzia contenute nel contratto qualora la cosa si dimostrasse contraria.
“Anche se ci rendiamo conto che sarà soltanto quando entreremo nei nuovi spazi che potremo accorgerci delle cose che eventualmente non andranno bene“.

Presto un nuovo tender

Ivica Fedel, vicedirettore ospedaliero, ha annunciato la pubblicazione dei tender internazionali per le forniture del “day surgery“ e del blocco che ospita le sale operatorie. “Sapremo che cosa ci aspetta – ha continuato –, quando si riunirà la Commissione per le forniture pubbliche, perché la pubblicazione dei bandi ha fatto nascere problemi che soltanto quest’organismo può risolvere. Noi cerchiamo macchinari che corrispondano agli standard europei per le nostre sale, che una volta unificate copriranno il fabbisogno di tutto l’ospedale“. Lo stesso Fedel ha ribadito che il nosocomio polese ha speso nell’ultimo decennio qualcosa come 50 milioni di kune per equipaggiare i reparti con macchinari lungamente mancanti e costosi: Risonanza magnetica, TC a 128 strati, equipaggiamento endoscopico e, ancora in fase di collaudo, la PET/CT globale corporea “che eleverà le prestazioni diagnostiche di Medicina nucleare a favore dei pazienti con patologie gravi”.

I nuovi spazi

Doveroso ricordare che l’Annesso 2, assieme a Radiologia, Laboratorio biochimico centrale e Medicina nucleare avrà 12.298 metri quadrati di spazio: sarà un day hospital per ogni specialità medica e chirurgica diurna (quindi anche un “day surgery”), avrà 71 letti di degenza, di cui 28 per emodializzati e due sale operatorie. Ospiterà pure il policlinico con 47 ambulatori per 80 specialità mediche. Sarà collegato (con due corridoi coperti), all’Annesso 1; questo avrà 8 piani in tutto, 506 stanze d’ospedale nelle divisioni al completo su di una superficie di 33.767 metri quadrati.
Nell’Annesso 1 troveranno sede il blocco dell’Emergenza medica e quello delle sale operatorie (la cui entrata sarà collegata con un viale d’accesso al parcheggio di via Santorio), nonché l’Unità di Medicina intensiva e Anestesiologia”.

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