«Operazione ramazza» a Stoia

Gli alunni delle settime classi della Scuola elementare in lingua italiana «Giuseppina Martinuzzi» si sono dati ieri appuntamento per un’iniziativa di carattere ambientale: liberare la spiaggia dai rifiuti accumulati dopo l’inverno grazie anche all’aiuto delle maestranze dell’«Herculanea»

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«Operazione ramazza» a Stoia
Ecco come collezionare legna in mezzo alla spiaggia. Foto: ARLETTA FONIO GRUBISA

La sensibilità ecologica si impara a scuola, o meglio, in spiaggia, magari in concomitanza con la Giornata mondiale delle buone azioni e gli incoraggiamenti della Città. In ogni caso, una settantina di vivacissimi ragazzini di tre classi settime parallele dell’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi di Pola, ieri mattina in aula non hanno imparato proprio nulla, ma hanno avuto modo di arricchire il proprio percorso formativo a cielo aperto, sotto il sole dell’area balneare di Stoia, tutto attorno al popolare e amato stabilimento balneare, luogo d’incontro e di ricreazione eletto dalla Comunità nazionale italiana di Pola, di ieri e di oggi. A volte fa bene riporre il solito manuale in cartella e gli esercizi di grammatica e d’affinamento della conoscenza della lingua e della cultura italiana idem, per investire nell’educazione civica, animare lo spirito della condivisione di un ambiente, naturale e umano, che ci appartiene per storia, per tradizione e per un domani da salvaguardare.

Pneumatici e tronchi d’albero
La splendida giornata ha fatto da cornice a una vera e propria “operazione ramazza”, per un’iniziativa di educazione ambientale capitanata da sei insegnanti, avente l’obiettivo di liberare la spiaggia dai rifiuti accumulati dopo un inverno noncurante della salute della costa. A dire la verità, anche qua il male – leggi pattume – è arrivato dal mare, sofferente per avere ingerito macro e microplastica, travi, legna, catrame, pezzi di reti da pesca, bottiglie, pneumatici, rifiuti di ogni forma, genere, dimensione e colore, frutto della cattiva gestione a monte dell’abbandono consapevole che sta minacciando la flora e la fauna marittima. La noia nel caso di noi bagnanti sulla spiaggia nell’entrante stagione calda è nulla a confronto con il danno in atto in questi lidi come anche altrove. Ed è stato esemplare, anche per quei cittadini che ieri mattina hanno scelto Stoia quale luogo di passeggiata rivierasca, vedere tutto questo esercito di giovani operatori ecologici a lavorare sodo; quelle manine inguantate che ti inseriscono gomme di automobile dentro ai sacchi, o che rotolano enormi tronchi d’albero secco nel mucchio da prelevare con il camion. Gli alunni della Martinuzzi, a ritmo di lavoro di muscoli, sono stati investiti dalla consapevolezza dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute delle spiagge coadiuvati dall’impresa comunale Herculanea, che ha fornito loro la dotazione necessaria alle pulizie, come sacchi, contenitori e guantoni, fino ad accompagnare l’azione di raccolta dei rifiuti per fare mucchio, anche con manovra di potatura di alberi e arbusti. L’enorme automezzo con dispositivo raccoglitore è finito per straripare, tanto è stato caricato di sterpaglia, ciarpame depositato dalle mareggiate e accumulato per abbandono.

Una giornata all’aria aperta
Come l’hanno presa, i ragazzi, l’idea di diventare degli spazzini della costa? Lo chiediamo all’insegnante capogruppo e coordinatore, Alessandro Lakoseljac. “Loro sono sempre contenti quando possono d’uscire di scuola. Una giornata all’aria aperta serve anche a loro, per rendersi conto della realtà che sta al di fuori delle aule e d’altra parte si sono sentiti felici di poter essere fautori di una buona azione. Ora si renderanno conto quanto non conviene scaricare rifiuti in spiaggia e rovinare il piacere della balneazione in un ambiente sudicio. Lo scopo del progetto era trascorrere una giornata, in orario extrascolastico, all’insegna delle buone azioni, dell’educazione ecologica, della convivenza, dell’amicizia e della sensibilizzazione nei confronti del nostro ambiente da lasciare in eredità ai posteri. Eravamo certi che i nostri piccoli operatori avrebbero partecipato con entusiasmo dimostrando consapevolezza e impegno per la salvaguardia del bene comune ovvero della nostra spiaggia e del nostro mare”.

Un ritrovo storico
Perché proprio Stoia? È la domanda rivolta al direttore della scuola, Luka Brussich, davanti all’insenatura di Valovine, attorniato da ragazzini e impegnato a distribuire tanto di requisiti necessari alla pulizia. “Stoia è stata scelta perché è ritrovo storico dei connazionali, sia rimasti sia di coloro che se ne sono andati. È il luogo d’incontro per decenni e decenni eletto dalla comunità italiana. Come landa litorale è abbastanza trascurata e sporca, ed è per questo che nel mese delle azioni positive abbiamo deciso di venire qua a pulire le spiagge circostanti lo stabilimento balneare”. Tutto sommato è stata una gita ecologica ad effetto invero abbronzante data l’invadenza del sole, e in qualche frangente è risultato necessario correre al riparo in ombra. Raggiungere Stoia e tornare a scuola, verso tutta un’altra zona cittadina non è stato un problema. Al trasporto gratuito, classe per classe a scaglioni, con le corriere di linea, ci ha pensato l’azienda Pulapromet. Ora regna la giusta e comprensibile convinzione che iniziative del genere vadano eccome ripetute. L’eco-pattuglia è d’accordo.

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