«Monte Giro». Rincaro di parte dei servizi

Quello più sensibile riguarda l’esumazione dei resti funebri: prima si pagava 28,54 euro, ora 84,94

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«Monte Giro». Rincaro di parte dei servizi
Il cimitero di Monte Ghiro. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

La crisi economica e bellica che sta scuotendo l’Europa e il resto del mondo, si riflette su ogni aspetto del vivere civile e anche sulla… morte. Non ne esce immune nemmeno un servizio di pompe funebri come quello di Pola. Purtroppo, nell’epoca dei prezzi che s’impennano, anche la “Monte Giro” ha ceduto e fatto salire i costi di numerosi propri servizi. L’azienda lo ha comunicato ieri, ufficialmente, al pubblico, che giocoforza è costretto ad adeguarsi ai problemi che toccano il settore delle onoranze funebri, delicato, ma soggetto anche questo alle leggi di mercato e alle regole del profitto. Nessun rincaro folle per i funerali standard, come nemmeno aumenti per gli indennizzi annuali sui sepolcri, e sui costi dei posti di sepoltura, bensì un correttivo per diversi servizi – 16 in tutto – anche perché, dicono, sono passati 25 anni da quando era stato applicato un ultimo aumento più visibile. Per giustificare tanto di poco gradite novità, Darko Bjelić, direttore dell’impresa che gestisce le aree sepolcrali di Pola e di Stignano ha voluto sottolineare che, con tutto l’aumento, il tariffario delle Pompe funebri polesi continuerebbe a mostrarsi tra i più abbordabili di tutte le realtà urbane della nazione e del territorio.

“I prezzi da noi applicati resteranno tra i più economici di tutti quelli in vigore nelle altre città come la nostra, sia in Istria che in Croazia. Il fatto è che servono assolutamente nuovi investimenti a titolo di rinnovo e ampliamento cimiteriale, soprattutto quando si parla di cappelle per la veglia funebre e di ossario cittadino, mentre si mostrano altrettanto indispensabili migliori servizi in funzione dei cittadini, che regolarmente pagano l’indennizzo annuale per l’usufrutto cimiteriale. Voglio credere che finora la cittadinanza sia stata soddisfatta delle nostre prestazioni. Ora, però, investiti dalle modifiche alle normative, dal caro prezzi dei combustibili e di tante altre spese materiali, siamo costretti a mutare almeno una piccola parte di costi, che come tali non dovrebbero influire sulla maggior parte dei cittadini”.
La direzione ritiene fondamentale il fatto che l’ammontare della tassa annua sull’usufrutto permanente del sepolcro, resterà tale e quale, invariata ancora dal 2008. Vediamo più da vicino i rincari, anche se le Pompe funebri non hanno ancora presentato voce per voce l’intero listino prezzi per singolo servizio o spesa, ma spiegato grosso modo le lievitazioni più rilevanti in atto. Dicono che di 39 voci riguardanti altrettanti servizi comunali, per 16 in tutto c’è stata correzione, in buona parte condizionata dalla normativa, dal momento che la Legge del 2016 aveva introdotto una separazione tra servizi comunali e di mercato, che conseguentemente devono figurare accompagnati da un tariffario ben differenziato. Vengono indicati quali ritocchi più significativi, l’usufrutto della camera ardente in occasione dei funerali, che tra non molto verrà a costare 13,27 euro e non 4,64 euro come finora. Rincaro identico nel caso dell’usufrutto delle celle frigorifere nell’area cimiteriale che si pagheranno 13,27 euro, come nel caso delle celle della Patologia dell’Ospedale cittadino, che applica questo costo ormai da tempo, come diverse altre aziende ed agenzie funebri. Il servizio d’esumazione dei resti funebri verrà fatto pagare molto di più che in precedenza: 84,94 euro al posto di 28,54 euro. Ma da Pola asseriscono che il costo non è esagerato e prendono quale termine di paragone il cimitero zagabrese di Mirogoj, dove l’esumazione risulta essere pari a 156,47 euro. La “Monte Giro” anticipa, inoltre, la crescita dei costi di smaltimento delle corone di fiori e di ceri tempo dopo i funerali, dal momento che anche i servizi di smaltimento rifiuti sono rincarati più considerevolmente dal 1998. Dicono, senza entrare più al dettaglio, che ad aumentare saranno anche le sepolture nelle tombe di più grandi dimensioni, mentre quelle al campo comunale risulteranno meno interessate da questi cambiamenti di tariffario. Oltre che i costi, dovrebbero cambiare pure alcune modalità di prestazione dei servizi al punto che determinate voci dell’elenco verranno annullate e altre aggiunte in base al fabbisogno, così com’è stato studiato a cominciare dalla metà dell’anno scorso. All’informazione che comunica il futuro rincaro, la “Monte Giro” ha allegato anche il commento del sindaco di Pola Filip Zoričić: “Comprendo le necessità dell’azienda comunale, però sono compiaciuto del fatto che abbiano tenuto conto del momento difficile in cui si trovano i nostri concittadini e pertanto richiesto correzioni minime dei costi per i servizi. È da un quarto di secolo che l’impresa non ha mutato in maniera più rilevante il proprio tariffario e credo che per questo abbia battuto il record in Croazia. I nostri campisanti e gli impiegati nei servizi funebri si meritano condizioni di lavoro sostenibili e i nostri cittadini un servizio dignitoso”.

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