Un croato adulto su due fa i conti con i chili di troppo

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Un croato adulto su due fa i conti con i chili di troppo
Foto Damir Spehar/PIXSELL

L’obesità e il sovrappeso possono accorciare la vita di dieci anni e rappresentano la quinta causa di morte nel mondo. È quanto segnalato dalla Lega croata per l’ipertensione in occasione della Giornata mondiale dell’obesità. Nei Paesi facenti parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), 50 milioni di persone soffrono di obesità e si prevede che questo numero possa crescere fino a 92 milioni entro il 2050, ha affermato la Lega in un comunicato. Secondo i risultati dell’Indagine europea sulla salute (EHIS), in Croazia un adulto su due è in sovrappeso od obeso.
L’obesità è una malattia cronica che può essere curata con successo, ma se non viene trattata può avere gravi conseguenze sulla salute e sulla vita di una persona, sottolineano gli esperti. Tra le conseguenza dell’obesità, figurano il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcune forme di cancro. Ecco perché, rileva la Lega croata per l’ipertensione, il trattamento dell’obesità richiede un approccio multidisciplinare, il coinvolgimento di diabetologi, cardiologi, psicologi, oltre che di trainer specializzati per persone in sovrappeso. Ma ecco sorgere un problema: non esiste una specializzazione in materia di obesità, anche se questa malattia è diventata uno dei problemi di salute pubblica più impegnativi del 21° secolo.
Gli esperti sottolineano altresì l’importanza della comunicazione e del giusto approccio nei confronti di una persona che soffre di obesità affinché il paziente possa affrontare e accettare la diagnosi e, con sforzi e forze propri, stabilire abitudini di vita sana per migliorare la longevità. La sensibilizzazione sui rischi legati al sovrappeso è il primo di una serie di eventi riguardanti il progetto “Caccia al killer silenzioso”, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pressione alta, ovvero sull’ipertensione arteriosa, che è da ormai molti anni ritenuto il “killer numero 1”. L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio di malattie gravi e invalidanti come ictus, infarto miocardico, scompenso cardiaco e insufficienza renale. Una delle basilari norme di prevenzione dell’ipertensione è la conduzione di uno stile di vita sano, sottolineano dalla Lega croata per l’ipertensione.

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