Istravirgin, olio come diamante

Inaugurata la Rassegna di quello d’oliva novello. La 16.esima edizione, rinnovata, si svolge nell’ex scuola

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Istravirgin, olio come diamante
Foto: CARLA ROTTA

Ha cambiato veste, ha cambiato nome, ha cambiato sede, ma non il cuore. La tradizionale Rassegna dell’olio d’oliva novello, si è tolta la polvere di due anni di assenza causa la pandemia e si è riproposta, come detto, assolutamente rinnovata. Non si chiama più Giornate dell’olio d’oliva novello, non vive sotto il tendone ed è visivamente più e meglio pensata. Ora si chiama Istravirgin, ha messo su casa negli ampi spazi dell’ex sede della Scuola elementare di Dignano (per il salto di qualità abitativa, ha attraversato la strada, quindi, essendo nelle precedenti edizioni il tendone posizionato nel parcheggio di via dell’Istria) ed ha una nuova immagine: un diamante verde dal quale scende una morbida goccia d’olio. L’esposizione, inoltre è tematicamente divisa in settori, il che la rende più vivibile, visitabile e… assaporabile. Il termine non esiste, lo sappiamo; concedetecelo perché rende l’idea.

Al pianoterra dell’edificio sono sistemati gli olivicoltori con i loro prodotti (in ambienti “arredati” con il gusto di interior designer, usando oggettistica antica e tradizionale; dai mobili, alle bottiglie, alle panche), al primo piano altra offerta (vini, formaggi e altro di varie aziende a conduzione familiare), un “Angolo bambini”, prodotti in legno d’olivo. Tra l’edificio scolastico e quella che era stata la mensa, un tendone accoglie un angolo di ristoro. E poi c’è la cucina; il ponte di comando degli chef che nella tre giorni sosterranno masterclass di gastronomia.
E siamo ancora alle impressioni. Quello che in effetti è successo ieri sera, è la cerimonia d’apertura della manifestazione. Vediamo allora l’ufficialità di Istravirgin, che ha visto al microfono il sindaco di Dignano, Edi Pastrovicchio, il presidente della Regione istriana, Boris Miletic, il ministro dell’Agricoltura, Marija Vučković (anche in rappresentanza del premier, Andrej Plenković) e Ana Grdović Gnip, in rappresentanza del presidente della Repubblica, Zoran Milanović.
”Mi fa piacere essere qui, insieme – ha detto Pastrovicchio -, nella vecchia scuola. In questi giorni Dignano è la capitale dell’olio d’oliva, che è tradizione, storia, identità. In quest’appuntamento ognuno potrà trovare qualcosa; gli olivicoltori, i produttori, gli chef e i buongustai. Questa stagione è stata particolarmente difficile, la siccità castigante, ma l’olio in quanto a qualità ha raggiunto il massimo. Sì, è oro verde con la purezza e la qualità del diamante”.
L’orgoglio cittadino è diventato regionale: lo zupano Boris Miletić si è complimentato con gli organizzatori e gli olivicoltori. “Se siamo riconoscibili per qualcosa, questo qualcosa è l’olio d’oliva. Credo che ora si veda appieno la bontà della politica promossa dall’Assessorato all’Agricoltura, che ha sostenuto il settore in primis con l’acquisto sovvenzionato delle piante d’olivo. Poi, voi ci avete messo l’impegno, il sapere… non è affatto un lavoro facile. I nostri oli d’oliva sono ai vertici: raggiungere la vetta è difficile, restarvi più difficile ancora”.
Anche la ministro Vučković ha letto nell’olio d’oliva la storia e la tradizione: “Complimenti per questa significativa manifestazione – ha detto nel trasmettere anche i saluti del premier Plenković -. L’agricoltura è un settore molto impegnativo e mi complimento con gli agricoltori e gli olivicoltori di tutta la Croazia, ma in modo particolare con quelli dell’Istria per tutti i successi. L’olio d’oliva ha raggiunto una qualità difficilmente raggiungibile e pochi possono competere”.
”Duro lavoro, capacità e competenza” gli ingredienti che Ana Grdovic Gnip ha individuato alla base dei successi nell’olivicoltura, elementi che “la Regione valorizza”. Curare il settore, ha detto, significa “mantenere la struttura rurale, la cultura”. Anche grazie a questo l’Istria è più sostenibile e resiliente di altre aree e ha ritagliato un’identità riconoscibile”. E quindi ha dichiarato ufficialmente aperta la Rassegna.
Ancora alcuni appunti che la professione richiede: in avvio di serata la Banda d’ottoni della Città e della Comunità degli Italiani di Dignano ha proposto l’Inno nazionale e il Canto solenne dell’Istria. Il portone d’entrata che si è aperto sulla Rassegna ha avuto il “picchetto d’onore”, con quattro coppie nei costumi tradizionali di Dignano, Gallesano, Peroi e istriano. La Rassegna viene organizzata dalla Città, dall’Agroturist e dalla locale CT. Oggi e domani si potrà parcheggiare nell’area della Fiera, all’uscita di Dignano e dalle 12 alle 20 una navetta farà la sposa dal posteggio all’ex scuola.
Infine, se mi è concesso, un appunto personale: ritornare nella vecchia scuola, ritrovare la vecchia classe e ripensare a chi occupava quei banchi è stato un valore aggiunto a questa cerimonia ben preparata e a una manifestazione che la cui organizzazione ha richiesto l’impegno e le competenze che servono anche nell’olivicoltura.

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